Nico Cereghini: "Buon 2026 a tutti i motociclisti!"

Nico Cereghini: "Buon 2026 a tutti i motociclisti!"
È stato un anno difficile, il 2025, ma qualcosa (la vicenda KTM in primis) è stato risolto. Come sarà il prossimo anno? Anche se le premesse non sono rosee e l'incertezza generale perdura, l'augurio è quello di poterci godere il più possibile la nostra amata moto
28 dicembre 2025

Ciao a tutti! Dodici mesi fa il 2024 stava finendo malamente e su queste pagine citavamo le gravi difficoltà di KTM che coinvolgevano anche MV Agusta e poi il settore Automotive in caduta libera, il Green Deal europeo che arrancava, i monopattini sempre più invasivi. Chiudevamo con la bellezza dell'attesa per Bagnaia e Marquez vicini vicini. Tra analisi e auspici qualcosa ha funzionato altro no.

KTM? Anche se nel giugno 2024 Pierer ancora parlava di qualche "problemino" risolvibile, nei primi mesi di quest'anno stava per saltare tutto e nessuno avrebbe scommesso un euro sulla salvezza del marchio. Invece per fortuna gli indiani sono intervenuti, l'azienda austriaca (in parte) resta, tirano un sospiro di sollievo la rete e i clienti, la stessa MotoGP va avanti. Alla MV è tornato il russo Sardarov mentre Stefan Pierer è nei guai e forse avrà quello che si merita. Forse.

Alla fine dell'anno scorso l'Automotive precipitava, Trump già minacciava i dazi, il Green Deal europeo scricchiolava e... dei monopattini non se ne poteva più. Ecco, qui soltanto sull'ultimo punto pare che ci siamo - poche voci si levano a difenderli ormai - ma sul resto c'è poco da festeggiare. L'Automotive resta in caduta libera, Trump va addirittura oltre e per il Green Deal si prende tempo. Per qualcuno è una bella notizia, ma dipende solo dai punti di vista.

Infine, un anno fa sognavamo che Marquez e Bagnaia potessero farci divertire: "battendosi entrambi per vincere - scrivevamo - ma senza farsi male, nemmeno metaforicamente. A Marc, che quasi tutti danno per favorito, riconosco talento enorme, capacità di rendere più vivaci le corse...".

Si temevano scontri accesi, allora, ma puntavamo su tre fattori: sull'intelligenza dei due campioni, sul giudizio del nuovo arbitro Simon Crafar semmai fosse dovuto intervenire e sulla direzione sportiva Ducati. Ebbene, l'intelligenza e Crafar non sono serviti: Marc è tornato ai suoi livelli e Pecco Bagnaia è precipitato in una crisi tecnica e (forse) motivazionale senza precedenti, risorgendo davvero in un solo GP. Non è stato divertente, anche se qualcuno che festeggiava tra lazzi e frizzi si poteva sempre trovare. Quanto alla direzione sportiva e tecnica di Ducati - e la stima resta - siamo sicuri che vorrà risolvere nel 2026: viva Marquez campione, certo, ma la stagione conclusa non è stata bella.

Chiudo con gli auguri: buon anno a tutti! Anche se viviamo tempi molto difficili, anche se l'incertezza e le guerre e la povertà incombono su di noi e troppa gente soffre, anche se è sempre più difficile staccare per dare spazio alle nostre emozioni motociclistiche, l'augurio di riuscirci almeno ogni tanto. Sempre con il casco ben allacciato eccetera, perché sulle strade purtroppo siamo sempre meno sicuri. Buon anno amici!

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