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Un altro terzo posto. Anche in Superpole Race e in Gara2 Alvaro Bautista ha conquistato il gradino più basso del podio dietro agli inarrivabili Bulega e Razgatlioglu. Quando lo spagnolo ha capito di non essere veloce quanto i primi due, ha semplicemente mantenuto il suo passo e portato a casa due medaglie di bronzo. Da un lato è un ottimo risultato, considerando le tre scivolate di venerdì. Però la medaglia ha sempre due facce e i suoi risultati di oggi ci confermano che più di così, per ora, il due volte campione del mondo non può fare. Il suo compagno di squadra Bulega sta dimostrando una netta superiorità, basti guardare le vittorie che ha ottenuto in questo 2025: sette, sino ad ora, mentre Alvaro non ha mai vinto al di là dei suoi nove podi raccolti in dodici gare. Ed è proprio questo il punto che li distingue.
Due volte terzo oggi qui a Cremona. Soddisfatto?
“Sì, perché le mie sensazioni in sella sono migliorate rispetto a ieri. Sono riuscito ad abbassare anche il mio passo sulla lunga distanza. Purtroppo questi progressi non sono bastati per lottare con Bulega e Razgatlioglu”.
Razgatlioglu dice che la sua moto 2025 è diversa da quella con la quale ha vinto il titolo.
“L’ho sentito mentre diceva che il nuovo telaio rappresenta uno dei problemi più grandi della sua moto rispetto al 2024. Ma lui non è l’unico che deve convivere con una moto diversa per via del regolamento. Dallo scorso anno io corro con una Ducati appesantita. Non è una scusa, è semplicemente la realtà e stiamo lavorando sodo con la squadra per cercare di annullare questi chilogrammi di peso in più. Già dalla passata stagione ho lavorato e migliorato il mio feeling, concentrandomi poi sul giro secco. Quello che abbiamo fatto non è ancora abbastanza per permetterci di giocarci il primo posto, ma continuiamo a impegnarci. Rispetto a ieri abbiamo fatto uno step importante per essere più veloci con le temperature calde”.
In quali aspetti Toprak e Bulega sono più veloci?
“Toprak non guida una Ducati e non ho accesso ai suoi dati, rispetto a Nicolò nelle piste tortuose come questa perdo terreno soprattutto nei cambi di direzione. Patisco la mia piccola statura combinata con l’attuale peso della mia moto. Il fatto di essere più o meno grande influisce molto sulle prestazioni di un pilota. Lui riesce a raddrizzare la moto più in fretta di me e di conseguenza ha un’accelerazione migliore. Fa manovre che io non riesco a fare proprio per via di questo discorso di “taglia” del pilota, anche se in generale il comportamento della moto è lo stesso. A parte questo, al momento è più forte di me in tutte le aree. Ma stiamo facendo del nostro meglio per raggiungere il suo livello, con la moto che ho”.
Senza questi sei chilogrammi in più lotteresti senza problemi con lui?
“Non sto dicendo che senza il peso aggiuntivo sarei in grado di essere veloce quanto lui. L’unico modo per saperlo sarebbe di eliminare la zavorra per vedere quali risultati raggiungerei. Sicuramente riuscirei a guidare la mia moto in maniera più semplice”.