KTM pigliatutto

KTM pigliatutto
Massimo Zanzani
Il mondiale cross apre i battenti con i colori arancio che monopolizzano le tre categorie vincendo tutte e sei manche disputate tra i salti e le curve del circuito di Sevlievo | M. Zanzani
4 aprile 2010


Durante la presentazione della squadra 2010 Pit Beirer, direttore sportivo della della Casa di Mattighofen, parlando degli obiettivi aveva detto senza mezzi termini che puntava a vincere tutte e tre le classi, Coppa del Mondo femminile compresa. Senz'altro la prima prova iridata non è sufficiente per dare la conferma definitiva che l'ex pilota teutonico non ha sbagliato le previsioni, ma il GP di Bulgaria è stato sufficiente per fa capire che il potenziale c'è tutto.

Ad iniziare dalla MX1, che ha sottolineato come anche quest'anno i più veloci e smaliziati sembrano proprio essere Max Nagl e Antonio Cairoli. In Gara 1 il tedesco è stato imprendibile proprio come aveva fatto in qualifica, ma nella successiva un pò l'affondo di Toni e un pò uno strano rumore meccanico lo hanno fatto accontentare del posto d'onore che gli è comunque valso la vittoria del primo GP della stagione.

Da parte sua Cairoli con l'affermazione della seconda manche si è tolto di dosso quel peso psicologico che aveva accusato fino a quel momento, dovuto all'incertezza se effettivamente la sua 350 prototipo sarebbe stata in grado di competere con le 450 ufficiali. Sia sabato che nella prima manche, nella quale è terminato quinto dopo una partenza in nona posizione, era infatti rimasto ancora piuttosto abbottonato rispetto al Toni a cui siamo abituati. Ma una volta partita la frazione conclusiva ha prima preso le misure su Davide Philippaerts, che ha scavalcato al terzo giro, e poi al battistrada teutonico che superato nel corso del nono passaggio prima di lasciarsi andare alla sua bella guida grintosa e redditizia.

Roczen
Roczen

Cairoli ha quindi rotto il ghiaccio già nella prima gara, così come ha fatto il toscano ufficiale Yamaha Monster Energy che pare proprio abbia ritrovato quella carica psicologica che due anni fa gli permise di spuntarla sugli avversari. Soddisfatto della sua nuova Yamaha e delle sospensioni Öhlins adottate quest'anno, David ha sigillato la prima manche al posto d'onore ed ha tagliato il traguardo settimo in quella successiva a causa di una scivolata ed una incomprensione coi segnalatori che gli ha fatto perdere una posizione sul traguardo. Philippaerts ha comunque dimostrato che c'è, così come lo conferma il suo terzo posto in campionato alle spalle di Tonino.

Buono anche il debutto nella classe regina di Davide Guarneri, terminato decimo assoluto nonostante i problemi di tenuta fisica, e quello di Manuel Monni, 13° malgrado anche lui abbia faticato alla distanza.

Pensavamo di vedere più incisivo Clement Desalle, ed invece l'ufficiale Suzuki al terzo posto dell'apertura ha sommato un quinto posto non del tutto soddisfacente considerato che davanti, oltre a Nagl e Cairoli, gli sono terminati davanti il compagno di scuderia Steve Ramon e Sebastien Pourcel. Nei top ten anche Joshua Coppins, protagonista di due belle partenze e due manche piuttosto consistenti. Sfortunato invece Manuel Priem, caduto forte nella serie di salti consecutivi procurandosi una forte contusione ad una vertebra e al polmone.

La MX2 ha fatto godere della splendida guida di Marvin Musquin
, velocissimo e bellissimo da vedere. E, in poche parole, imprendibile. Il campione in carica è stato in testa in tutti e 39 i giri disputati, e ben poco ha potuto lo stesso Ken Roczen che il giorno prima aveva avuto la sfacciataggine di soffiargli la vittoria delle qualifiche e che nelle due manche si è dovuto accontentare del posto d'onore.

Non è stata una sorpresa quella del francese, perlomeno non quanta quella del neo compagno di scuderia olandese Jeffrey Herlings che ha mantenuto quanto fatto vedere alla vigilia classificandosi quarto assoluto dietro a Steve Frossard.

Miglior piazzamento azzurro è stato quello di Alex Lupino, che ha portato a casa un discreto 15° posto; a punti anche Rudy Moroni, 19° assoluto.

Senza storia anche la classe femminile, grazie a Stephanie Laier che ha fatto il vuoto in entrambe le manche. Conferma anche per Chiara Fontanesi, seconda davanti alla tedesca Maria Franke e alla bella ma sottotono Livia Lancelot. 16ª invece Francesca Nocera.

Le classifiche

MX1
Assoluta
1. Maximilian Nagl (GER, KTM), 47 punti;
2. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 41 p.;
3. Clement Desalle (BEL, Suzuki), 36 p.;
4. David Philippaerts (ITA, Yamaha), 36 p.;
5. Steve Ramon (BEL, Suzuki), 34 p.;
6. Ken de Dycker (BEL, Yamaha), 31 p.;
7. Jonathan Barragan (ESP, Kawasaki), 30 p.;
8. Xavier Boog (FRA, Kawasaki), 25 p.;
9. Joshua Coppins (NZL, Aprilia), 23 p.;
10. Davide Guarneri (ITA, Honda), 20 p.;
11. Sebastien Pourcel (FRA, Kawasaki), 18 p.;
12. Gareth Swanepoel (RSA, Honda), 18 p.;
13. Manuel Monni (ITA, Yamaha), 15 p.;
14. Tanel Leok (EST, Honda), 13 p.;
15. Anthony Boissiere (FRA, TM), 10 p.;
16. Marc de Reuver (NED, Suzuki), 7 p.;
17. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), 6 p.;
18. Jimmy Albertson (USA, Honda), 6 p.;
19. Kevin Strijbos (BEL, Suzuki), 6 p.;
20. Gregory Aranda (FRA, Kawasaki), 5 p.;

MX2
Assoluta
1. Marvin Musquin (FRA, KTM), 50 punti;
2. Ken Roczen (GER, Suzuki), 44 p.;
3. Steven Frossard (FRA, Kawasaki), 38 p.;
4. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 35 p.;
5. Arnaud Tonus (SUI, Suzuki), 34 p.;
6. Jeremy van Horebeek (BEL, Kawasaki), 31 p.;
7. Zach Osborne (USA, Yamaha), 27 p.;
8. Shaun Simpson (GBR, KTM), 26 p.;
9. Jake Nicholls (GBR, KTM), 24 p.;
10. Harri Kullas (FIN, Yamaha), 19 p.;
11. Christophe Charlier (FRA, Yamaha), 18 p.;
12. Nick Triest (BEL, KTM), 18 p.;
13. Joel Roelants (BEL, KTM), 12 p.;
15. Dennis Verbruggen (BEL, KTM), 11 p.;
16. Nikolaj Larsen (DEN, Honda), 10 p.;
17. Mel Pocock (GBR, Yamaha), 9 p.;
18. Nicolas Aubin (FRA, Kawasaki), 8 p.;
19. Rudi Moroni (ITA, Yamaha), 5 p.;
20. Petr Smitka (CZE, KTM), 4 p.
 

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