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Con il tempo di 1’29'’250, Nicolò Bulega ha fatto segnare il giro più veloce nel secondo turno di prove libere al Cremona Circuit. Il romagnolo si è avvicinato molto al crono che aveva fatto segnare nelle FP1 (1’29’’158), imponendosi al primo posto della classifica cumulativa delle due sessioni odierne. La Ducati numero 11 si conferma la favorita assoluta per le gare di questo quarto round italiano. Al secondo posto troviamo la BMW di Toprak Razgatlioglu, anche se nelle FP2 il turco ha dimostrato di non avere ancora il passo per lottare con il leader di classifica. Certo è che il campione del mondo sta ancora prendendo confidenza con il tracciato lombardo. L’anno scorso non ci corse per via del doloroso infortunio di Magny-Cours ed ebbe occasione di assaggiare la pista solo per un giorno, nei test di giugno 2024. Ricordiamo inoltre che la M1000RR quest’anno monta un nuovo telaio, con il quale deve ancora prendere dimestichezza.
La Ducati di Danilo Petrucci blinda la terza posizione, a meno di quattro decimi dal compagno di marca Bulega. L’alfiere del Barni Spark Racing Team si ricorda bene la tripletta del 2024 ottenuta qui e vorrebbe ripetersi. Ma non sarà semplice.
Molto bene la Honda di Iker Lecuona. Lo spagnolo, quarto, conclude il venerdì con due buone prestazioni. Ottimo anche il suo compagno di squadra Xavi Vierge, decimo. È chiaro a tutti che la CBR1000 RR-R stia facendo progressi notevoli.
Prosegue lo sviluppo della Bimota KB998 che a Cremona potrebbe conquistare il suo primo podio. Axel Bassani e Alex Lowes si sono classificati rispettivamente quinto e nono, nonostante la mancanza di grip ed un motore non all’altezza di Ducati o BMW.
Tra le due KB998 si piazza la Panigale V4 di Sam Lowes, che precede Andrea Locatelli e Alvaro Bautista. L’inglese è cresciuto molto e sta raccogliendo i primi frutti del lavoro svolto dal suo team sulla sua Ducati privata, e per quanto abbiamo visto oggi sembra abbia la possibilità di lottare per il podio. Il discorso vale anche per Locatelli, anche se la pista di Cremona non sembra adatta alla R1. Prove difficili per Bautista, caduto ben tre volte nel corso della giornata. Evidentemente il suo feeling con la moto non è perfetto, al di là del giro secco.
I distacchi sono molto contenuti. Anche i piloti dall’undicesimo al quindicesimo posto hanno incassato meno di un secondo di ritardo da Bulega. Questi sono Andrea Iannone, visibilmente in difficoltà, Remy Gardner e Scott Redding. Ancora, Yari Montella e Bahattin Sofuoglu. Sedicesima posizione per Michael van der Mark. La performance dell’olandese riflette i problemi che sembrano limitare la BMW 2025. Ci vuole il talento di Toprak per fare la differenza su una pista che tra l’altro si addice molto al suo stile di guida.
Jonathan Rea appena rientrato dal doloroso infortunio subito nei test prestagionali di Philipp Island è ventunesimo. Il Cannibale sta ancora cercando di ritrovare confidenza con la sua R1, ma la sua condizione fisica non lo aiuta di certo. Lo precedono la Yamaha di Dominique Aegerter, la Kawasaki di Garrett Gerloff, la Ducati di Ryan Vickers e la Honda privata di Tarran Mackenzie. Chiudono la classifica Tito Rabat, la wild card Gabriele Ruiu e Zaqhwan Zaidi.