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Poteva essere la gara del trionfo per Toprak Razgatlioglu, invece è stata quella della riscossa per Nicolò Bulega, che ha reagito quasi con rabbia alla doppia vittoria del turco nelle prime due gare.
Il pilota della Ducati partiva bene ed andava subito in testa spingendo come un matto, mentre il suo rivale della BMW era attorno alla quarta posizione e se la doveva vedere con Andrea Locatelli e Andrea Iannone, che lo precedevano. La terza posizione del pilota del Team GoEleven era sospetta e la successiva penalità per falsa partenza (la quarta in questo campionato) lo confermava.
Scrollatosi di dosso i piloti del suo gruppo, alla fine del terzo giro Toprak si portava alle spalle di Bulega, con un distacco di circa un secondo. Visto l’andamento della Superpole e delle due gare precedenti, tutto faceva presagire che il fenomeno di Alanya avrebbe ben presto raggiunto Nicolò per poi superarlo, ma quando invece il vantaggio dell’italiano è aumentato, è apparso chiaro che questa volta era Bulega ad averne di più.
A qualche giro dal termine, pensando evidentemente più al campionato che alla gara, Razgatlioglu ha tirato i remi in barca, tanto che sul traguardo è transitato con quasi cinque secondi di distacco dal vincitore con la Ducati numero 11.
Nicolò ha fatto una grande gara. Nonostante una condizione fisica non ottimale, a causa del virus che lo ha colpito mercoledì, il romagnolo ha fatto alla perfezione tutto quanto doveva, confermando il suo talento e la sua determinazione. I punti da recuperare ora sono 39, ma per Bulega il campionato non è ancora finito, e di certo ci proverà fino alla fine.
Alvaro Bautista è salito sul terzo gradino del podio dopo una gara intelligente ed accorta, nella quale ha saputo risalire la classifica dalla quinta posizione del primo giro. Solo nel finale Alex Lowes è riuscito ad emergere dal gruppo degli inseguitori e ad avere la meglio nei confronti di un Andrea Locatelli apparso nervoso ed autore di sorpassi e contatti alquanto decisi, che solitamente non fanno parte del suo repertorio.
Con il suo sesto posto Xavi Vierge si conferma pilota veloce e costante. Lo spagnolo della Honda ha preceduto Remy Gardner ed Axel Bassani, che qui all’Estoril è apparso in netta ripresa rispetto ai round precedenti. Il veneto ha preceduto Jonathan Rea, autore della gara del gambero. Inizialmente il sei volte campione del mondo ha lottato nel gruppo che era alle spalle dei battistrada, per poi “spegnersi” col passare dei giri, probabilmente a causa della stessa usura repentina delle gomme patita anche ieri.
Il decimo posto di Michael Van der Mark non sarebbe male se l’olandese non guidasse la seconda BMW ufficiale. Dietro di lui ha concluso Garrett Gerloff con la Kawasaki e Andrea Iannone, che ha pagato la sua falsa partenza con due long lap che hanno ovviamente compromesso la sua gara. Hanno centrato la zona punti anche Ryan Vickers, Bahattin Sofuoglu e Yari Montella.
Non hanno tagliato il traguardo Ivo Lopes per problemi tecnici, mentre sono caduti senza conseguenze fisiche Michael Ruben Rinaldi, Tarran MacKenzie e Iker Lecuona.