FIM 6Days® Bergamo 2025. Day 3. Italia Trofeo e Italia Junior: vantaggio cresce [GALLERY&VIDEO]

La terza è la giornata della conferma. Dopo un primo giorno “turbato” dalla pioggia e un secondo di assestamento, le formazioni della Maglia Azzurra assumono il comando delle operazioni con una certa autorità. Individualmente è duello infinito Garcia-Verona (ma l’italiano si avvicina)
26 agosto 2025
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Bergamo, 26 Agosto. Il sindaco Riccardo Cagnoni, fascia tricolore delle grandi occasioni, timbra le tabelle di marcia ai concorrenti della 99ma FIM 6Dayas Italy al controllo orario. È un evento, certamente, e un simbolo. Ma quale? Ce lo avete chiesto dopo che abbiamo accennato al fatto, ieri. Intanto c’è un significato importantissimo, ed è quello che dirime definitivamente la questione dei buoni rapporti tra le pubbliche amministrazioni delle Valli e l’Enduro, o la Regolarità, prima. Poi, eccovi la Storia, emersa dai ricordo. Il controllo è a Vertova, tra Albino e Ponte Nossa, e stringendo su Google Maps è posto in un luogo preciso e non casuale, il Bar Enea.

È qui che, agli inizi degli anni ‘50, nasce il Moto Club Vertova. Lo fonda, insieme a un gruppo di amici, Luigi Gualdi, il papà di Franco attuale coordinatore dell’Enduro per la FMI. Attorno al piccolo Paese esplode la passione per l’Enduro e l’attività del sodalizio si fa sempre più importante, fino a culminare con la singolarità della storia. Il mito assoluto del Paese è Alessandro “Franco” Gritti, che diventa Pilota Fiamme Gialle e il timone delle Squadre italiane alla 6 Giorni. Pensate. In quei primissimi anni settanta la formazione del Trofeo comprendeva Gritti e gli amici Paganessi, Signorelli, Rottigni e Gualdi (Bernardino, il fratello di Franco). 5 Piloti di Vertova e un solo “straniero”, Augusto Taiocchi, nato tuttavia a qualche chilometro da lì, Ponte Ranica.

E veniamo ai nostri giorni per registrare il terzo giorno della 6Days Italia. Metà Gara in archivio. Bene. Verona, Lesiardo, Bernardini e Morettini bis. La Squadra in Maglia Azzurra raddoppia e allunga, compattandosi ulteriormente e imponendo un altro, discreto carico alla partita che vede al tavolo delle Valli Bergamasche anche Francia, Svezia, Spagna, nell’ordine a metà viaggio. Morettini si fa sotto e si avvicina alla top ten, Verona, Bernardini e Lesiardo comfermano l’”abitudine” al secondo, quarto e quinto posto. Terzo oggi, dopo l’exploit dell’australiano Bacon il scondo giorno, è Mikael Persson, svedese forte ma discontinuo.

La situazione si va chiarendo. L’Italia allunga e porta il proprio vantaggio sui francesi da 1 minuto e tre quarti a oltre 4 minuti. Vuol dire tutto e vuol dire niente (le solite dita incrociate) ma esprime chiaramente il valore globale della formazione azzurra. Piuttosto, è ora la Svezia che si avvicina ai francesi, e gli spagnoli hanno portato a segno una giornata esemplare scavalcando sia gli americani che gli australiani. Tre gli italiani nei dieci, due francesi Le Quere e Roussaly (Joyon è Junior), due svedesi, uno spagnolo, primo, e un americano, Dante Oliveira, decimo.

La partita del secolo tra Josep Garcia e Andrea verona non è certo chiusa. Lo spagnolo ha vinto anche il terzo giorno imponendosi in 4 delle 6 Speciali, ma l’italiano va prendendo le misure dell’avversario. Dopo aver vinto Scalvina e Piario, infatti, Verona è passato al comando del duello, 3 secondi di vantaggio. Era la fine del primo dei due giri del tracciato delle 3 Valli. Garcia si è rifatto aggiudicandosi tutto nel secondo giro e chiude la giornata con jn margine di meno di 8 secondi. Vedere per credere, è davvero la sfida del secolo, perché aggiunge la motivazione “ambientalealla storia di un duello quasi infinito.

Ed è proprio Leo Joyon che batte Kevin Crisrtino nella sfida individuale in seno al Trofeo Junior, terzo l’australiano Riordan. Elgari è quarto e Verzeroli fuori dai dieci. L’Italia incrementa il proprio vantaggio sull’Australia, Bacon, McMahon, Riordan, ma il colpo del giorno è quello della Francia, Joyon, Dagna, Giraudon, che avvicinano drasticamente gli australiani, ora a poco più di 15 secondi davanti a loro. La compattezza e la “mobilità” della classifica del Trofeo Junior mostra chiaramente che anche tra i “cadetti” la posta in gioco ha portato il confronto su un livello decisamente superiore. Si confermano al quarto posto le ragazze, Nocera, Traini, Volpi, dietro a USA, Francia e Australia nel Trofeo Women.

Nulla di nuovo (e meno male) anche dalla foresta intricata della Sei Giorni dei Club. È ancora una giornata perfetta di Matteo Pavoni, che questa volta mette dietro l’americano Thorn Devlin e Rudy Moroni. Davide Mei è 5°, alle spalle di Luca Colorio e davanti a una leggenda della 6 Giorni, Thomas Oldrati. Colorio, Mei e Corsi mettono a segno un’altra giornata più per i colori del MC Italia A, un’altra manciata di secondi di margine al Team Rabaconda USA, BBM Racing Time terzi e non lontani dagli americani.

Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI: “Le Speciali oggi erano completamente nuove rispetto ai primi due giorni e il percorso era tracciato come le Classiche francesi, quindi con Prove percorse una sola volta anziché due, eccezion fatta per il primo cross test. Nel Trofeo abbiamo guadagnato raggiungendo i quattro minuti di vantaggio, un margine che in una gara come questa è più che positivo ma va amministrato accuratamente. La sfida per l’assoluta tra Andrea Verona e Josep Garcia è davvero entusiasmante anche se è un confronto in cui Andrea deve essere più calcolatore rispetto allo spagnolo in quanto un suo errore danneggerebbe un’Italia che si trova al comando ed è molto competitiva. Nello Junior i nostri ragazzi sono stati molto veloci dopo un avvio difficile. Le donne sono state brave: stanno guidando bene e fronteggiano ottimamente alcuni problemi fisici. Sono molto soddisfatto anche dei ragazzi dei Moto Club. L’Italia A è in prima posizione mentre l’Italia B sta facendo esperienza fornendo riscontri cronometrici di rilievo.

Quarto e quinto giorno, si cambia ancora scenario e si passa al giro della Val Seriana. Sette Prove Speciali, i 6 Cross Test di Albino, Scalcina, Cavalli, Bossico, Plarina e ancora Albino, una sontuosa “linea”, l’Enduro test di Val di Tede, e 5 Controlli, tra cui l’esagerato del Monte Pora. Come dice Nicoli, ogni giorno vale il prezzo dell’intero… abbonamento (e pensare che alla 6Days si paga solo il biglietto di ingresso alla prova finale di Motocross, in questo caso al Circuito di Covo!).

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