SBK 2025. GP d’Italia a Misano. Bautista: “Sarebbe stato inutile seguire Bulega quando mi ha sorpassato”

“Tra me e lui c’è troppa differenza a livello di tempi. Non penso di aver deluso la Ducati in questo week end, perché conoscono la mia situazione tecnica e sanno che io ho fatto il massimo con il pacchetto che ho”
15 giugno 2025

Alvaro Bautista è tornato sul podio in Gara2 a Misano. Lo spagnolo non era riuscito a classificarsi in top 3 nel passato round di Most, in Repubblica Ceca, ma qui la storia è stata differente. Questo terzo posto è un risultato incoraggiante perché per il due volte campione del mondo non si è trattato certamente di un fine settimana semplice. Bautista ha infatti saputo solo pochi giorni fa della volontà del Team Aruba di interrompere dal 2026 la collaborazione che li lega. Nonostante ciò Alvaro non si è affatto abbattuto e sta anzi dimostrando di poter lottare per la terza posizione nella classifica piloti, seppur non riesca a guidare la Panigale ufficiale al 100% delle sue possibilità.

Sei contento per questo terzo posto?

“Sono contento per questo risultato, ma un po’ meno per il feeling che ho con la moto. Non riuscivo a fermarla bene ed avevo poco grip, quindi andavo lungo. In Gara2 però sono partito più avanti in griglia e quindi ho dovuto superare meno piloti, potendomi concentrare maggiormente sul mio passo. Questo terzo posto è il massimo che io potessi fare oggi. Certamente il distacco nei confronti di Bulega e Toprak è ancora molto grande e mi piacerebbe riuscire a ridurlo, ma dobbiamo lavorare per questo”.

I problemi di cui parli li hai avuto solo qui o li hai già riscontrati in passato?

“Con questo caldo faticavo già lo scorso anno, più che nel 2023. Quest’anno è la prima volta che corriamo in condizioni di caldo estremo. Avevo sofferto già nei test qui, a fine maggio, quando le temperature erano meno elevate. Oggi abbiamo capito che in questa situazione abbiamo dei problemi. Certamente la condizione era uguale per tutti, ma essendoci meno grip le inerzie si accentuano e dunque io faccio più fatica. Mi riferisco anche ai cambi di direzione ed all’uscita di curva, dato che la poca aderenza mi porta spesso fuori dalla traiettoria ideale”.

In Gara2 hai provato a seguire Nicolò quando ti ha superato?

“Se avessi provato a farlo forse sarei caduto, perché avrei dovuto rischiare tantissimo. Non riuscivo a guidare come lui, che poteva fare linee migliori rispetto a me e fermava meglio la sua moto. Era inutile provare a seguirlo, anche perché c’è una differenza tra me e lui a livello di tempi. L’obiettivo era lottare per il podio e ce l’abbiamo fatta”.

Andrà meglio a Donington, con temperature più basse?

“Spero di si. Ma anche lì ho sofferto molto lo scorso anno, perché è una pista scorrevole e con molte curve veloci. Vediamo come andrà quest’anno, perché sembra che vada meglio dove l’anno scorso invece facevo più fatica. Però è meglio non crearsi delle aspettative. Vedremo”.

Avresti voluto dimostrare qualcosa in più alla Ducati, dopo l’annuncio della vostra separazione?

“Sono sincero, la Ducati conosce la mia situazione a livello tecnico ed i problemi che ho. Per loro non è solo una questione di risultato, perché tengono in conto anche la situazione tecnica e cosa riesco a fare con il pacchetto che ho. Per me, più che il risultato, credo che Ducati debba guardare maggiormente alla questione tecnica, perché abbiamo fatto il massimo con quello che abbiamo”.

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