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Il 24 agosto 2025 si è corso ad Arnhem, e crediamo che tale data verrà ricordata negli anni come il giorno in cui è avvenuto il passaggio del testimone da Herlings a Lucas Coenen. Dobbiamo proprio dirlo: il motocross ha un nuovo re della sabbia, ed è il giovane belga Coenen. È vero, a vincere è Herlings, ed è la sua vittoria numero 110, ma a convincere è il pilota della KTM De Carli che non solo recupera punti preziosi su Romain Febvre, ma impressiona tutti con una velocità straordinaria.
1-1-1. Weekend perfetto: ci si vede in Turchia. Questo è stato il fine settimana di Jeffrey Herlings, che vince “in casa” per la sedicesima volta in carriera. Non scappa a modo suo, ma rimane lì, giusto giusto, a quella distanza alla quale risulta impossibile per gli altri provare a impensierirlo.
Certo, vederlo guidare così... chissà quanti altri GP e titoli avrebbe potuto vincere senza tutti quegli infortuni.
Dietro di lui, sul podio, Lucas Coenen, che cade alla prima curva di gara 1 e regala al pubblico una rimonta che può essere definita, a tutti gli effetti, epica. In gara 2 è ancora più superlativo: parte di nuovo male e poi impone un ritmo che gli permette di agganciare Jeffrey Herlings proprio nelle battute finali. Onestamente, non vedevo qualcosa muoversi così velocemente sulla sabbia da Lierop 2012, quando JH84 doppiò tutti fino al terzo. Solo Van Horebeek si salvò. Vi ricordate?
Sul terzo gradino del podio c’è l’altro eroe di casa, Glenn Coldenhoff, sulla Fantic. Il team Wilvo sta lavorando benissimo e tutti gli holeshot conquistati in questo weekend ne sono la prova. Inoltre, Glenn utilizza da tempo il gancio di partenza anche sul mono, ed evidentemente è una soluzione che funziona. Chissà se lo vedremo più spesso anche su altre moto d’ora in poi.
Chiudono la top 5 Tim Gajser e Romain Febvre. Per il francese, leader del campionato, non è stata una domenica facile. Vedersi sorpassare da Coenen in gara 1, dopo che il team lo aveva avvisato del crash in partenza del suo avversario, deve essere stato un duro colpo per il morale e per l’orgoglio, soprattutto dopo il weekend praticamente perfetto in Svezia. Ora i punti che separano RF3 da LC96 sono 29: si tratta, a tutti gli effetti, di una guerra di logoramento che si concluderà solo in Australia.
Sesto, appena fuori dalla top 5, il nostro fenomenale Andrea Bonacorsi, che porta a termine un altro straordinario weekend in cui ha dimostrato resistenza, determinazione e, soprattutto, tanta, tanta velocità.
Ancora una giornata difficile per le Ducati, che sembrano proprio non digerire i terreni morbidi: 17° Mattia Guadagnini e 20° Jeremy Seewer.
In MX2 vince Kay de Wolf, che accorcia di parecchio le distanze da Langenfelder nella lotta al titolo. Dietro all’olandese, al secondo posto, si classifica il nostro Andrea Adamo, autore di un weekend solido che gli ha comunque permesso di recuperare qualche punto sul leader di campionato. Rimane ancora distante dai due contendenti, ma attenzione: non è finita finché non è finita.
Sul gradino più basso del podio sale l’altro Coenen, Sacha. Chiudono la top 5 Camden Mc Lellan, che si conferma a proprio agio sia sui terreni morbidi sia sulla sua Triumph, e Liam Everts.
Weekend difficilissimo per il leader di campionato Simon Langenfelder, costretto a un pit stop durante la gara del sabato e protagonista di una brutta caduta in gara 1. Salva il salvabile e chiude al sesto posto. Ora i punti di vantaggio sono solo 15 su de Wolf e 38 su Adamo.
Ora un weekend di pausa, poi via al rush finale con il trittico overseas di Turchia, Cina e Australia.