MotoGP. Aoki: "Pecco Bagnaia ha sofferto Marc Marquez, ma anche due novità della Ducati 2025"

MotoGP. Aoki: "Pecco Bagnaia ha sofferto Marc Marquez, ma anche due novità della Ducati 2025"
Nel suo apprezzato Jomo Grand Prix Newspaper, l'ex pilota Nobuatsu Aoki analizza le difficoltà di Bagnaia nella stagione. Marc Marquez è un compagno difficile per tutti, ma Pecco ha patito anche due novità sulla moto: freno motore e holeshot
22 dicembre 2025

Anche Aoki pensa che condividere il box con un compagno di squadra come Marc Marquez possa essere insopportabile. Nobuatsu porta come esempio il caso di Dani Pedrosa, che quando affiancò il 93 con la Honda in HRC incontrò molti problemi. “Perché Marc - scrive Aoki - guida qualsiasi moto come se fosse perfetta, non presta attenzione ai dettagli: e per i piloti sensibili come Pedrosa e Bagnaia, che ai dettagli prestano attenzione, diventa veramente difficile”.

Ma il giapponese, che non è l’ultimo arrivato (terzo all’esordio in 500 nel ’97, quindi pilota e poi nel team sviluppo per Suzuki e Proton), dà anche molta importanza e spazio al fattore tecnico. Sulla Ducati 2025, analizza Aoki, Bagnaia ha sofferto per due fattori: il comportamento dell’abbassatore dell’assetto e quello del freno motore. Come del resto sosteneva il nostro ing. Bernardelle fin dalle prime gare dell’anno.

“La Desmosedici - scrive Aoki - ha un regolatore idraulico per il dispositivo di regolazione dell'altezza della moto rispetto al suolo, dispositivo che sembra sia stato evoluto ogni anno. Nel 2025, nel cupolino è stato installato un nuovo meccanismo, apparentemente destinato a controllare la velocità della variazione dell'altezza. Rispetto ai primi modelli, che erano bruschi nel ridurre l'altezza da terra e nel ritorno alla posizione originale, abbiamo osservato che la regolazione è diventata più graduale. Ebbene, l’holeshot più recente e lo stile di guida di Bagnaia erano in pessimo accordo: Bagnaia voleva far scivolare lateralmente il retrotreno della moto il più possibile, per creare una leggera deriva e girare più stretto, ma il dispositivo di assetto impediva a Bagnaia di raggiungere l'angolo di deriva desiderato. Questo problema ha continuato a tormentare Bagnaia fino alla fine della stagione.

E in più c'era anche un freno motore instabile, aggiunge Aoki: un problema fatale per Bagnaia, che fa affidamento sul freno motore. “Probabilmente era dovuto alla carenza di attrito interno: un problema grave, che la squadra ha cercato di risolvere utilizzando specifiche chiamate "modello 24.8" o "modello 24.3" a seconda delle occasioni e delle gare, una cosa a metà tra ‘24 e ‘25 insomma, ma senza riuscire a trovare una vera soluzione”.

Il parere di un esperto come Nobuatsu Aoki, lontano dagli schieramenti che ci affliggono da qualche tempo e non portano da nessuna parte, sembra parecchio interessante

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