Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Abbiamo imparato che quando Toprak Razgatlioglu si mette in testa un obiettivo, difficilmente non lo raggiunge. E così è stato anche questa volta. A Donington il target del funambolo turco era di sbaragliare il campo con tre vittorie e ancora una volta il campione del mondo è riuscito nel proprio intento. Il suo fine settimana perfetto gli ha permesso anche di conquistare la testa della classifica piloti per la prima volta quest’anno, portandosi a quattro lunghezze di vantaggio su Nicolò Bulega. Ancora, Toprak è diventato il primo pilota della storia a conquistare ben tre triplette in tre edizioni differenti di un round, in questo caso a Donington Park. Lo fece nel 2022 su Yamaha e nel 2024 su BMW, prima di riuscirci di nuovo quest’anno.
Missione compiuta. Sei il primo pilota di sempre ad aver ottenuto una tripletta in tre diverse edizioni di uno stesso GP.
“Non male. Stabiliamo ancora nuovi record! Questo week end mi è sembrato che fosse tutto un po’ più sotto controllo, ma non a partire da venerdì, quando non eravamo al 100%. Avevamo dei problemi legati all’elettronica ed al fatto che la moto non curvasse come volevo. Però siamo riusciti a migliorare, soprattutto ieri. Abbiamo montato una gomma diversa rispetto a Bulega, perché la SC0 funziona bene solo con la Ducati. L’ho usata nella gara corta perché funzionava meglio a livello di grip con le condizioni meteo più fredde. Il team ha lavorato molto bene e siamo migliorati sessione dopo sessione”.
Dopo l’Australia faticavi molto, ma adesso sei per la prima volta in quest’anno al comando della classifica. Cosa è cambiato?
“Non sto più rilasciando dichiarazioni, non mi faccio distrarre dalle regole. Sorrido e guido, mi focalizzo solo sul mio lavoro e sto guidando molto bene. Ho un contratto di due anni per quanto riguarda il mio futuro e quindi sono rilassato. Mi sto divertendo e questo mi aiuta molto. Ho anche un target: vincere il campionato. Se ci riuscirò ne sarò felice”.
Può cambiare qualcosa, anche mentalmente nella battaglia con Nicolò, adesso che sei primo?
“Lui è forte, e la Panigale V4 lo aiuta sia con un maggiore grip nelle curve e sia per quanto riguarda la parte elettronica. Resta la moto migliore. È chiaro che alcuni tracciati si adattino meno al suo stile e lo stesso vale per me. È un discorso che cambia pista dopo pista. A livello mentale penso che Nicolò sia forte, anche se oggi certamente non sarà contento”.
Sarà l’ultima volta che ti vedremo a Donington?
“Prima di venire qua volevo conquistare una tripletta proprio perché penso che sia il mio ultimo weekend qui, e quindi ora sono contento di esserci riuscito. Forse tornerò in futuro. Chissà che la MotoGP non venga a correre qui”.
Cosa ti mancherà di più di questa pista?
“È così speciale perché amo i tifosi inglesi. Anche la MotoGP ne ha molti, ma mi piacciono l’atmosfera e il tracciato. Ho corso solo una volta a Silverstone nella Rookies Cup, ma mai con le moto grandi. Sarà la prima volta, ma spero un giorno di poter tornare qui”.
La tua celebrazione di ieri, il balletto dell’aura, è diventata virale. Come è nata? L’hanno fatta anche Deniz Oncu e Marc Marquez in Germania.
“Deniz l’ha fatta in maniera strana, l’ho vista e ho sorriso, l’ha mischiata. La mia era la versione vera, originale”.