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Il virus non è ancora del tutto debellato e lo stomaco non è ancora a posto, ma Nicolò Bulega è sorridente e sereno quando si presenta ai giornalisti. Dopo aver dovuto accettare la superiorità di Razgatlioglu nella gara sprint, in Gara2 ha provato ad andare via subito per imporre il proprio ritmo, ed è stato premiato con una vittoria che arriva forse troppo tardi, in una stagione che sarebbe stata ben diversa senza i problemi tecnici di Assen e la caduta di Misano, causata da un altro pilota. Nonostante questo Nicolò non si lamenta, perché sa di aver sempre dato il massimo. E ora si va a Jerez, una delle sue piste preferite. E poi nel motociclismo “mai dire mai”.
Sei più stanco o più felice?
Non sto benissimo a causa di un virus che mi ha colpito allo stomaco e che mi ha debilitato, per cui sono più stanco che felice, ma solo per colpa del virus.
Quali sono state le più importanti differenze tra le gare di oggi e quella di ieri?
Ieri ho speso molto tempo per uscire dal gruppo e mettermi alle spalle di Toprak, e quando ci sono riuscito e stavo per recuperare terreno le mie gomme erano ormai usurate e mi sono dovuto accontentare della seconda posizione. Questa mattina nei dieci giri della Superpole Race lui è stato semplicemente più veloce di me. Prima di Gara2 abbiamo fatto un piccolo step con l’assetto della nostra moto ed ho capito che se fossi partito forte, tenendo il mio passo e cercando di gestire le gomme, avrei potuto vincere la gara.
Come ti senti dentro? E’ stata una vittoria in qualche modo triste?
Non esistono vittorie tristi. Possiamo dire che questa sia arrivata tardi, ma in una stagione può succedere di tutto, compresi eventi negativi e sfortunati. Io posso dire di essere in pace con me stesso. Cercherò di vincere anche a Jerez, una delle mie piste preferite dove ho conquistato il mio primo podio in Moto3 e dove lo sorso anno ho vinto due gare e nella terza sono stati penalizzato da una bandiera rossa. Darò come sempre il massimo e poi vedremo cosa succederà.
Che tattica attuerai a Jerez?
Con Toprak l’unica tattica è quella di vincere, cercare di essere veloce e di tenere un ritmo molto alto. Sarà importante partire forte e provare ad imporre il mio passo.
La tua squadra ha vinto il titolo dedicato ai team.
Sono molto contento che la mia squadra abbia vinto il titolo per le squadre. I ragazzi mi aiutano sempre molto e non solo nei week end di gara, e quindi sono felice che abbiano avuto questo riconoscimento.
Toprak si è lamentato del fatto di avere sempre a che fare con una “Ducati family”. Pensi che gli altri piloti Ducati ti potranno realmente aiutare a Jerez?
Onestamente anche se alcuni piloti Ducati si mettessero in mezzo tra me e Toprak ritengo che lui sia abbastanza forte da poterli passare. Inoltre non dimentichiamoci che anche se io vincessi a lui basterebbe un secondo posto per vincere il campionato. Comunque non penso che ci sia qualcuno in grado di inserirsi nella lotta per la vittoria.
Fino a Magny Cours sembrava che il titolo fosse già in tasca a Razgatlioglu, ma negli ultimi due round hai vinto il suo stesso numero di gare. Cosa è cambiato?
Penso che a metà stagione abbiamo corso su piste a lui molto favorevoli, mentre quando le piste potevano essere più favorevoli per noi siamo stati sfortunati. Toprak è un pilota molto forte ed ha disputato una stagione incredibile, ma io ho sempre cercato di stargli vicino e di rendergli la vita difficile, dando sempre il massimo. Ho commesso un errore solo a Balaton nella scelta delle gomme ed il resto è stata solo sfortuna. Penso che non avrei potuto fare di più di quello che ho fatto.
In una stagione ci sono alti e bassi per tutti.
Si è vero, però io ho avuto tre situazioni davvero sfortunate, due per problemi alla moto ed uno quando Bassani mi ha centrato alla prima curva di Misano. Sono cose che capitano, ma senza le quali oggi sarei forse davanti a Toprak o comunque più vicino a lui in classifica e quindi in grado di contendergli il titolo.
Cosa pensi di Manzi che ha vinto il titolo mondiale Supersport.
Stefano ha fatto una grande stagione si è meritato il titolo Supersport. Finalmente dopo quattro anni ha conquistato il mondiale e ora lo aspetto in Superbike.