Dakar 24. Finale. Ricky Brabec e il Fenomeno Honda [GALLERY]

Piero Batini
  • di Piero Batini
La vittoria di Ricky Brabec, secondo successo dopo il 2020, è l’espressione della formidabile strategia di una Squadra Honda mai vista così forte. Ross Branch Eroe Hero commovente, Adrien Van Beveren superlativo
  • Piero Batini
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19 gennaio 2024

Yanbu, Arabia Saudita, 19 Gennaio 2024. Le breaking news esplodono, annunciano, confermano. Ricky Brabec, Honda, ha vinto la Dakar delle Moto, Carlos Sainz, Audi, ha vinto la competizione delle Auto. Son due vittorie sensazionali, perché esprimono il valore del Pilota e un corpo di impegno straordinario della Squadra, un programma con obiettivi intransigenti andato perfettamente a segno. È bravura che moltiplica le componenti individuali, che amplifica il valore della vittoria personale. Talmente perfetta, così ben congegnata da risultare in una globale umiliazione degli avversari sconfitti. Sappiamo che non sono tutte “colpe” quelle che portano a una sconfitta alla Dakar, ma l’effetto di contrasto delle vittorie di Honda e di Audi è forte, quasi violento. Complimenti, congratulazioni. Non si sarebbe potuto dire. Immaginare, forse, ma dire mai. Adesso volano nella rete e nell’etere le immagini e gli “autori” di quelle vittorie, Brabec al secondo successo, fedeltà Honda premiata doppiamente, Sainz al quarto con la quarta Macchina della sua seconda vita di leggenda della Dakar. Le breaking news che sanciscono il risultato finale hanno anche il sapore di un verdetto liberatorio, che arriva dopo 2 settimane di camera di consiglio, di proiezioni, di illazioni, di colpi di scena e imprese, di valanghe di emozioni, di gioie e di dolori, di soddisfazioni e di delusioni cocenti.

Le Moto. Quale che sia l’importanza dei ruoli all’interno della squadra, di ogni Squadra impegnata alla Dakar, l’espressione della riuscita si concentra nel nome e nella figura del vincitore, del super umano il cui identificativo è il primo riferimento, la prima informazione esaustiva, definitiva. Ha vinto Ricky Brabec. Ma mai come quest’anno, nell’espressione della vittoria perfetta dell’americano, vedo così chiaramente la risolutiva, potente e determinante impostazione, tecnica, mentale e di scelte, della sua Squadra. Che ha concepito un piano così buono da consentire a quei quel nome di innalzarsi al di sopra di una concorrenza non meno motivata, non meno forte e non meno “ostile”. Meno “quadrata”, questo sì, meno adattata alle difficoltà crescenti, questa volte “vere” della Dakar più dura da quando è ambientata in Arabia Saudita. Vittoria di Squadra assolutamente, incredibilmente evidente. Quando Marc Coma, cinque volte dominatore della Dakar in Moto, parlava delle sue vittorie, usava sempre il plurale, era sempre, lui, uno del gruppo, della formazione che aveva consentito, reso possibile tutto quello. Era diventato un po’ un protocollo, ma ogni volta era espressione autentica del sentimento del Campione, per quanto bravo, ma come non all’altezza della situazione se da solo.

Ricky Brabec, da San Bernardino, California, 32 anni. Nel 2020, alla quinta partecipazione, è stato il primo americano a vincere la Dakar. Era arrivato al Team Honda dopo i successi nelle Baja California, ma le prime esperienze erano state tutt’altro che promettenti. Rotture, collassi, cadute. Un buon ritmo, una certa propensione a gestire assennatamente le proprie risorse in una Squadra che non trovava stabilità, che non riusciva a dare continuità all’impegno che era chiamata dal più grande Costruttore del Mondo ad assolvere. L’edizione del 2020 nasconde una svolta fondamentale. A fianco del Campione americano un altro Campione leggendario, Johnny Campbell, un’incredibile esperienza di Pilota Team Manager, coach. Quell’anno la Dakar di Brabec e Campbell vola al di sopra della Squadra, ancora Barreda-centrica, e coglie finalmente il risultato della svolta. Anche il Team ufficiale Honda Monster non sarà più lo stesso. Il seme del Team di oggi è piantato e, come abbiamo visto, darà i suoi meravigliosi frutti.

Quest’anno Honda si fa sentire. Piano, in sordina all’inizio, ma la voce che esce dal megafono alla vigilia della Dakar è fortissima. Il Team è diretto da Ruben Faria, ex portatore d’acqua di Cyril Despres. È un portoghese alla Mourinho, silenzioso, che ha imparato dal fuoriclasse di cui era al servizio (tipo difficile) e, anche dalle esperienze personali non propriamente indovinate dopo. È rimasto in silenzio, ha lavorato razionalizzando l’enorme potenziale della Squadra espresso solo a tratti. Prima di tutto è stata confermata l’ossatura della Squadra “storica”. Brabec, Pablo Quintanilla, Ignacio Cornejo. Poi nel corso della stagione sono stati inseriti Adrien Van Beveren, all’indomani del ritiro ufficiale di Yamaha, Skyler Howes, il “fratellino di moto” di Brabec, Tosha Schareina, il velocissimo astro nascente spagnolo. La Squadra è grande, non ha rinunciato a niente, ha implementato l’organico e realizzato una nuova Moto, la Honda CRF450 Rally, che dimostra di aver fatto un ulteriore salto di qualità. Leggera, potente, stabile, che altro volere di più?

Poi arriva il difficile. Gestire tatticamente così tanti galletti nello steso pollaio. Brabec ha vinto, è l’unico nella Squadra ad averlo fatto, Quintanilla, Van Beveren Cornejo, invece, tutti sono stati a un passo dal riuscirci, quindi hanno il potenziale ma non hanno avuto la fortuna. Materia importante, sempre difficile da gestire. Se si pensa, la sfortunata presenza-non presenza delle Squadre del Gruppo KTM-Husqvarna-GasGas si era… presentata al via con ben 6 vittorie dei suoi Piloti “in attività”. Pur non avendo ancora vinto una sola Speciale, Brabec si presenta alla vigilia dello spauracchio 48H Chrono come il Pilota Honda più accreditato. Se l’Empty Quarter è, contrariamente alle edizioni passate, quel che David Castera ha promesso, cioè un impegno finalmente fuori dal comune, è il momento dell’attacco. Ci pensa Adrien Van Beveren, il Re delle Sabbie (è uno dei fuoriclasse storici del Touquet), che surclassa tutti, torna alla vittoria e lancia Brabec al comando del Rally. È la svolta, la Squadra ha battuto Ross Branch, autentico eroe Hero che, invece, è rimasto solo dopo i ritiri di Rodrigues, Buhler, Barreda. Il Pilota del Botswana è incredibile, forte, veloce e generoso, e la Hero indiana del Davide Wolfgang Fischer è una moto competitiva, all’altezza della migliore. Ma è uno contro 4. Non basterà mai.

Adesso Tocca a Brabec, la leadersip deve essere certificata. Così l’americano parte in un attacco moderato e costante alla ripresa delle ostilità dopo la giornata di riposo. È sempre “piazzato” e tra i più attivi ad aprire la strada, poi rompe gli indugi nell’insospettabile e insidiosa Al Ula – Al Ula, decima e terz’ultima, ancora lanciato da VBA. Brabec vince Speciale e Tappa, e porta il suo vantaggio su Branch a oltre dieci minuti. È fatta. Ora c’è solo da amministrare. Col senno di poi, un intero Squadrone, Honda, contro un solo Pilota, Branch, è un gioco da ragazzi. Ricky Brabec, Honda, Ross Branch, Hero, +10 minuti, Adrien Van Beveren, Honda, +12 minuti.

Questa è la Dakar del vincitore. Ma altri ce ne sono. Dipende da come la si è presa. A come si è imparato a capirla, a scovarne il senso personale. Per me ci sono altri due vincitori eccezionali: Gioele Meoni e Cesare Zacchetti. Meritano un discorso una riflessione a parte (perché ci ho riflettuto continuamente). Non appena anche loro avranno sedimentato l’impresa, difficilmente così umanamente forte. Ce ne vuole prima che una Dakar vada davvero in archivio!

© Immagini © Immagini Prodrive, Honda Monster, ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, RallyZone, Ford, ItalTrans Media, Astara

Dakar Arabia Saudita 2024 Classifica Generale Finale Assoluta

MOTO

+00:00:0051h30m08s. 1. 009 - R. BRABEC (USA). HONDA | CRF 450 RALLY.

+00:10:5351h41m01s. HERO | 450 RALLY. 046 - R. BRANCH (BWA). 2.

+00:12:2551h42m33s. HONDA | CRF 450 RALLY. 042 - A. VAN BEVEREN (FRA). 3.

+00:38:4852h08m56s. KTM | 450 RALLY FACTORY. 047 - K. BENAVIDES (ARG). 4.

+00:45:2852h15m36s. KTM | 450 RALLY FACTORY. 002 - T. PRICE (AUS). 5.

+00:46:3852h16m46s. HONDA | CRF 450 RALLY. 011 - J. CORNEJO FLORIMO (CHL). 6.

+00:53:3152h23m39s. HUSQVARNA | 450 RALLY FACTORY. 001 - L. BENAVIDES (ARG). 7.

+01:14:3252h44m40s. GASGAS | 450 RALLY FACTORY. 005 - D. SANDERS (AUS). 8.

+01:56:2853h26m36s. KTM | 450 RALLY REPLICA. 142 - S. SVITKO (SVK). 9.

+02:48:4954h18m57s. KTM | 450 RALLY REPLICA. 023 - M. MICHEK (CZE). 10.

+17:22:3268h52m40s. KTM | 450 RALLY REPLICA. 112 - G. MEONI (ITA). 44.

+27:58:0979h28m17s. GAS GAS | 450. 084 - T. INTERNO (ITA). 68.

78. 049 - C. ZACCHETTI (ITA). KOVE | 450 RALLY. 91h58m40s. +40:28:32

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