SBK 2025. Ducati, se ci sei batti un colpo. Non si vive di sola GP

SBK 2025. Ducati, se ci sei batti un colpo. Non si vive di sola GP
In tre round Bulega ha perso 38 punti e ora si trova ad inseguire. La BMW è tornata competitiva anche senza le super concessioni, mentre la Panigale V4R è rimasta la stessa. Alla faccia della Ducati Cup.
13 luglio 2025

Se la tripletta di Misano era servita a Toprak Razgatlioglu per riaprire il campionato, quella di Donington Park deve invece servire alla Ducati come campanello di allarme. Al termine del round di Cremona il vantaggio di Nicolò Bulega nei confronti del funambolo turco era di 34 punti ma dopo tre round e nove gare ecco che la situazione si è ribaltata. Il giovane pilota italiano ha perso 38 punti nel duello con Toprak e ora si trova a rincorrere.

Pesano come macigni i punti gettati al vento ad Assen, così come quelli legati alla sfortuna di Misano, dove un incidente di gara ha probabilmente negato a Nicolò almeno altri 20 punti.

Il campionato 2025 ha iniziato la sua seconda fase e ora mancano “solo” cinque round e 15 gare al termine. Ovviamente nulla è perduto, ma bisogna che a Borgo Panigale valutino attentamente la situazione perché i problemi della nuova M1000RR legati (non solo) al nuovo telaio sembrano ormai un lontano ricordo. Razgatlioglu ora si lamenta solo del freno motore e non chiede più che le regole vengano cambiate. La Ducati Cup sventolata ad arte in Australia si è sciolta con i primi caldi e la BMW è tornata competitiva anche senza le super concessioni, mentre sembra che in Ducati ci si sia seduti sugli allori, convinti di avere comunque la moto migliore del lotto. Ma è davvero così?

“La mia moto perde terreno in uscita dalle curve lente”. Abbiamo sentito spesso questo ritornello cantato da Bulega, ma sino ad ora il problema non è stato non solo risolto, ma nemmeno affrontato.

Certo il “fattore Toprak” fa una grande differenza, ma il Bulega visto quest’anno non è sembrato inferiore al due volte campione del mondo, ma così come la casa tedesca è corsa ai ripari per rendere nuovamente competitiva la propria moto, altrettanto ora deve fare la Ducati, se vuole riportare in Italia il titolo mondiale.

A Borgo Panigale non possono nemmeno trincerarsi dietro l’alibi delle penalità inflitte dal regolamento, in quanto le due moto sono sempre state penalizzate insieme, ed esattamente allo stesso modo.

Dando un’occhiata al calendario, delle cinque piste che ospiteranno gli ultimi cinque round, quelle di Balaton, Magny Cours ed Estoril sembrano (sulla carta) favorevoli alla moto tedesca, mentre il Motorland Aragon e Jerez dovrebbero essere terreno fertile per la V4 italiana. A condizione che la stessa torni ad essere quel missile rosso con il quale Bautista sverniciava tutti in rettilineo, se no saranno dolori.

Ducati se ci sei batti un colpo. Non si vive di sola GP.

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