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Bergamo, 24 Agosto. Dunque la 100ma 6Days andrà in scena dal 12 al 17 Ottobre in Portogallo, nella zona di Alentejo e il paddock a Grandola. Il tutto a un’oretta da Lisbona. Interessante come apertura? Direi poco. Abbiamo registrato, va bene, ora occupiamoci di cose serie, della FIM 6Days 2025, cioè dell’attualità che chiama a gran voce dalle Valli Bergamasche.
Verifiche tecniche e amministrative, spuntate. Una cerimonia di apertura sontuosa, con la parata per le vie centrali della Bergamo storica, davvero toccante, emozionante. Spuntata. Ora è Gara, è 6 Giorni nel vivo, è il primo giorno. Ha anche piovuto. Non troppo, soprattutto di notte. Terreno sui Cross Test allentato e, per la verità, prove ancora più spettacolari tra le pozze d’acqua. Due vantaggi. Niente polvere, e si sa: gara bagnata, gara fortunata. Ci vuole anche questo. Avanti tutta!
Sempre per stare dalla parte della saggezza popolare con i proverbi. Chi ben comincia… Samuele Bernardini ha vinto la prima Speciale della 99ma 6Days, la prima Palosco, una cavalcata di oltre 6 minuti. Andrea Verona secondo, Josep Garcia terzo. Buon segno? Evidentemente sì. Non solo la tenzone, c’è una faccenda personale. Che si apre con il confronto diretto e ravvicinato, come da previsione, tra i due più forti fuoriclasse della scena dell’enduro ambientata alla 6 Giorni.
Se lo spagnolo insegue il quinto successo personale assoluto consecutivo, l’antagonista italiano ha buoni motivi, e ottime armi, per interrompere la serie portando fieno alla cascina italiana. Buon segno Bernardini, che si è presentato rivendicando un ruolo da protagonista assoluto, di fatto raddoppiando il potenziale di fuoco degli italiani. Super bene! Come prevedibile Garcia e Verona una spanna al di sopra. Forte l’Italia e forte la Francia, meno la Spagna che può contare solo suo suo Asso e, questa volta a sorpresa, non così micidiale come descritta nelle ipotesi della vigilia la sortita inaugurale degli svedesi.
Solo l’inizio beninteso. Dita incrociate, tra l’altro. Tant’è, ora ci cono i numeri che spiegano meglio delle parole. Francia al comando, Espinasse, Le Quere, Blanjoue o Roussaly, Italia seconda, Verona, Lesiardo, Bernardini e Morettini a 30 secondi. Dov’è la differenza? Nell’anima della formula Sei Giorni. I francesi hanno piazzato tutti i loro 4 Piloti del Trofeo nei primi dieci, gli italiani “solo” Verona, Bernardini e Lesiardo nella top ten, Morettini è 23°, più staccato. Per dare un’idea di come funziona l’orchestra, il solista Garcia è primo ma il suo primo compagno di Squadra, Sergio Navarro, è 17° e la Spagna è quarta, dietro alla Svezia, già a oltre 2 minuti. C’è un’altra differenza: gli italiani hanno trovato condizioni di terreno ben peggiori rispetto ai francesi. Capita.
È solo l’inizio. Quasi da ricordarsi di dirlo fino all’ultimo. Anche questa è anima della formula, non è detto che chi è più prudente oggi non venga ripagato domani. E viceversa, chi esagera all’inizio non finisca per essere castigato. Certo, il livello è altissimo. L’Enduro non è secondo a nessuno, è Sport di riferimento. Magari meno conosciuto, ma chi lo conosce capisce e apprezza. È fortunato.
Situazione contraria, speculare, per quanto riguarda il Trofeo Junior. Qui è l’Italia che comanda. Kevin Cristino, Alberto Elgari e Manuel Verzeroli sono primi davanti ai francesi Romain Dagna, Thibault Giraudon e Leo Joyon. Il trascinatore degli Junior Maglia Azzurra è Kevin Cristino, 17° assoluto insieme allo spagnolo di cui si diceva prima. Le Ragazze sono più indietro, comandano le americane, e il Club Italia A è primo. Soprattutto, per tornarci sopra, Kevin Cristino è il vincitore assoluto della giornata degli Junior davanti al compagno di Squadra Manuel Verzeroli. Bisogna riconoscerlo sin dalle prime battute: “Mister” Cristian Rossi ha messo su due Squadre formidabili.
Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI:"È stata una prima giornata abbastanza impegnativa a causa del forte temporale di questa mattina, che ha cambiato notevolmente la situazione delle speciali. Partendo in base alla classifica dello scorso anno, ci siamo trovati molto indietro, per questo nelle Speciali abbiamo trovato delle condizioni abbastanza al limite, ma nonostante questo abbiamo concluso una prima giornata di gara davvero superlativa, in tutte le categorie. Però siamo solo all’inizio. I ragazzi continueranno a dare il massimo, mentre noi proseguiremo nel supportarli tenendo le dita incrociate”.
Domani. Lunedì 25, secondo di sei giorni della… Sei Giorni. Ancora il doppio giro delle Valli Cavallina e Calepio, gli stessi 4 Cross Test e le stesse due “linee”, o Enduro test. Si sentiva lamentarsi dell’asfalto. Alla viglia. Oggi nessuno se n’è ricordato. Si vede che prima non c’era altro da vedere, e oggi si è visto il di più che questa Terra dell’Enduro può offrire. O forse gli agitati hanno ascoltato le parole di Arnaldo Nicoli nella video intervista.
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