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Fino alle qualifiche è sembrato un po’ in difficoltà, poi nella Sprint ha fatto il suo e in gara ha fatto la differenza, prima di tutto nella scelta tattica. Ma anche in pista ha fatto paura, guidando sul bagnato con una sicurezza e una velocità impressionanti. Cuore e testa.
La gara è andata male, ma è stato esaltante in tutto il resto: una pole strepitosa con il nuovo primato assoluto di Le Mans; una sprint dove non avrebbe potuto fare di più; una generosità la domenica per provare a centrare un risultato impossibile. E’ caduto, ma ci stava. Fa la differenza.
In qualifica viene sorpreso da Quartararo, ma per il resto è impeccabile: nella sprint dimostra di essere nettamente il più veloce di tutti, sul bagnato corre solo pensando ad arrivare al traguardo. E lo fa alla grande. Come dicono in tanti: è solo lui l’avversario di se stesso.
Per certi versi è stato il miglior pilota del fine settimana: quarto in qualifica; primo podio in una sprint; terzo in gara in condizioni difficilissime. E’ un debuttante, a solo 20 anni, ma è fortissimo, uno su cui puntare per il futuro. E la Ducati l’ha fatto. Scuola Boscoscuro.
Il momento è difficilissimo e, come spesso accade in queste situazioni, se c’è qualcosa che può andare male, va ancora peggio… Come se ne esce? Con l’aiuto della squadra e di tutto il box Ducati. Che però non si vede così tanto, a dir la verità. Un uomo solo, non al comando.
Il miglior fine settimana della stagione, peccato per la caduta all’ultimo giro nello sprint. Ma si sono visti sprazzi del campione. Sulla strada giusta?
Bello da vedere anche sul bagnato, dove in passato aveva sempre faticato. In questo momento, è lui il punto di riferimento di KTM. Inaspettatamente solido.
Accorcia, allunga, cambia angolo: le sta provando tutte per trovare fiducia nella GP25. I risultati, per il momento, non sono esaltanti.
D’accordo, è stato favorito da mille situazioni, però è stato bravissimo in condizioni complicate. E’ lui il primo pilota Aprilia al traguardo: complimenti.
Può fare di più.
Provoca - involontariamente, ovviamente - l’incidente al via. Ma, sopratutto, è sempre lontano dagli altri piloti KTM, soprattutto in qualifica. E’ dura.
Per una volta che è riuscito a essere efficace in qualifica, sbaglia in gara. Purtroppo, non riesce a mettere insieme un fine settimana positivo da venerdì a domenica. Non mollare.
E’ stato un GP sempre all’inseguimento fin da venerdì mattina. Peggiore gara dell’anno.
Sbagliare in quelle condizioni ci può stare. Episodio a parte, però, ha dimostrato di essere veloce anche a Le Mans.
Che peccato la scivolata: stava guidando forte e aveva fatto la tattica giusta. I segnali, comunque, sono stati positivi.
Un risultato totalmente insperato e superiore al potenziale della moto, ma i progressi si sono visti anche sull’asciutto.
Non dimentichiamo che sull’asciutto ha monopolizzato il podio della Sprint. Anche qui una spanna sopra.
Questa volta è andata forte con più piloti, non solo con uno.
La differenza la fa soprattutto Quartararo, ma i numeri certificano il passo in avanti rispetto al 2024.
Purtroppo, ancora una volta, non si è visto il vero potenziale. Continuo a pensare che la moto sia competitiva, ma i risultati non arrivano.