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La netta superiorità che Toprak Razgatlioglu aveva dimostrato nella Superpole, si è ripetuta in Gara1 che è stata interrotta dalla bandiera rossa al primo giro per una caduta alla curva 2 che ha coinvolto Bahattin Sofuoglu, Michael Van der Mark, Axel Bassani e Testuya Nagashima, poi tutti ripartiti.
Il fenomeno turco non è scattato bene al secondo via, e ha impiegato un giro per portarsi in testa, ma una volta al comando e con la pista libera davanti a se, Toprak ha imposto un ritmo che nessuno è riuscito a sostenere ed in pochi giri ha acquisito un vantaggio che ha tagliato le gambe (anche psicologicamente) ai suoi avversari ad iniziare da Nicolò Bulega. L’italiano della Ducati è stato come sempre l’unico in grado impensierire il leader del campionato, ma non è mai stato in grado di tentare un sorpasso anche se nel finale ha recuperato parte dello svantaggio, sino a terminare a meno di due secondi dal vincitore.
La gara è stata noiosa anche perché al dello strapotere del pilota della BMW, dietro a lui e a Bulega il gruppetto degli inseguitori in lotta per la terza posizione non ci ha regalato che pochissimi sorpassi.
Alla fine ha prevalso Alvaro Bautista, nonostante un errore al dodicesimo giro, e conseguente uscita di pista, che poteva costargli caro, ma come sappiamo mano a mano che i giri passano lo spagnolo si “alleggerisce” e sente meno i chili di penalità imposti dal famoso ed assurdo regolamento. Bautista ha chiuso con un vantaggio inferiore ai due secondi nei confronti del solito coriaceo Andrea Locatelli, che non ha sbagliato nulla ed ha spremuto al massimo la sua R1.
A un certo punto della gara Alex Lowes e la sua bimota ci hanno fatto sperare in un podio, ma l’illusione è durata poco, e in seguito l’inglese ha perso terreno sino a concludere al quinto posto. la gara di Jonathan Rea è stata ottima sino a pochi giri dal termine quando, molto probabilmente a causa dell’usura gomme, il sei volte campione del mondo ha dovuto diminuire la propria andatura, ma il sesto posto finale non è da buttare via, anche se ha confermato che il feeling tra Jonny e la R1 non è mai nato.
Generosa e positiva la gara di Xavi Vierge che ha ottenuto il settimo posto, replicando nel finale ad un timido attacco di Andrea Iannone autore di una gara opaca. Remy Gardner e Garrett Gerloff completano la top ten, mancata per un soffio da Bassani la cui moto si è probabilmente danneggiata nella caduta alla curva 2.
Non hanno tagliato il traguardo Iker Lecuona e Yari Montella per una caduta, mentre Sofuoglu si è ritirato per problemi tecnici. Non sono partiti Danilo Petrucci e Sam Lowes causa infortuni.