Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Bergamo, 23 Agosto. In questo giorno di Agosto, non troppo deciso dal punto di vista meteo, c’è chi è in vacanza, chi si sposa e chi ha finito di aspettare l’Evento dell’anno e, se in gioco, deve essere pronto alla grande sfida della FIM 6Days® Bergamo 2025. Si dovrebbe e si dice Italia, ma Bergamo è quella motivazione concentrica che esalta l’importanza, non solo emotiva, della “scelta”. Ben oltre 600 Piloti, infatti, hanno deciso di correre qui, dove tutto ha avuto inizio, e lo hanno fatto radunandosi da 33 Paesi del Pianeta Terra. La 99ma 6 Giorni ha esaurito le “pratiche”, ha assolto ai propri doveri della burocrazia, Piloti e Moto sono stati verificati e due sono i documenti ufficiali che rendono domenica 24 un giorno speciale. L’ordine di partenza e la tabella di marcia. Si parte!
Domenica 24, ore 7:30. da Teophile Espinasse a Gianni Drigo sono 657 (li ho contati 3 volte e sicuramente potrei aver sbagliato) i Piloti che si lanceranno in Gara. La prima Moto lascerà il Parco Chiuso e la pedana di partenza prospiciente la Fiera di Bergamo, che accoglie il paddock della 6 Giorni con l’abbraccio della Città. L’ultimo è atteso di nuovo al parco, al rientro la sera, alle 18:10. Direzione le Valli Bergamasche. Il menù della settimana più importante dell’Enduro contempla un assalto alle Valli della Storia con una strategia di tre diverse fasi offensive. Tre tracciati distinti e una mèta finale, come nel rugby una palla da mettere lì e non sbagliare. Il primo giro porta l’incredibile serpente della carovana nelle Valli Cavallina e Calepio, 5 Controlli Orari, 5 Cross Test e 1 Enduro Test per le prime due giornate di gara. Il secondo giro è un’esclusiva della terza giornata di gara, il Tour delle 3 Valli, 3 Controlli, ancora 5 Cross Test e un Enduro test. Quarta e quinta giornata si sposteranno al teatro della Val Seriana, questa volta con 10 Controlli, 12 Cross Test e 2 Enduro Test. L’ultimo giorno è l’incendio agonistico al Covo, sulla pista da Cross per un’ultima. micidiale scarica di adrenalina prima del definitivo parco chiuso e dei verdetti.
Si parte e già ci si chiede: che vince? La risposta è facile: l’Italia! Come nel 2021 a Rivanazzano, Trofeo e Trofeo Junior. Verona, Lesiardo, Morettini e Bernardini da una parte, e Elgari, Verzeroli e Cristino dall’altra, sono pronti. Cappotto, bottino pieno. E quest’anno aggiungerei anche il Trofeo Women, Nocera, Traini, Volpi. Bel modo di ragionare, direte voi. Certo! Sapete che le vigilie sono l’esplosione delle congetture, delle analisi, di certi responsi che affondano la loro origine nel cuore e ben poco nella cabeça. E dunque perché non dovremmo sragionare anche noi per una volta e lasciar parlare la più emozionante delle aspettative? Sì, il “modello” Italia 2025 è quello utilizzato da Italia 2021, perfetto
E allora, partendo da un augurio che vogliamo tifosamente considerare come un presupposto, vediamo piuttosto che ci potrebbe dare fastidio, diciamo un po’ di noia sul cammino del trionfo. Un altro presupposto è quello secondo il quale non siamo in una di quelle tremende ere in cui una Nazione sbatteva gli avversari per anni, inesorabilmente. Parliamo di Trofeo. La Francia? Beh, la Francia è campione in carica, e un bonus di motivazione ce l’ha senz’altro. D’altra parte la Squadra avrebbe avuto ben altro peso se al posto di un Espinasse, Le Quere, Blanjoue o Roussaly ci fosse stato quel Zachary Pichon. Ma “Zac” non è della partita per un “accordo non raggiunto” in parte spiegato con la volontà di preservare l’atleta che è in testa al Mondiale E2 e secondo nella EnduroGP. La verità, mettiamola così, è nella mente di dio, e chi se ne frega: peggio per lui.
Al totalizzatore della 6Days, si giocano spiccioli e per divertimento, paga poco scommettere sulla Svezia, nel senso che godono di certi favori. No, non vi confondete, non son gabole ma bravura. Persson, Ahlin, Norrbin e Semb compongono una formazione fortissima e per di più lavorata dai pastai italiani. La lievitazione degli svedesi sembrerebbe perfetta per un piatto primato e nutriente.
Spagna. Ci si riempie facilmente la bocca ricordando che tale Josep Garcia negli ultimi anni ha dominato l’individuale assoluta. Peraltro alle sue spalle non ci sono dei caterpillar. I due Navarro e Pando sono bravi, ma soffrono un certo gap, molto più di “un certo”, con il loro Capitano, e la sommatoria, formula di base dell’emissione delle classifiche a Squadre della 6 Giorni, finisce per soffrirne. Semmai Garcia è chiamato a dar prova di continuità, ma diciamolo francamente: quest’anno troverà sulla sua strada Andrea Verona, il trascinatore della nostra Squadra.
USA, Toth, Barnes, Girroir, Oliveira, e Australia, Milner, Reyenders, Strange, Wilksch, hanno quel che di esotico di una volta che poi si è convertito in tremenda realtà. Hanno dalla loro che hanno maturato un modo di gestire l’agonismo dell’Enduro molto molto efficace, diremmo “responsabile” nei confronti dei loro fans, e poi possono contare su quell’effetto sorpresa tipico e unico delle Sei Giorni, dovuto al fatto che, in buona sostanza, chi li conosce? Chi li ha mai visti correre? Chi può fare in confronto oggettivo prima che arrivassero con i loro canguri nell’arena della FIM 6Days® Italia 2025?
La sensazione diffusa è che ci sia un certo grande equilibrio tra le principali forze in campo, e che proprio quella peculiare “benzina super 6 Giorni” che alimenta i motori delle macchine nazionali possa influire in modo determinante sul risultato di un Evento, unico, che fa del gioco di squadra la sua forza. Anche in questo, per inciso, siamo maestri.
Vediamo dunque, che vinca il migliore (ci siam capito, vero?)
ps. Ah, un’ultima cosa. Prima ancora che parta la 6Days Bergamo, a … Bergamo è stata annunciata la 6Days 2026: Portugal, dal 12 sl 17 Ottobre.
© Immagini, Airoh, FIM 6DAYS®, Future7Media, Kove Italia, KTM, Husqvarna, GasGas, Enduro World Championship, CIE, Beta Media, GasGas, Honda RedMoto Media, TM Team Boano, JET Racing