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Un altro terzo posto per Danilo Petrucci. L’alfiere del Barni Spark Racing Team è riuscito a raddrizzare una Superpole negativa, nella quale era stato ostacolato nel proprio giro lanciato, dovendosi accontentare dell’ottavo posto. Il ternano si è però rimboccato le maniche ed in gara ha grintosamente conquistato la medaglia di bronzo, dopo aver avuto la meglio nel duello con Alex Lowes. Petrucci sta confermando la propria costanza, anche con il suo terzo posto nella classifica generale.
Bulega e Iannone sono stati penalizzati dopo averti ostacolato in Superpole.
“Non avrei voluto che Bulega venisse penalizzato. Il problema è stato il comportamento di Iannone, che ha esagerato. Un conto è cercare la scia, un altro conto è attaccarsi ad un altro pilota come ha fatto lui. Entrambi mi hanno visto quando ero alla curva alla Quercia, quindi pensavo si spostassero. Effettivamente Nicolò era abbastanza veloce, ed Andrea per restargli attaccato è rimasto lì, nel mezzo, mentre io stavo arrivando lanciato per migliorare il mio tempo. Certamente non avrei fatto la pole position, ma ogni decimo conta, soprattutto con un solo turno di qualifica da 15 minuti. Quando ho visito Bulega in testa alla gara ho capito che alla fine la penalità non gli aveva dato poi così tanto fastidio”.
L’anno scorso sofferente, quest’anno sorridente.
“Sì, ma comunque oggi ho sofferto per il caldo. Non so se la tuta si asciughi in tempo per domani (ride, ndr). È stata una bella gara e sono contento di aver ottenuto questo podio, dato che nei test eravamo messi male. Ci voleva proprio! È il primo che conquisto qui a Misano, in SBK. Siamo riusciti a raddrizzare la giornata”.
Toprak e Bulega hanno fatto una grande differenza, ma tu sei il primo degli “altri”.
“Lo considero un complimento, però preferirei stare al loro passo e piuttosto essere il terzo di tre, anziché essere il primo degli altri. Da Most in poi sto riuscendo a confermare le mie prestazioni e ne sono felice, ma loro due fanno un altro sport. Non c’è partita, al momento. Tra la mia moto e quella di Bulega non c’è tutta questa differenza: è lui a fare la differenza".
Proprio Bulega ha detto che gli piacerebbe averti in squadra l’anno prossimo. Cosa pensi di dover fare per convincere la Ducati?
“Mi piacerebbe prendere il posto di Bautista, ma non penso di essere la loro prima scelta perché rispetto a Nicolò c’è un grande gap. È questo che mi preoccupa, e penso che sia il motivo per il quale il Team Aruba non mi consideri per sostituire Bautista. In ogni caso, mi trovo bene nel mio attuale team e so di poter ottenere dei buoni risultati. Per il momento penso che continuerò così”.