Max Biaggi a Sepang con la RSV4X. Guest star o qualcosa di più?

Max Biaggi a Sepang con la RSV4X. Guest star o qualcosa di più?
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Il sei volte iridato ha girato per tre giorni con tempi interessanti. Analizziamo le potenziali prospettive
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
7 gennaio 2020

La classe non è acqua, e scusate la banalità. Max Biaggi, ospite dell'importatore malese Aprilia, ha girato per tre giorni sul tracciato di Sepang con la sua RSV4X staccando tempi di tutto rispetto. Anzi, veri e propri temponi, se è vero che il Corsaro - sei volte iridato fra 250GP e Superbike, cinque con Aprilia - nel corso dei 160 giri compiuti ha fermato il cronometro sul 2'05. Aggiungendo, tra l'altro, che non fosse stato per un pneumatico Pirelli di scarso gradimento, avrebbe potuto forse fare meglio.

Come ai tempi in cui correva, Max è evidentemente rimasto un perfezionista (ma della gomma vale la pena di parlare dopo...) e a quasi cinquant'anni è ancora velocissimo. Tanto per darvi un riferimento, Franco Morbidelli durante le qualifiche della 8 ore ha fatto la pole girando poco più di un secondo più veloce.

La gomma, dicevamo, era la Pirelli Diablo Superbike nelle specifiche utilizzate dal team Kawasaki-SRC a Sepang, realizzata quindi per una ciclistica completamente diversa da quella dell'Aprilia RSV4. È quindi perfettamente normale che a un ritmo del genere un pilota della sensibilità di Biaggi trovi incoerenze nel comportamento. Allo stesso tempo, troviamo però sintomatico che sull'Aprilia del Corsaro fosse montata una gomma utilizzata nell'Endurance.

Ci spieghiamo meglio: Max era presente in veste di guest star a una tre giorni organizzata dall'importatore Aprilia malese - una via di mezzo fra l'Aprilia All Stars e i Racers Days. Tre giorni in cui Max ha girato con appassionati e clienti, firmato autografi, insomma: ha vestito i panni del perfetto testimonial.

Fa quindi alzare un sopracciglio l'impiego di una gomma specialistica invece di una Diablo Superbike standard - magari il nuovo "gommone" recentemente entrato nella gamma prodotti - per un'attività che non si configura, almeno sulla carta, come un test mirato. Sarà quello che gli anglofoni chiamano wishful thinking, ma ci piace pensare che dietro una... normale girata in pista (si fa per dire, visto che Max ha completato quasi due GP a giornata) ci sia qualche progetto in prospettiva.

È proprio l'idea della specifica endurance che ci solletica maggiormente la fantasia. Perché il nuovo CEO di Aprilia Racing, Massimo Rivola, è un appassionato prima che un manager, e l'idea di correre nell'Endurance non può non solleticarlo. La disciplina riscuote sempre maggior interesse, e la nascita proprio a Sepang di una nuova gara con titolazione iridata non è che un altro indice della rilevanza di un Mondiale con grandi potenzialità , sia per gli spettatori che per le Case, che vi trovano un banco prova come nessun altro.

Insomma: come lo vedreste un Biaggi assieme ad altri due piloti alla prossima 8 ore di Sepang, e poi magari a Suzuka? È vero, passerebbero molti mesi, d'altra parte, Aprilia avrebbe bisogno di un certo lavoro per allestire la sua Superbike in configurazione Endurance. Insomma, sarà  anche un sogno, ma ci piace sognare e poi, come si suol dire, non costa nulla.

Altra ipotesi ventilata è quella - in caso l'affaire Iannone non si risolvesse entro la fine del mese - di vederlo, sempre a Sepang, in sella alla RS-GP completamente rinnovata per il Mondiale 2020. Ipotesi molto affascinante, ma di scarsa utilità al di là del clamore mediatico (che di questi tempi, comunque, ha il suo peso...): anche se le regole sui test sono recentemente cambiate per consentire l'impiego di piloti sostituti, Biaggi non conosce la RS-GP e difficilmente potrebbe dare un contributo allo sviluppo di una moto così giovane e con così tante incognite in così poco tempo.

Più probabile che, come è stato suggerito già prima della pausa natalizia, il posto di Iannone, in caso, venga preso da Bradley Smith, già collaudatore del test team Aprilia. A noi piace di più l'ipotesi endurance: va bene la fatica e l'impegno, ma se Schwantz, Haga e Kagayama sono saliti sul podio della 8 ore di Suzuka nel 2013, credete che Biaggi farebbe molto peggio?

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