SBK 2025. Le pagelle del Gran Premio dell’Emilia Romagna a Misano. Dieci e lode all’imprendibile Toprak

Al pilota turco il massimo dei voti, 9 ad un Bulega mai domo, ma anche tante insufficienze a Iannone. Montella, Rea, Van der Mark e a Bassani, il cui errore potrebbe influire sull’esito del campionato
16 giugno 2025

Ci si aspettava un weekend torrido e così è stato, sia sulle tribune e nel paddock che in pista, dove Toprak Razgatlioglu ha inflitto tre dolorosi schiaffoni alla Ducati e a Nicolò Bulega, che non ha dovuto solo vedersela con il funambolo turco in stato di grazia, ma è anche stato colpito ed affondato da Axel Bassani. Una caduta pesante che gli ha rovinato la sprint race e lo ha costretto ad inseguire in Gara 2. Siamo solo a metà campionato e tutto può ancora succedere, ma di certo l’aver annunciato il passaggio in MotoGP ha dato uno stimolo in più a Toprak che vuole ringraziare la BMW con un secondo titolo mondiale. Bulega paga ancora una volta per colpe non sue, come è già successo ad Assen e il campionato ripartirà da Donington con i due protagonisti assoluti divisi solo da nove punti. Nulla.

E’ stato il round di Toprak in positivo ma anche quello di Rea e Iannone in negativo. I due sono finiti nella polvere e in molti si chiedono se riusciranno a rialzarsi.

Le oltre 70.000 presenze nei tre giorni di Misano testimoniano che la Superbike e le moto vere piacciono ancora, nonostante un caldo che toglieva il respiro.

Tra un mese si riprende a Donington Park, ennesima puntata del thriller italo turco. Nell’attesa ecco i nostri voti ai protagonisti del round della costa Adriatica:

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Toprak Razgatlioglu: 10 e lode

La lode se la merita per aver vinto tutto a casa della Ducati e davanti agli occhi dei vertici di Borgo Panigale, che il prossimo anno se lo ritroveranno contro in MotoGP. Corre sopra i problemi della BMW e sfrutta al massimo il lavoro che la sua squadra ha fatto nei test di fine maggio. E’ una macchina da guerra, resa ancora più letale dal fatto che il funambolo turco vuole lasciare la SBK da Campione del mondo. E quando si mette in testa una cosa.

Nicolò Bulega: 9

La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo. Tra Assen e Misano ha lasciato per strada una cinquantina di punti che potrebbero rivelarsi determinanti per la lotta per il titolo. Lui non ha colpe. Ci ha provato sempre con determinazione e ha portato a casa quello che si poteva. Nove punti di vantaggio in classifica sono un’inezia, e da ora in avanti sarà un avvincente braccio di ferro tra due campionissimi.

Danilo Petrucci: 7

Dopo una Superpole sfortunata Danilone sale sul terzo gradino del podio in Gara 1 e sembra poter essere lui la terza forza del campionato, ma la sua domenica non è di quelle da incorniciare, con due soli (ma buoni) piazzamenti.

Alex Lowes: 7

Entra nella storia per aver riportato la Bimota sul podio a 25 anni dalla vittoria di Anthony Gobert a Phillip Island. Sarebbe stato un bel week end senza la “solita” caduta in Gara 2, ma gli va riconosciuto il merito e il cuore di essere risalito in sella ed aver portato a casa due punti.

Andrea Locatelli: 8

Strizza la sua R1 come fosse un limone e dimostra non solo che la sua moto sia (abbastanza) migliorata, ma soprattutto che lui sia ormai un pilota completo, in grado di sfruttare al massimo quello che gli viene messo a disposizione. Non brilla in Superpole, ma è sempre in top five nelle tre gare e sale sul podio nella sprint race. Difficile chiedergli di più.

Alvaro Bautista: 7,5

L’impressione è che la decisione della Ducati di non rinnovargli il contratto sia arrivata come un fulmine a ciel sereno, ma lo spagnolo sa fare buon viso a cattivo gioco ed il suo è stato un round in crescita, culminato con il podio di Gara 2. Peccato che non riesca mai a fare bene in Superpole e debba sempre correre in rimonta. Forse è stanco ma non è bollito e merita di trovare una buona squadra.

Sam Lowes: 6,5

Dopo un anno di apprendistato Sam è ormai uno dei migliori piloti della Superbike. Ottimo il suo quarto posto in Superpole, mentre in gara naviga tra la sesta e la settima posizione che, per essere un privato, non sono risultati da buttare via. E crescerà ancora.

Yari Montella: 5

Nelle prove di fine maggio era andato forte e questo ci aveva illuso che potesse ripetersi anche nel sesto round SBK, ma alla fine il rookie di Barni porta a casa solo un ottavo posto il sabato e due cadute la domenica. Deve ancora fare esperienza. Diamogli tempo.

Jonathan Rea: 5,5

Fa male al cuore vederlo lottare nel gruppo degli inseguitori. Mostra qualche progresso, ma è ormai certo che la R1 non sia la sua moto, e che la sua proverbiale grinta non basti più. Emblematica la sua caduta in Gara 2. Quale futuro per il sei volte campione del mondo?

Garrett Gerloff: 6,5

Lavora a luci spente assieme alla sua squadra, sgobba senza mai lamentarsi per un motore che non eccelle nemmeno con i colori bimota. Gara 2 ci restituisce un ottimo pilota, che meriterebbe di raccogliere al più presto i frutti dell’impegno suo e del suo team.

Michael Ruben Rinaldi: 6

Torna in Superbike con molta umiltà, in una squadra privata, pronto a rimboccarsi le maniche per iniziare un nuovo percorso con la Yamaha. In bocca al lupo!

Michael van der MarK: 5

La BMW non sarà la moto da battere e lui di certo non è Toprak, ma sarebbe comunque lecito attendersi dei piazzamenti nei primi 6 o 7, invece l’olandese fatica ad entrare in top ten. Con questi risultati difficile che venga riconfermato.

Andrea Iannone: 4

I suoi week end da dimenticare iniziano a essere troppi. Misano dovrebbe rilanciarlo e invece lo affossa. In Superpole danneggia Petrucci, in Gara1 cade, nella gara sprint parte in anticipo (per la terza volta) e in gara2 cade ancora, ma se non altro con l’alibi di essere partito dalla pit line (pressione gomme). Inguardabile.

Axel Bassani: 4,5

Un errore madornale che potrebbe incidere sulla lotta per il titolo. Per una volta che va bene in Superpole rovina tutto con due cadute e un dodicesimo posto. In  Bimota lo hanno già riconfermato, ma deve dimostrare di poter crescere.

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