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Ciao a tutti! Con 311.000 spettatori nei tre giorni, il GP di Francia a Le Mans ha stabilito il nuovo record di pubblico per la MotoGP. Per vedere numeri paragonabili bisogna tornare agli anni Sessanta, quando per il Sachsenring, allora in Germania Est, si parlava di 350.000 appassionati; sui 14 km e rotti del tracciato, però, non sui 4.190 metri del piccolo Bugatti.
Le Mans è sempre una festa. Lì c’è la storia, come a Monza e a Indianapolis, ma c’è tanta più passione perché tutti gli anni le moto sono protagoniste con il GP e la 24 Ore. Festa doppia, domenica: Johann Zarco, al secondo successo personale in MotoGP (su 150 gare), ha vendicato uno smacco nazionale: l’ultimo francese a vincere il GP di casa nella massima categoria era stato Pierre Monneret nel lontanissimo 1954. Vinse la 500 con la Gilera e pure la 350 con l’AJS.
Curiosa la storia di quel GP di Francia del 30 maggio 1954 a Reims. Allora ero in prima elementare e seguivo poco, ma leggo oggi che tutta la stagione sportiva fu scossa dalle polemiche tra la FIM e le case motociclistiche che minacciarono di ritirarsi: troppe gare in calendario, ben nove! Partecipare al mondiale costava troppo, così inglesi e tedeschi chiesero di abolire il titolo piloti e assegnare soltanto il campionato costruttori, per compensare…
Ahi ahi, per tutta risposta la FIM decise di non assegnare il titolo costruttori per la stagione ’54 ribaltando il tavolo. Quel titolo sarebbe stato reintrodotto l'anno successivo, ma intanto una buona parte delle case ufficiali disertarono il GP di Francia, scattarono sanzioni e a fine stagione si ritirarono sia la NSU sia la Adler.
Oggi abbiamo ventidue gare in calendario, ma tutto è cambiato. Il gioco vale la candela per molte case e per i team privati come LCR di Lucio Cecchinello, che con Zarco può festeggiare una vittoria così clamorosa. E il pubblico apprezza: 311.000 appassionati a Le Mans! Sono tanti, tantissimi, benché lo spettacolo non sia proprio a buon mercato e il biglietto prato per tre giorni costi 130 euro, meno del Mugello ma circa il doppio dei GP in Spagna, per dire.
Qual è il segreto di Le Mans? La storia e la tradizione recitano un ruolo importante, come abbiamo detto, ma c’è di più. Vado lassù dai primi anni Settanta e ogni volta mi sorprendo, gli organizzatori francesi sono capaci di mettere insieme una infinità di attrattive per il loro pubblico. C’è una sorta di luna park per i motociclisti, mostre di moto, il celebre museo della 24 ore, la vendita di abbigliamento e accessori, tanti posti dove mangiare e bere. E lo show di ogni sera sul rettilineo di arrivo: moto, salti, numeri di ogni tipo. II sabato sera, dalle 18 alle 21, vi partecipano a turno anche i piloti.