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Il WorldSBK 2025 approda in terra inglese per il settimo round stagionale. Donington Park apre dunque la seconda metà della stagione, che rappresenta a tutti gli effetti un nuovo capitolo della lotta incandescente tra Nicolò Bulega e Toprak Razgatlioglu. Dopo quanto successo a Misano, con la tripletta del turco ed i due secondi posti dell’italiano, il distacco tra i due nella classifica generale si è infatti ridotto a soli nove punti. Mai in questa stagione era stato così sottile.
Con altri soli sei round da disputare, il primo tema da approfondire in vista del GP del Regno Unito è proprio la rinnovata sfida tra i due. Uno a uno, palla al centro e comincia il secondo tempo del campionato. Chi parte favorito è senza dubbio l’inseguitore Razgatlioglu. Sullo storico tracciato inglese, dove il 3 aprile 1988 si è disputato il primo round della storia del WorldSBK, il campione del mondo ha tanti bei ricordi, a partire dal primo podio conquistato in SBK nel 2018, quando in Gara2, con la Kawasaki di Puccetti, fu secondo davanti ad un certo Jonathan Rea, che correva con la moto ufficiale. Fu in quell’occasione che cominciò una delle rivalità più appassionanti degli ultimi anni.
Dopo quel secondo posto, Toprak è stato capace di conquistare dal 2019 ad oggi ben nove vittorie e altri quattro podi sul tortuoso tracciato britannico. Gli ultimi tre successi risalgono all’edizione del 2024, quando il campione del mondo si portò a casa una strabiliante tripletta. In quell’occasione ha anche fatto segnare il giro veloce della pista in 1’24”629, siglato in Superpole, e ha stabilito il nuovo record. Ad oggi, è il pilota della griglia ad aver vinto di più a Donington.
Ma ancora una volta, ad attenderlo ci sarà Nicolò Bulega. L’italiano, leader di classifica, è sempre più pilota di punta della Ducati ed in questo 2025 sta dimostrando di voler vincere il mondiale più di qualsiasi altra cosa. È da sottolineare l’abilità del numero 11 di mettere i bastoni fra le ruote a Toprak anche nelle piste in cui il turco è sempre stato superiore rispetto ai propri avversari. È successo a Portimao ed a Most, mentre a Cremona il romagnolo ha fatto vedere di poter vincere anche quando il layout non si adatta particolarmente al proprio stile di guida. Bulega ha corso con una SBK a Donington solo nella passata stagione, ed in quell’occasione ha conquistato due podi, mentre due anni fa fece doppietta in Supersport. Però, numeri a parte, riteniamo che Nicolò abbia buone possibilità di salire sul gradino più alto del podio, per quello che sta dimostrando in questa stagione.
Tra coloro che proveranno certamente ad inserirsi in questa lotta dobbiamo citare Danilo Petrucci ed Alvaro Bautista, al momento al terzo ed al quarto posto nella classifica piloti e separati da sole sette lunghezze. L’alfiere del Barni Spark Racing Team vanta un terzo posto qui, risalente al 2023. Fu il suo primo podio in SBK. Nel corso di questa stagione si sta distinguendo grazie ad una meticolosa costanza di risultati. Il ternano ha più volte riconosciuto che sia Bulega in persona a fare la differenza tra i piloti Ducati, affermando che non ci sia una grande disparità tecnica tra la sua Panigale privata e quella ufficiale Aruba. A Donington proseguirà la sua battaglia contro Bautista, che è alla guida della seconda V4R del team ufficiale.
Lo spagnolo è il secondo pilota dei tre presenti in griglia ad essere riuscito a trionfare qui almeno una volta dal 2019. Ammontano a due i suoi successi, conquistati entrambi nel 2023, a cui si aggiungono altri quattro podi. Il due volte campione del mondo aveva incontrato qualche difficoltà nel 2024, quando doveva ancora prendere le misure con la propria moto appesantita nelle curve veloci di Donington. A questo proposito, Bautista ha recentemente condiviso una riflessione sul tema. Comunque, il numero 19 non ha intenzione di mollare la presa ed è certo che in Gran Bretagna provi a ripetersi sul podio. Seppur non abbia ancora trovato una sistemazione per l’anno prossimo, Bautista è consapevole del proprio potenziale e dunque non possiamo che aspettarcelo almeno nella top 5 anche in questa occasione.
Non poche aspettative sono riposte sugli idoli di casa, cioè i piloti britannici, a partire da Jonathan Rea. Proprio qui, nel 2024, il sei volte campione del mondo ottenne l’unico podio che ha conquistato sinora con la Yamaha, al quale si sommano i sei dell’era Kawasaki. Rea è l’unico assieme a Toprak ed a Bautista ad aver trionfato qui negli ultimi sei anni, con quattro primi posti. Chiaramente è una pista a lui favorevole, se consideriamo che ha conquistato almeno un podio in tutte le edizioni dal 2019 ad oggi. Per Rea però non sarà semplice ripetersi quest’anno. C’è da dire che Jonny ha dovuto star fermo per più di due mesi a causa del brutto infortunio rimediato a metà febbraio in Australia, i cui postumi si fanno ancora sentire. Ma in inverno c’era fiducia circa la velocità mostrata e l’inglese sta lavorando sodo per ritrovare il giusto feeling con la propria R1.
Chi già lo possiede è certamente il suo compagno di squadra Andrea Locatelli, che si è di fatto imposto come prima guida della Yamaha. Il Loka ha due top 5 qui, ma il layout scorrevole di questo tracciato potrebbe agevolare le caratteristiche tecniche della sua moto.
Anche l’inglese Sam Lowes ambisce ad una medaglia. Fresco di rinnovo con Marc VDS sino alla fine del 2027, Lowes è oramai l’outsider di lusso tra i piloti indipendenti. L’apprendistato del 2024 gli è servito e non poco per trovare costanza e quest’anno sta mostrando i frutti del proprio lavoro. Il suo obiettivo qui non può che essere quello di replicare il podio di Assen, ed ha buone possibilità di riuscirci. Gli ultimi test svolti a Balaton hanno confermato il suo stato di forma.
Non vorrà essere da meno suo fratello Alex Lowes con la bimota, che è reduce dal primo storico podio della casa romagnola dopo il rientro in SBK. Le probabilità di ripetersi qui sono alte, considerando i due podi da lui conquistati nella passata stagione con la Ninja Kawasaki. Che le prestazioni della KB998 Rimini stiano crescendo ce lo conferma anche la velocità di Axel Bassani, che a Misano ha conquistato la prima fila in qualifica.
Sarà la volta del primo podio della Honda? Ciò che è certo è che Xavi Vierge ed Iker Lecuona siano in costante miglioramento. Le super concessioni applicate alla CBR1000RR-R stanno pagando e la coppia spagnola si è fatta vedere spesso in top 10. Tra i primi dieci si è classificato a Misano anche Garrett Gerloff con la Ninja ZX-10RR. Lo statunitense sta girando più forte rispetto ai suoi stessi tempi dello scorso anno, ma certamente essere l’unica Kawasaki in pista non lo aiuta. Gerloff fu secondo qui, in Gara2 nel 2021, con la Yamaha. Pensiamo che Gerloff possa ripetere il piazzamento in top 10, puntando a migliorare l’ottavo posto, che rappresenta sin qui il suo miglior risultato stagionale.
Donington Park rappresenta un banco di prova importante per Andrea Iannone, che sta vivendo un’annata di gare complicata nonostante i due podi del round d’esordio. Le tre partenze anticipate di quest’anno e le varie scivolate ci suggeriscono che manchi serenità in sella e che il pilota di Vasto non stia più riuscendo ad ottenere risultati positivi. I numeri qui non gli sorridono, soprattutto se guardiamo a quanto fatto nel 2024. La sua miglior prestazione fu il decimo posto della Superpole Race.
Molte novità nel Team MIE Honda che ha cambiato entrambi i propri piloti sostituendo Tarran Mackenzie con il rientrante Tito Rabat, che in passato ha corso con Barni, Puccetti e Mxracing, mentre al posto di Zaqhwan Zaidi, impegnato nel Campionato asiatico, ci sarà il portoghese Ivo Lopes.
Nonostante la scivolata in Gara 2 a Misano, Stefano Manzi su Yamaha R9 è ancora al comando delle operazioni nel campionato mondiale Supersport. A Donington non ha mai vinto, ma è stato due volte secondo negli ultimi due anni e ad oggi sta dimostrando di poter lottare per le posizioni che contano su qualsiasi pista. Ci aspettiamo quindi che l’italiano sia in grado di vincere anche qui. Manzi dovrà però vedersela con un agguerrito Can Oncu, che lo segue in classifica a 47 lunghezze, e che sembra aver finalmente trovato la giusta costanza di rendimento.
Il turco è marcato stretto da Bo Bendsneyder su MV, da Jaume Masia su Ducati e da Tom Booth-Amos sulla Triumph. Del terzetto è lo spagnolo il pilota che sembrerebbe essere più in forma, dato che sia l’olandese che l’inglese non hanno centrato la top 3 in nessuno degli ultimi due appuntamenti, mentre Masia è salito per tre volte sul podio. Per Booth-Amos l’arma in più questa volta sarà quella di correre davanti al pubblico di casa e vorrà certamente essere protagonista. Insomma, la classe di mezzo promette uno spettacolo sempre più intenso. Segnaliamo anche la wild card di Luca Ottaviani con MIE Racing, in sostituzione di Syarifuddin Azman che come Zaidi è impegnato nel campionato asiatico a Motegi. Per Ottaviani si tratta del debutto assoluto sui saliscendi della pista anglosassone.
Torna il mondiale femminile per il terzo round stagionale, con Maria Herrera leader davanti alla connazionale Beatriz Neila Santos. Segue la nostra Roberta Ponziani. È la prima volta che il WorldWCR corre qui a Donington, dato che lo scorso anno questo tracciato non era presente in calendario. Sinora le tre pilote di testa si sono spartite le quattro vittorie a disposizione: due alla Herrera, una a Neila ed una alla Ponziani. Teniamo d’occhio in modo particolare la pilota di casa Chloe Jones.
A Donington Park il meteo potrebbe giocare un ruolo chiave nella scelta degli pneumatici e quindi Pirelli metterà a disposizione un’allocazione composta esclusivamente da soluzioni di gamma.
Per quanto riguarda le slick, le opzioni sono la media SC1 e la dura SC2 per l’avantreno e la morbida SC0 e la supermorbida SCX per il posteriore. È disponibile anche la extrasoft SCQ per la Superpole e la Superpole Race. I piloti potranno anche scegliere di montare l’intermedia, con pista in condizioni miste, e la SCR1 in caso di pioggia.