SBK 2025. GP della Repubblica Ceca. Toprak riuscirà a battere Bulega nella pista amica di Most?

SBK 2025. GP della Repubblica Ceca. Toprak riuscirà a battere Bulega nella pista amica di Most?
A Most il turco è l’assoluto favorito sulla carta, con 8 successi nelle ultime 12 gare, ma Bulega è in forma smagliante. Crescono le Honda e continuano i progressi di Bimota. Manzi sempre più leader in SSP, terzo round per la SSP300
14 maggio 2025

Il mondiale Superbike riparte da Most per il quinto round stagionale. Tra i cordoli del circuito ceco si riproporrà il duello tra Nicolò Bulega e Toprak Razgatlioglu, che sono i due protagonisti assoluti del campionato in corso. La sfida tra i due è il vero e proprio filo conduttore di questa entusiasmante stagione di gare. Il romagnolo ha avuto la meglio nell’ultima tappa di Cremona, conquistando un fantastico triplete. Riuscirà ad imporsi anche in Repubblica Ceca?

A Most Bulega non parte da favorito, ruolo che spetta senza ombra di dubbio a Razgatlioglu, al quale il pronostico sorride in maniera schiacciante. Dal 2021 al 2024, su un totale di dodici gare, il funambolo turco ne ha vinte ben otto ed è salito sul podio altre tre volte. Un risultato stupefacente, rafforzato dal fatto che lo scorso anno si impose addirittura con una tripletta. Al campione del mondo appartengono poi il record della pista in 1:31.180, fatto segnare nel 2022 con la Yamaha, e il giro veloce del tracciato ottenuto con la BMW. Nel 2024 Toprak fermò i cronometri sul tempo di 1:30.064. Questi fattori ci suggeriscono che è lui ad avere le maggiori possibilità di vincere qui, dato che è stato in grado di andare molto forte persino con due marche diverse, anche se quest’anno Razgatlioglu si trova in una situazione tecnica differente rispetto al 2024. La sua M1000RR monta un nuovo telaio, imposto dal rinnovato regolamento poche settimane prima dell’inizio del campionato, con cui pilota e squadra devono ancora prendere la giusta dimestichezza.

Ma la medaglia ha sempre due facce e per forza di cose anche Bulega va tenuto in considerazione per il successo finale. Sin dalla tappa inaugurale di Phillip Island, l’italiano ha dimostrato di essere in forma smagliante, vincendo sette gare e ottenendo due triplette (in Australia e a Cremona). Proprio i tre successi conquistati a Cremona valgono ancor di più, se consideriamo che Nicolò li ha conseguiti su un tracciato che non ama particolarmente. Stretta e tortuosa, la pista lombarda è per molti aspetti simile a Most e non si addice perfettamente allo stile di guida di Nicolò. Questo fattore però non lo ha minimamente svantaggiato, dunque ci aspettiamo che possa lottare per la vittoria anche sulla pista ceca.

Un altro punto a suo favore è la maturata esperienza rispetto a un anno fa, quando ottenne due podi qui. Quest’anno sembra che Bulega sia molto più consapevole della velocità che può raggiungere con i propri mezzi. La battaglia tra lui e Toprak sarà più accesa che mai.

Possiamo considerare Alvaro Bautista il terzo incomodo, alla guida della seconda Panigale V4R ufficiale? A Most lo spagnolo ha vinto due volte con la Ducati, nel 2022 e nel 2023, portando a casa tre piazzamenti sul podio. L’impressione, però, è che quest’anno non sia al livello dei primi due. Se Bulega ha vinto sin qui sette gare e Toprak quattro, in questo 2025 Bautista non è mai riuscito ad andare oltre il secondo posto. Il due volte campione del mondo è reduce da cinque podi di fila e la percezione è che al momento sia questo il suo potenziale.

Chi invece è in netta crescita è il duo Honda composto da Xavi Vierge e Iker Lecuona. Sembra che il lavoro tecnico svolto sulla CBR1000RR-R stia pagando, come evidenziano le ultime prestazioni raggiunte dai due piloti spagnoli. La squadra HRC ha dimostrato una buona velocità sia nelle curve veloci di Assen, che nello stretto di Cremona. Questo non può che dare molta fiducia a tutto il team e proprio a Most potrebbe arrivare il primo atteso podio della stagione. Serve ovviamente una maggior costanza di rendimento per consolidare i miglioramenti ottenuti, soprattutto per quanto riguarda Lecuona.

Most rappresenta un probante banco di prova anche per la Yamaha. Andrea Locatelli vanta qui due podi, di cui l’ultimo in Gara2 nel 2024, ma si è spesso fatto vedere nelle posizioni che contano dal 2021 ad oggi. Il bergamasco è attualmente quarto nel mondiale, a soli sette punti da Bautista, e se vuole ottenere il terzo posto dovrà tornare a lottare per la top 3 dopo le difficoltà riscontrate a Cremona. Il layout tortuoso della pista non viene di certo incontro alle caratteristiche della sua R1, ma Locatelli quest’anno ha dimostrato che la Yamaha è una moto in grado di vincere.

Non può che esserne più che felice il suo compagno di squadra Jonathan Rea, che è tornato in sella a Cremona. Il Cannibale era ancora dolorante al piede sinistro per via delle fratture multiple che ha subito nei test ufficiali di Phillip Island. Adesso sta meglio e a Most potrebbe fare uno step importante per incrementare il proprio ritmo. La pista gli piace. Nel 2024 fu protagonista di un weekend in crescendo con la Yamaha e ottenne un sesto posto come miglior risultato. Nel 2023 portò a casa la sua ultima vittoria in SBK, con la Kawasaki, in una pista che lo ha visto salire sul podio sei volte negli ultimi quattro anni.

Tra i piloti indipendenti, l’outsider principale è Sam Lowes. L’inglese sta riuscendo a confermare la sua velocità con la V4R dopo un anno di apprendistato. In questi primi quattro round ha dimostrato di essere un pilota solido in tutte le condizioni, conquistando il suo primo podio nella classe regina e facendosi vedere in top 5 in più occasioni.

L’alfiere dell’Elf Marc VDS Racing Team dovrà vedersela con Danilo Petrucci, il suo primo avversario nella lotta per il best indipendent rider. Petrucci conta tre podi qui, due risalenti al 2023 e uno al 2024. Questi precedenti ci suggeriscono che può essere della partita, soprattutto dopo il podio mancato a Cremona nonostante una rimonta furibonda. I due sembrano avere più ritmo dell’altro pilota indipendente Andrea Iannone. Ma il pilota di Vasto fu terzo in Gara1 lo scorso anno e avrà un’altra occasione di ritornare sul podio, nonostante sulla pista amica di Cremona non abbia rispettato le aspettative, venendo superato in classifica proprio da Lowes.

Sono da tenere in considerazione anche le due Bimota guidate da Axel Bassani e Alex Lowes. L’italiano sembra trovarsi particolarmente a proprio agio a Most e ha dimostrato di avere un passo consistente in passato, sia con la Ducati che con la Kawasaki. Un buon lavoro di squadra con Alex Lowes, terzo nella Superpole Race del 2024, potrebbe permettergli di andare oltre il quarto posto conquistato nel 2023. Sarà fondamentale proseguire il lavoro di sviluppo della neonata KB998 Rimini.

Questo discorso vale anche per Garrett Gerloff e la sua Kawasaki. L’americano sta migliorando i suoi intertempi rispetto alle sue prestazioni passate con la BMW, continuando a fare dei piccoli ma rilevanti passi in avanti con la moto giapponese. Sicuramente il fatto di essere l’unica Ninja ZX-10RR in pista non lo aiuta, ma Manuel Puccetti è già al lavoro per provare a schierare una seconda moto nel 2026.

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Una nuova posteriore Pirelli debutta a Most

Piloti e squadre potranno optare per l’inedita specifica posteriore E0250 in mescola media, oppure per la soluzione di sviluppo D0922 già utilizzata in Australia. La morbida SC0 di gamma è prevista per prove, qualifiche e Superpole Race e a Most sostituisce la SCQ.

Per quanto riguarda l’anteriore vengono confermate le due opzioni di gamma, cioè la media SC1 e la dura SC2.

All’anteriore e al posteriore potranno essere montate anche l’intermedia e la SCR1 da bagnato, che davanti può essere sostituita con la E0158.

Chi ferma Manzi in SSP? C’è anche la SS300

Stefano Manzi su Yamaha R9 arriva a Most da protagonista assoluto nel mondiale Supersport. Qui vanta cinque podi, raccolti dal 2022 ad oggi. Dopo il doppio successo di Cremona, l’italiano si trova al comando della classifica piloti con più di 40 punti di vantaggio sulla MV di Bo Bendsneyder, e ha ottime possibilità di ripetere quanto fatto. Nella lotta si inserirà certamente anche la Triumph di Tom Booth-Amos, che è terzo nella classifica generale, per uno spettacolo a non finire nella classe di mezzo.

Nella SS300 il già due volte campione del mondo Jeffrey Buis su KTM è al comando delle operazioni, ma Julio Garcia lo segue a sole 14 lunghezze. Terzo è l’esordiente Beñat Fernandez sulla Kove, che dista un solo punto dal connazionale Garcia.

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