SBK 2025. GP del Portogallo. Toprak: “I piloti Ducati mi hanno ostacolato nei primi giri” [GALLERY]

Farneticanti dichiarazioni di Razgatlioglu che parla di “Ducati family” ed accusa i piloti Ducati e Locatelli di non aver considerato che lui e Bulega si stavano giocando il titolo, ostacolandolo nei primi giri
13 ottobre 2025

Quando a Phillip Island Bulega vinse a mani bassi mentre lui era in difficoltà, Toprak Razgatlioglu parlò apertamente di “Ducati Cup”. La superiorità della Panigale V4 era, a suo parere, schiacciante e Dorna avrebbe dovuto intervenire cambiando i regolamenti.

In seguito sappiamo come è andata. Il turco e la BMW sono passati da presunti dominati a dominatori, tanto da vincere 13 gare consecutivamente ed ipotecare il campionato. Negli ultimi due round, quando Toprak pensava più a battere i record che non ad un titolo che sembrava ormai in tasca, ecco il colpo di coda di Nicolò Bulega. L’italiano non ci sta a perdere, da del filo da torcere al turco e vince tre gare su sei, riaprendo una contesa che la matematica non aveva mai chiuso. Dopo aver dominato la Superpole, Gara1 e la Superpole Race, probabilmente il leader della classifica iridata si aspettava una marcia trionfale anche in Gara2 ma non è stato così.

La vittoria di Nicolò ha dato particolarmente fastidio al fenomeno di Alanya che non l’ha presa bene ed in conferenza stampa è tornato a parlare di “famiglia Ducati” e di piloti che nei primi giri lo avrebbero costretto ad impegnarsi a tal punto da consumare in anticipo la gomma posteriore senza poi avere la possibilità di riprendere il fuggitivo Bulega.

Ma ecco quali sono state le sue farneticanti dichiarazioni nella conferenza stampa dell’Estoril, dopo Gara2.

Com’è andata la gara?

Alcuni piloti non hanno avuto rispetto per la lotta per il titolo. Iannone ha avuto una penalità per partenza anticipata ma sè comunque inserito nella battaglia per le prime posizioni. L’ho superato e lui ha risposto con un altro sorpasso, nonostante la penalità per partenza anticipata. Ma è comprensibile, doveva fare gli interessi della Ducati. Ma non solo lui, anche Locatelli percorreva la curva 9 con una traiettoria strana, inusuale, e restava in mezzo alla curva, mentre solitamente stava più a destra. E quando ho provato a superarlo anche lui ha replicato. Noi stiamo lottando per il titolo, ma loro questo non lo considerano proprio. Ricordo che nel 2019 io ho rispettato il duello tra Bautista e Rea che si contendevano il campionato mondiale e non mi sono messo in mezzo. Mi aspettavo che anche gli altri piloti oggi si comportassero allo stesso modo, ma evidentemente mi sono sbagliato.

Però una volta uscito dal gruppo non sei riuscito a riprendere Nicolò.

Questa situazione ha permesso a Bulega di prendere un vantaggio che io ho poi cercato di colmare. Ed in effetti stavo recuperando qualcosa nei suoi confronti, ma la mia gomma posteriore, stressata nella rimonta, ha iniziato a cedere e non mi ha permesso di proseguire nel mio recupero. Inoltre l’usura della gomma dietro ha messo in crisi anche il freno motore, e mi ha causato del chattering. Nei giri finali quando ho visto che non avrei potuto raggiungere Bulega ho preferito rallentare e portare a casa un secondo posto, che è importante in ottica campionato.

Tutto rimandato a Jerez

Si, ora penso solo a Jerez, dove sarà difficile che io possa vincere il titolo già in Gara1, ma spero di poterlo fare al termine della Superpole Race.

Senza dover superare tanti piloti nei primi giri avresti raggiunto Bulega?

Nei primi giri guidavano tutti come matti. Forse pensavano di poter vincere la gara al primo giro. Ho cercato di superarli, ma utilizzavano traiettorie strane e non usuali, restando spesso in mezzo alla pista. Sono molto arrabbiato per questo. Con questa condotta mi hanno anche indotto all’errore. Questo non è giusto e non è sportivo.

Pensi che avrebbero fatto lo stesso nei confronti di Bulega?

No, penso che non lo avrebbero fatto. Penso che siano tutti della stessa “famiglia” e quindi non avrebbero ostacolato Bulega.

Ma nei primi giri solo Bautista e Iannone, parlando di piloti Ducati, hanno lottato con te. Le Ducati erano solo due.

No, era solo Iannone. Alvaro è stato corretto. Iannone ha lottato e si è inserito nella battaglia per le prime posizioni nonostante la penalità.

Pensi che lui sapesse della penalità?

Certo, perché era segnalata sul suo dashboard. Penso che anche le Ducati utilizzino il dashboard no? Invece è rimasto nelle prime posizioni e mi ha costretto ad impegnarmi molto per superarlo. Se non avessi stressato le gomme per superare gli altri piloti nei primi giri avrei potuto lottare ad armi pari con Nicolò. Non so chi avrebbe vinto la gara, ma me la sarei giocata.

State preparando qualcosa per Jerez in caso di vittoria del titolo?

Si, ci stiamo pensando. Nulla di particolare, ma qualcosa faremo.

Questo quanto dichiarato da Razgatlioglu ma per dovere di cronaca e a onor del vero dobbiamo segnale che la penalità è stata inflitta a Iannone nel corso del quarto giro, vale a dire quando Toprak si era ormai sbarazzato dei suoi scomodi e, a suo dire, scorretti avversari. Il pilota della BMW smentisce sè stesso quando prima parla di “Ducati family” e poi afferma di non avere nulla contro Bautista ma solo contro Iannone. Quindi la “famiglia” era composta da un solo membro? A mio parere oggi la sua BMW ha avuto qualche problema non solo al freno motore, del quale lui stesso si era lamentato sia venerdì che sabato, ma anche nell’assetto e di conseguenza nell’usura gomme, indipendentemente dall’aver dovuto farsi largo tra alcuni piloti, che invece, secondo le sue inconcepibili dichiarazioni, avrebbero dovuto spostarsi e farlo passare per non incidere nella lotta per il titolo mondiale.

La mia sensazione è che Toprak e le persone che lo circondano (non mi riferisco al suo team, ma al suo entourage, alle sue amicizie) diano già per scontata la conquista del titolo. Sentir dire dal turco a Magny Cours che il suo obiettivo era quello di vincere ancora per superare il suo stesso record di vittorie, ci ha dato l’impressione che per Toprak la vittoria del titolo sia ormai considerata una formalità. E lo ha confermato anche oggi, quando ha dichiarato che “stanno organizzando qualcosa” per festeggiare il titolo a Jerez. La sconfitta quindi non è prevista, non è ammissibile e se succede allora è causata da fattori esterni, dalla “Ducati family” o dalla “Ducati Cup”.

Toprak è indubbiamente uno dei talenti più cristallini che il motociclismo abbia espresso negli ultimi anni, ma per essere campioni servono anche altre doti che a mio parere al momento gli fanno difetto.

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