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Rice-Eccles Stadium, Salt Lake City - Come si dice in queste occasioni: è stato un lungo viaggio. Da Anaheim 1 a SLC, 17 gare, tre titoli assegnati, milioni di stream sul portale ufficiale ma c’è una cosa, per fortuna, che non potrà mai essere associata ed espressa da un numero: lo spettacolo.
E che spettacolo! Una stagione che ci ha tenuti attaccati allo schermo fino alla fine anche senza, forse, i favoritissimi, o comunque con due grandi piloti come Tomac e Lawrence fuori dai giochi.
Qui oggi, però, noi di Moto.it diamo i voti e attraverso le nostre “spietate” pagelle vi facciamo anche un recap della stagione 2025 dell’AMA Monster Energy Supercross.
Ci fermiamo al dieci senza la lode solo perché negli ultimi due round ha proprio tirato i remi in barca giocoforza anche il piccolo tesoretto di punti che si era creato da difendere ad ogni costo.
Sul podio di Salt Lake City si emoziona e gli scende pure qualche lacrima e se ne esce con la più classica delle citazioni “Never give up on yourself” che tradotto sarebbe “non mollate mai” e fin qui nulla di strano sennonché poi aggiunge e riconosce di non avere il talento di Jett, la velocità pura di Tomac e la forma fisica di Sexton. Insomma un bagno di umiltà tremendamente assurdo se si pensa che è lui il campione 2025. E’ vero, non avrà le qualita sopracitate degli altri ma Webb ha una dote che è quella della lettura della gara che nemmeno Carmichael ha mai avuto e poi soprattutto la testa. Quello è il suo punto forte, forza mentale impareggiabile.
2019, 2021 e 2025. Sono tre titoli Supercross. Reed, Tomac e Stewart? Solo due.
Ad A1 dagli spalti dell’Angel Stadium ve lo dissi che anche senza nomi importanti fuori dai giochi a sorridere a Salt Lake sarebbe stato Cooper Webb.
Cooper è l’esempio che con la testa giusta e la forza di volontà si può ottenere qualsiasi cosa.
Dare un voto a Sexton è difficile, davvero difficile. E quindi questo 7 e mezzo è frutto di una media ben ponderata tra talento, velocità e capacità di vincere, da 10 e lode, e la capacità di… ci siamo capiti. In modo gentile potremmo dire “buttare via una gara” che sarebbe comunque da 10 con lode (per quanto sia talentuoso anche in questo) ma purtroppo sprecare delle occasioni vincenti non è una cosa positiva e quindi ci fermiamo a 5 (e siamo stati gentilissimi).
Insomma, forse sarà un po’ azzardato da dire ma questo campionato lo ha perso lui. Vi ricordate Arlington? Triple Crown. Sexton che nonostante la vittoria in mano cade a due curve dalla fine cercando un sorpasso su Webb praticamente impossibile? Chase è passato dall’ essere primo, e portarsi a casa 25 punti, a chiudere terzo. Cinque punti di differenza pesantissimi anche perché… in campionato è arrivato secondo per 2 punti.
Chase: di nuovo dallo psicologo?
Ottiene il rinnovo del contratto a Denver dove protegge le spalle al compagno di squadra Webb. Abbonato costantemente al quarto posto, vede il podio negli ultimi round e fa della costanza il suo punto di forza. Finalmente una stagione convincente da parte del giovane pilota della Yamaha. Terzo a fine campionato… chi se lo sarebbe mai aspettato? Forse nemmeno lui stesso. E sai che bonus, leggasi dollaroni $$$, per questo risultato finale.
Justin hai di che festeggiare.
Trionfa a Tampa e non solo vince la sua prima finale in 450 ma lo fa davanti al pubblico di casa. Di fronte ai due talentuosi fratelli Lawrence lo avreste mai detto che sarebbero stati gli Stewart i primi fratelli a vantare almeno un successo a testa nel supercross 450? Dai, siate onesti. No. Eppure Malcolm convince a suon di piazzamenti ai vertici della classifica ed è pure in scadenza di contratto. Lui sarà una pedina importante nel mercato piloti.
Malcolm fatti de$iderare.
8 che se lo ruoti di 90 gradi diventa anche il simbolo dell’infinito proprio come lui. Infinito. In sella alla gialla Suzuki si toglie anche la soddisfazione di vincere Daytona – Daytona che sta all’SX come Monaco sta alla F1 – consistente, come ci si aspettava nella prima metà della stagione, poi l’ennesimo infortunio. 2026 Ducati? Forse sì, ma ci sono davvero troppe cose potrebbero far fatica ad andare al loro posto, almeno secondo noi, ed è per questo che rilanciamo, un po’ controcorrente, un Ken di nuovo in giallo per il 2026.
Ken come il sole al polo nord d’estate: non tramonta mai.
Senza voto o meglio rimandato a fine Maggio (quando inizia il Pro Motocross).
Da 10 la rimonta di A1, da 10 e lode la vittoria di San Diego. Chi ha mai passato Jett Lawrence in gara per poi vincere? Se fate fatica a trovare una risposta tranquilli è perché non ci è riuscitto nessuno a parte Tomac… ah e un giovane pilota sloveno. Tim Gajser. Mai sentito parlare di lui? Ma questa è un'altra storia.
Dopo però un inizio di campionato spaziale arriva lo stop che mette anche fine alle speranze di vittoria. Vedremo cosa combinerà quest’estate dato che sarà animato da una voglia di riscatto incontenibile. L’anno prossimo? Qualcuno parla di KTM. Chissà.
Provaci ancora Eli.
Se ti presenti alla conferenza dell’Angel Stadium dicendo di voler fare la perfect season nel Supercross (cosa mai riuscita a nessuno) e poi non solo vinci “solo” – a questo punto – alla terza gara (dopo che a San Diego Toamc ti ha circumnavigato) ma ti infortuni bè 4 è il massimo a cui puoi aspirare.
Pecca forse di superbia? Comunque comprensibile.
Ora come minimo, dopo questo 4 incassato, dominerà tutta l’estate. Ciò che mi ha colpito è che in soli tre mesi abbia recuperato completamente da un legamento crociato anteriore rotto.
Jett, sei alieno.
Passiamo alla 250. Costa Ovest e costa Est. Due titoli assegnati. Talenti confermati, stelle nascenti, conferme mai arrivate e sempre la solita maledizione Pro Circuit.
O lo ami o lo odi. Nel bene e nel male fa sempre parlare di sé. Il ragazzo ha carattere. Quanto? Tanto da non mandarle a dire durante l’intervista mentre veniva incoronato campione e ricevere dall’AMA una multa. Warning che non gli farà né caldo né freddo dato che ad Anaheim 1 ha passato metà del Venerdì pomeriggio a sgasare e sfrecciare con la sua nuova Audi R8 attorno all’Angel Stadium. Durante lo showdown di Salt Lake parte in testa e scappa. Domina ed è il numero uno della 250. Che il Pro Motocross sia finito ancora prima di iniziare?
Non gli diamo 10 solo perché durante le prime gare non è stato così brillante poi durante la prima pausa della west coast è tornato ad allenarsi con Swanepoel e i risultati si sono visti.
Haiden, te la tiri un po’ troppo ma è così che se fa negli states. Avessimo uno come te al mondiale motocross…
Questa ve la racconto. A1 qualifiche del gruppo B. Cole scende in pista e curva davanti a noi (io e altri due cari amici) ci siamo simultaneamente guardati e abbiamo descritto tale gesto atleitico in maniera molto colorita ma che non posso, per forza di cose, riportare. Talento puro. Durante la sua rookie season si toglie pure lo sfizio di vincere due finali e l’arrabbiatura sul suo volto dopo il contatto di Denver con Deegan e la mancata vittoria fa ben capire quanto ci creda. Peccato per la caduta di Salt Lake perché chissà cosa ci avrebbe potuto fare vedere nel National.
Un debutto così non si vedeva dai tempi di Ryan Villopoto e abbiamo detto tutto. Tomac, Webb, Lawrence, Sexton hanno fatto tutti peggio di lui nel primo anno di supercross.
Cole, non vorremmo mai essere nei panni dei tuoi avversari l’anno prossimo.
Parte alla grandissima, impressiona per velocità e tecnica poi qualcosa cambia. Cosa? Non ne abbiamo idea ma il giovane pilota di Lake Havasu (tra l’altro un campione di JetSki) passa da essere il primo e più accreditato contendente al titolo con Deegan a comprimario senza né sprazzi né guizzi degni di nota.
Julien, animo, che il campionato è lungo.
Dopo il successo di Anaheim 1 chi lo ha più visto? Il giovane giapponese ha dovuto combattere con un infortunio alle dita molto fastidioso e doloroso però, di solito in 20 giorni, massimo 30 un osso si sistema, qua sono passati quattro mesi.
Jo, se ci sei batti un colpo.
Dopo la costa ovest passiamo alla est che si è decisa proprio a Salt Lake City negli ultimi tre giri di gara. Incredibile.
Trentun milioni e quattrocentomila. Sì, come il jackpot del Lotto di oggi. D’altronde a metà main event le probabilità di vittoria del titolo erano drasticamente minori se confrontate con quelle per azzeccare i sei numeri magici.
Il francese è il quarto campione back-to-back transalpino. Prima di lui Pichon, Pourcel e Ferrandis. Per regolamento il prossimo anno dovrà correre in 450 e speriamo non faccia la fine dei suoi predecessori nella classe regina.
Non abbiamo notato magliette speciali realizzate da KTM per l’occasione: nemmeno loro credevano in una vittoria? Questo particolare ci ha fatto in primis sorridere ma poi anche riflettere. Molto molto sobri anche i festeggiamenti sul podio...
Vai Tom, non è l’abito a fare il monaco, sei campione anche senza t-shirt celebrativa.
p.s. abbiamo notato solo in un secondo momento sui social la presenza di ben quattro magliette celebrative.
Quanto manca per il 10? Poco. E per il titolo? Ancora meno. Seth in questo 2025 è stato semplicemente fenomenale. A Salt Lake prima sorpassa Vialle, poi lotta contro l’altro pilota KTM Beaumer che cerca di farlo cadere per favorire il compagno di squadra. Come reagisce il pilota Pro Circuit? Senza indugi risponde a tono e accompagna gentilmente Julien nelle balle di paglia. Tra lui e la tabella numero 1 si frappone solo RJ Hampshire con un block pass dal tempismo terribile.
La maledizione Pro Circuit continua. Chissà quando e chissà chi riuscirà ad annullare quello che a tutti gli effetti sembra un sortilegio.
Seth, per noi tu sei il vero campione.
RJ classe 1996. 29 anni festeggiati a Gennaio e, mentre i suoi coetanei, vedi Webb, festeggiano in 450, o come Cianciarulo si ritirano, lui è ancora a “giocare” in 250. Vince il titolo 2024 per un fortuito volere del caso (i due piloti Kawasaki Pro Circuit cadono tra di loro e si infortunano) e mentre cerca di riconfermarsi nel 2025 abbatte con un block pass completamente sbagliato Seth Hammaker (Kawasaki Pro Circuit). Un sorpasso studiato malissimo dato che cade a terra anche a lui regalando il titolo a Vialle.
Ci stiamo chiedendo se Hampshire venga pagato di più da Husqvarna per vincere o dal qualcun altro per non far vincere un pilota Kawasaki Pro Circuit. Questa circostanza ha davvero dell’incredibile.
RJ, la 450 ti attende ma attento che ci sono gli uomini veri.