SBK 2025. Le pagelle del GP d'Aragona: un Bulega da 10 [GALLERY]

Visto lo strapotere dimostrato da Toprak Razgatlioglu nei round precedenti, in pochi avrebbero scommesso su una doppia vittoria di Nicolò Bulega, ma l’italiano della Ducati ha mostrato quella grinta e quel talento che avevano caratterizzato la prima parte del suo campionato e che gli avevano permesso di comandare a lungo la classifica
29 settembre 2025

Non appena la moto glielo ha permesso Nicolò è tornato a lottare con il fenomeno turco della BMW e a vincere. Ducati contro BMW, come sempre, ma il tracciato dell’Aragona è risultato ancora una volta favorevole alla rossa italiana e la moto bavarese ha dovuto alzare bandiera bianca, con la M1000RR che domenica sul podio ha fatto da hamburger in mezzo ai panini made in Bologna.

Per quanto riguarda le altre case, si sono messe in luce bimota e Yamaha. Nessuna delle due si è inserita nella lotta per la vittoria, ma sono state le “meno lontane” dalle due case dominatrici, con entrambi i loro piloti ufficiali. La Honda si è aggrappata a Xavi Vierge, mentre la Kawasaki ha fatto fatica ad entrare in zona punti, su una pista che non si addice alla Ninja.

In Supersport la mannaia dei regolamenti si è abbattuta sulla Yamaha R9 e Debise e la Ducati sono saliti sul gradino più alto del podio in Gara1, ma domenica Oncu e Manzi si sono giocati la vittoria che è andata al turco. Stefano ha 60 punti di vantaggio nei confronti del pupillo di Sofuoglu e si potrebbe laureare Campione già nel prossimo round in Portogallo.

In Supersport 300 c’è la solita ammucchiata, con almeno 8 piloti ancora in lotta per il titolo. Tra questi, ma a meno 48, c’è anche il nostro Vannucci che ha stravinto Gara2 infliggendo un distacco ai syoi inseguitori che da tempo non vedevamo nella classe entry level che sparirà il prossimo anno per lasciare il posto alla Sportbike.

Ecco i nostri voti ai protagonisti delle gare del Motorland Aragon:

Nicolò Bulega: 10

Manca la lode a causa del secondo posto di sabato, che gli ha anche negato quello che sarebbe stato un meritato triplete. Ma al di là dei risultati Nicolò ha dimostrato che se la sua Panigale lo assiste è in grado di battere il fenomeno turco. Scusate se è poco... Ora andiamo all’Estoril e poi nella sua favorita Jerez. Trentasei punti non sono pochi, ma mai dire mai.

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Toprak Razgatlioglu: 9,5

Le due batoste che gli ha inflitto Bulega lo hanno riportato con i piedi per terra. Toprak parlava di vittorie consecutive e di record, ma l’italiano lo ha riportato alla realtà e gli ha ricordato che mancano ancora due round e sei gare. Il turco si è ancora una volta dimostrato intelligente e una volta compresa la superiorità del suo rivale ha cercato di portare a casa più punti possibili per il campionato. Se lo dovrà sudare.

Alvaro Bautista: 8

In Gara1 commette un errore che gli costa probabilmente il podio, ma nelle altre due gare ottiene il massimo dei risultati possibili, vale a dire terzo. Riesce finalmente a fare una buona Superpole, ma il peso aggiuntivo rappresenta senza dubbio un handicap, specialmente nei primi giri, quando il serbatoio è pieno.

Sam Lowes: 7,5

Sabato riesce nell’impresa di stare in scia ai due dominatori salendo sul podio. Nella gara sprint è buon quinto, ma poi rovina tutto con la “solita” scivolata in Gara2. Qual è il vero Sam? Quello che tiene il passo di Toprak e Bulega o quello che cade quando è sesto.

Danilo Petrucci: 6,5

Si mette in evidenza in Gara1, ma nelle altre cala sino a ricoprire un ruolo di comprimario che non gli si addice. Ha fatto il suo compitino, ma a noi non basta. Che abbia già la testa in Baviera?

Alex Lowes: 7

Al momento con la bimota non si può fare di più. Questa volta non sbaglia niente e sfrutta ogni cavallo della sua KB998. Al Motorland si è rivisto quel pilota costante e talentuoso che vorremmo vedere sempre.

Andrea Iannone: 7,5

Era andato meglio solo in Australia, ma poi era quasi sparito dai radar, facendo parlare più per le sue dichiarazioni che non per quello (poco) che faceva in pista. Al Motorland è stato sempre con quelli davanti, senza commettere errori. La necessità di trovare una sella per il prossimo anno è un ottimo stimolo.

Andrea Locatelli: 6

La pista aragonese non si addice alla Yamaha ma nemmeno ad Andrea, che non conferma le eccezionali prestazioni degli ultimi tempi, tanto che Rea gli toglie per due volte il ruolo di miglior pilota Yamaha. Occorre girar pagina in fretta perché all’Estoril e a Jerez può fare bene e puntare a quella terza posizione che contende a Petrucci (+30) e Bautista (-1).

Axel Bassani: 7

In punto in più per l’impegno e per la grande rimonta di Gara1 dove ha chiuso ottavo partendo ultimo (penalità esagerata). Impresa a parte il giovane veneto mi sembra sempre più maturo e pronto a ricordarci le sue indubbie qualità.

Xavi Vierge: 7

Si porta sulle spalle tutto il Team HRC e riesce a centrare sempre la top ten. In cambio la Honda lo aveva lasciato a piedi e meno male che qualcuno in Yamaha sa ancora riconoscere i piloti meritevoli. Mi sembra perfetto per fare compagnia a Locatelli sulla R1.

Yari Montella: 4

Basta. Qualcuno gli spieghi che le gare non durano un giro solo. La crescita di un pilota passa anche attraverso la capacità di gestire le gare e la propria irruenza. Così non va.

Jonathan Rea: 7

Un weekend in grande crescita che lo porta a lottare la quarta posizione in Gara2. Che non sia un pilota finito lo sappiamo bene, ma nessuno si aspettava che riuscisse finalmente a trovare un buon feeling con la R1. Bello rivederlo lottare per le posizioni che contano. Godiamocelo ancora un po'.

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