Dal MIT una moto elettrica a idrogeno; la base era una Ducati 900 SS del 1999

Dal MIT una moto elettrica a idrogeno; la base era una Ducati 900 SS del 1999
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Il progetto è in sviluppo ed è un banco di prova per le tecnologie alternative nella mobilità
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
23 gennaio 2024

L'idrogeno sembra una delle più valide alternative ai combustibili fossili quando si parla di trasporto, potendo essere utilizzato o come carburante direttamente all'interno di un motore endotermico (ed è la strada seguita da Suzuki e Kawasaki, sia singolarmente che come parte del consorzio Hyse) che come combustibile per delle celle che producono elettricità che va poi ad alimentare un motore elettrico.

É questo il caso del prototipo, ma forse sarebbe meglio parlare di veicolo laboratorio, che il MIT Electric Vehicle Team del famoso e autorevole Massachusetts Institute of Technology sta costruendo e sviluppando da qualche tempo e che a ottobre ha inziato a muovere i primi passi dinamici.

Toothless, questo il nome che è stato assegnato alla motocicletta che parte come base da una Ducati 900 SS dell 1999, è progettato come una piattaforma open source che sperimentare ogni possibile soluzione e sviluppo in merito a questa tecologia, mentre peraltro il team mette a disposizone online ogni informazione che permette di scambiare esperienze in merito, una vera piattaforma open source che ha già fatto il proprio debutto al CES di Las Vegas e che a maggio vedremo in Europa, al World Hydrogen Summit olandese.

 

Tutto quello che abbiamo visto al Japan Mobility Show

Il capo del progetto è Aditya Mehrotra, uno studente laureato che lavora con il professore di ingegneria meccanica Alex Slocum, che parte dalla ragionevole convinzione che le celle a combustibile a idrogeno posso azzerare i tempi di attesa per la ricarica delle batterie dei veicoli elettrici e avere un impatto ecologico minore a quello di altre soluzioni, specie se l'idrogeno utilizzato per la ricarica delle celle proviene da fonti rinnovabili.

Uno degli scogli più rilevanti è stato quello di trovare celle a combustibile a idrogeno di dimensioni e potenza adeguate: attualmente vengono usate quelle della sudcoerana Doosan, ma è anche vero che Honda ha presentato al Japan Mobility Show la sua nuova generazione di fuel cell ad idrogeno sviluppate con GM (anche se per adesso sembrano premature le applicazioni in ambito moto) e in passato ricordiamo che Suzuki ha sviluppato (fin dal 2009!) Burgman elettrici alimentati da celle a combustibile a idrogeno o prototipi, come il Crosscage, che sfruttano la stessa tecnologia.

Insomma, innanzitutto appare veramente un segno dei tempi che la piattaforma di partenza di questo prototipo sia una Ducati 900 SS svuotata del suo motore bicilindrico a L, che ha però donato la il carter per alloggiare il motore elettrico, ma è anche vero che l'adozione dell'idrogeno potrebbe veramente essere un'alternativa praticabile alla mobilità puramente elettrica e alle batterie agli ioni di litio i cui talloni di Achille restano tempi di ricarica e autonomia (specie in condizioni critiche) e infrastrutture di distribuzione; quest'ultimo punto in verità ampiamente condiviso con l'idrogeno.

Carburanti alternativi, e-fuel, idrogeno ed energie rinnovabili [DOSSIER]

“Speriamo di utilizzare questo progetto come un’opportunità per avviare conversazioni su sistemi ‘piccoli idrogeno’ che potrebbero aumentare la domanda, il che potrebbe portare allo sviluppo di più infrastrutture”, afferma Mehrotra. “Speriamo che il progetto possa aiutare a trovare applicazioni nuove e creative per l’idrogeno”.

Fonte e foto: MIT