Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Poche ore prima dell’inizio del quinto round WorldSBK di Most la FIM ha comunicato le penalità che riguarderanno Ducati e BMW. Dopo la conclusione del terzo e quarto Round della stagione 2025, corrispondente al secondo controllo di concessione, la FIM ha valutato la performance dei costruttori per mezzo dell’algoritmo MSMA, come stabilito dai regolamenti del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike.
In base all’articolo 2.4.3.2 dei Regolamenti FIM WorldSBK - penalità per overperformance - i valori prestazionali di BMW hanno superato quota -0.250 ma restando sotto il limite di -0.500. Pertanto, BMW ricade nel range di Step 1 in termini di riduzione del flusso di carburante.
In base all’articolo 2.4.3 (h) - Concessioni e Superconcessioni - Ducati ha accumulato oltre 12 punti di Concessione nei confronti della Casa che la segue, superando quindi il margine consentito. Pertanto, anche per Ducati è previsto uno Step 1 in termini di riduzione del flusso di carburante, in base all’articolo 2.4.2.2.
Sulla base dell’articolo 2.4.2.2 dei Regolamenti SBK, uno Step 1 in termini di riduzione di flusso di carburante equivale a una diminuzione di 0.5 kg/h. Dal momento che Ducati e BMW sono già state soggette a una riduzione in termini di flusso di carburante, per ciascuna delle due Case ora la penalizzazione è pari a 1.0 kg/h.
Il comunicato ufficiale termina con: La FIM continuerà a monitorare la performance dei costruttori in occasione di ogni controllo delle concessioni per assicurare un Campionato equilibrato e competitivo.
La FIM ha applicato il regolamento, ma resta a nostro parere del tutto discutibile la logica secondo la quale il regolamento stesso è stato preparato e che riguarda il penalizzare chi ottiene i risultati migliori. Come abbiamo più volte scritto siamo d’accordo con l’aiutare chi è in difficoltà ma non rientra nell’ambito sportivo infliggere cervellotiche penalizzazioni a chi ha lavorato meglio e si è impegnato di più.
Nel caso di BMW poi è assurdo che una moto che ha manifestato evidenti problemi, la maggior parte dei quali derivano da una modifica al regolamento apportata tre settimane prima dell’inizio del campionato, venga ulteriormente penalizzata.
Per quanto riguarda la Ducati resta l’anomalia di una limitazione che ovviamente non colpisce solamente i due piloti ufficiali Aruba, ma anche i privati, come ad esempio Ryan Vickers e Yari Montella, due debuttanti nella categoria che non meritano certo di essere penalizzati.
Per fortuna queste limitazioni, almeno sino ad ora, non hanno influito in maniera determinante sulle prestazioni della Panigale V4 e della M1000RR ma se si dovessero ripetere ogni due round potrebbero causare problemi di natura tecnica, come ad esempio un eccessivo surriscaldamento del propulsore.