FIM 6Days® Bergamo 2025. Day 2. L’Italia passa al comando. Fronte compatto con gli Junior [GALLERY&VIDEO]

L’Italia scatena il suo inferno, vince la seconda giornata e passa in testa alla 6 Giorni di Casa. Duello entusiasmante tra Josep Garcia e Andrea Verona, lo spagnolo vince tutte le Speciali del giorno ma l’Italiano lo tallona da vicino. E l’Italia Womens fa un passo avanti
25 agosto 2025
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Bergamo, 25 Agosto. Beh, una bella giornata. Stupenda, dai. Il secondo giorno della 99ma Sei Giorni di Enduro premia Bergamo con il ritorno del sole e gli appassionati con una significativa, vorremmo dire eloquente, doppietta. L’Italia del Trofeo è al comando e così è l’Italia Junior. Bisogna diffidare degli entusiasmi precoci, ma non sarebbe giusto non riconoscere il gran lavoro svolto dagli uomini e dai… ragazzi di Cristian Rossi. Pur con le dita incrociate (alla 6 Giorni è ufficialmente consentito), guardiamo in faccia la bellissima realtà dei fatti.

L’Italia del Trofeo, Verona, Lesiardo, Bernardini e Morettini, ha vinto la giornata di gara, imponendo un ritmo inarrivabile, ed è salita al 1° posto. E qui parliamo non solo della gara perfetta e contagiosa di Andrea Verona, ma dell’ascesa di un nuovo duello interno, quello tra Samuele Bernardini e Morgan Lesiardo, che è stato il leitmotiv del giorno e dell’avanzata italiana, grazie al quale la formazione in Maglia Azzurra ha scavalcato i francesi e si è installata al comando della classifica generale.

Il primo giorno era cresciuto a dismisura Bernardini, Honda, che aveva chiuso al quarto posto dell’assoluta e vinto la prima Speciale dell’edizione 99. il secondo giorno, confermato il toscano, è salito sul palcoscenico anche Lesiardo, che ha conteso fino all’ultimo quel quarto posto a Bernardini. La risultante è una pressione irresistibile imposta dagli italiani ai francesi, tre dei nostri nei primi cinque, che si sono disuniti e hanno… accostato consentendo il sorpasso dell’autotreno azzurro Verona & Co.

Secondo, quarto e quinto. Verona, Bernardini e Lesiardo, Morettini continua ad essere fuori dai 10. Verona ha ottenuto 4 secondi posti con un rallentamento da brividi nell’ultima del giorno, Bernardini un secondo. Stiamo parlando in termini di individuale assoluta, quasi un pretesto davanti ad un exploit davanti al quale bisogna fermarsi un attimo e togliersi il cappello. Eh sì, Josep Garcia, Suria, Catalogna, 28 anni, ha vinto tutte le Speciali del giorno, sei su sei, andando in testa alla prima e rimanendoci fino all’ultima. Chissà come vive la famiglia Farioli (eccoli qui nel video) questa ennesima prova di forze dei suoi due fuoriclasse.

L’Italia del Trofeo Junior, Cristino, Elgari, Verzeroli, mantiene il comando della generale e la Francia anche in questo caso scende di un gradino nella scala impietosa della generale. Protagonista della giornata è l’Australia, Bacon, McMahon, Riordan, che scavalca i francesi e si porta a poco più di mezzo minuto dagli italiani. Protagonista tra i protagonisti è Kyron Bacon, prestazione di strabiliante valore, terzo assoluto alle spalle di Garcia e Verona. Nondimeno Cristino è ancora nei dieci dell’Assoluta individuale, mentre Verzeroli e Elgari pagano peccati per fortuna veniali. Poco male, in entrambi i casi, Teofeo e Junior, l’unità delle Squadre non è messa in discussione, così come la loro forza d’urto.

Women. Si parla inglese. Nell’ordine l’americana Richards, l’australiana McDonald, l’americana Steede, l’australiana Gardiner… e così via. Anche in questo caso francesi all’iniseguimento delle americane, ma con una situazione piuttosto chiara. La Squadra stelle e strisce, Richards, Guttish, Steede, ha un vantaggio di quasi 17 minuti sulle transalpine. A meno di veri colpi ndi scena, la strada si direbbe segnata. In questo contesto l’Italia ha fatto un passo avanti. Nocera, Traini e Volpi sono saite al quarto posto e le australiane non sono ancora scappate via. Che facciamo?

Club. Questo è un mondo. Difcicile anche da mappare. C’è un po’ di tutto, ma soprattutto tutto e di più. Per esempio, l’ufficiale Club Italia A è al comando, e questo serve come inciso per quadrare il cerchio della partecipazione azzurra nel suo complessivo. Colorio, Mei e Corsi hanno un discreto vantaggio, 3 minuti e tre quarti, sugli americani del Team Rabaconda. Terzi i “privatoni” del BBM Racing, Oldrati, Moroni, Spandre. Da notare che, nell’assoluta, Matteo Pavoni è primo e Davide Mei secondo.

Club. Ancora. Esplorazione. Curiosità. Team Delta. Ci salta agli occhi per una doppia ragione. Fanno parte della Squadra Matteo Cagnoni, Fabio Fasola, Andrea Ragni. Fasola ha 110 anni, di cui 120 di Enduro, Ragni non lo so, ma immagino. Entrambi corrono con una Sherco del buon Azzalin. Matteo Cagnoni. Qui di nuovo giù il cappello. Matteo ha 15 anni e corre con un “cinquantino”, un VENT 50 2T, l’è na mot che va come 'l vent e da poco ha cambiato proprietà. È un circolo virtuoso italiano di cui sentiamo parlare da un po’ e mi pare che ne sentiremo di nuove… Comunque, la dura realtà è che il giovane Cagnoni, Campione Italiano Minicross e figlio d’arte, d’accordo, ma pur sempre con un cinquantino, le sta suonando alla grande ai suoi senatori partner. Roba che solo nei Club, e solo in una Sei Giorni!

Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI: “La seconda giornata di gara è stata assolutamente positiva. Siamo in testa nel Trofeo e nel Trofeo Junior, inoltre le donne sono quarte e il Moto Club Italia A è al comando nella classifica dedicata ai sodalizi. Le condizioni delle Speciali oggi erano decisamente migliori rispetto a ieri e i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro. Inoltre è stato più semplice seguire la gara e capire come affrontare le varie Prove. Nel Trofeo abbiamo superato la Francia e abbiamo 1’ 47’’ di vantaggio mentre nel Trofeo Junior stiamo andando bene ma l’Australia è molto vicina, non dobbiamo mollare. I piloti sono concentrati, carichi e determinati quindi dobbiamo andare avanti così”.

Domani. Martedì 26. Si cambia scenario e si affronta il giro che sarà teatro della 6 Giorni solo una volta. Si tratta del Tour Tre Valli. Sei prove speciali, Albino, Scalvina, Piario, Plarina, Cavalli, Albino. Roba da baciarsi i gomiti, con un CO da brividi. Tra Albino e Ponte Nossa, quando la carovana scenderà a Vertova, ogni Pilota si fermerà al Bar Enea per farsi timbrare la tabella di marcia dal Sindaco della Cittadina in persona, Riccardo Cagnoni. In un momento magico della Storia, negli anni un po’ indietro, Vertova aveva dato i natali a cinque sesti della gloria della 6 Giorni. 5.000 abitanti oggi, quel giorno Vertova divenne la Capitale planetaria dell’Enduro.

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