Addio ad Attilio Damiani

Addio ad Attilio Damiani
Addio ad Attilio Damiani l’aquila della Valtellina: cinque campionati italiani consecutivi in salita con la Morini
26 dicembre 2025

Se n’è andato in punta di piedi uno dei più grandi crono scalatori: Attilio Damiani 89 anni di Sondrio. Considerato con Omobono Tenni uno dei più grandi piloti targati Sondrio, Damiani aveva vinto cinque campionati italiani di velocità in salita consecutivi dal 1959 al 1963 in sella alla Moto Morini ufficiale.

Damiani portacolori del moto club Sondrio 1931 era considerato il “maestro” di Giacomo Agostini a cui aveva insegnato le malizie delle corse in salita, poi ovviamente il bergamasco prese la sua strada restando sempre riconoscente e grato all’aquila della Valtellina come veniva chiamato in quel mondo motociclistico degli anni a cavallo tra  la fine degli anni 50 e il decennio successivo.

Fu proprio Alfonso Morini a volerlo in sella alle sue moto che il valtellinese sapeva portare al successo con la sua perizia e determinazione. Se oggi vediamo nelle gare del motomondiale i piloti prima del’ingresso in curva la gamba dalla pedana poggiapiedi ci sembra una cosa normale, ma allora il primo a utilizzare questa “tecnica” fu proprio Damiani tanto che i suoi amici e coetanei  lo chiamavano in dialetto “el gambeta” proprio per questa sua mossa che diceva lui stesso sicura in caso di brecciolino che spesso si trovava sulle strade di montagna di allora.

Purtroppo la sua carriere termina proprio dopo la vittoria del suo quinto scudetto tricolore quando Alfonso Morini (raccontava Damiani) lo tradì facendo perdere tempo prima di firmare il contratto e lui stesso perse l’occasione di gareggiare anche nel ’64 con una moto vincente.

A stagione iniziata e senza contratto in mano della casa bolognese Damiani ricevette alcune proposte anche interessanti, ma  quello sgarbo ricevuto  lo fece propendere ad appendere il casco al chiodo nonostante fosse ancora un ilota vincente ed essere anche il campione in carica.

Dalla Sicilia fino alla Trento Bondone Attilio Damiani  riuscì in epiche imprese, ma quella che il valtellinese ricordava era la Bologna San Luca dove vinse proprio davanti al suo patron Alfonso Morini, rifilando diversi secondi agli avversari. L’unico rammarico di Attilio Damiani è stato quello di non farsi regalare dopo cinque scudetti una delle sue Morini ufficiali dicendo che con quella si  sarebbe regalato una bella pensione

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