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Mentre nei padiglioni di EICMA sfilano le novità 2025, nell'Area MotoLive i motori finalmente ruggiscono per davvero. Il format ormai collaudato delle Charity Race ha regalato anche quest'anno uno spettacolo emozionante, con piloti professionisti e campioni del passato pronti a darsi battaglia su tracciati tecnici e scivolosi, il tutto per beneficenza.
Volete sapere com'è andata? Bene, siete nel posto giusto!
La giornata del venerdì ha visto protagoniste le bicilindiriche adventure, con una entry list da far tremare i polsi. Il format one versus one - un giro secco ad eliminazione diretta - ha esaltato le caratteristiche dei piloti e delle moto in gara, creando sfide serrate fin dagli ottavi di finale.
Tra i protagonisti Matteo Drusiani sulla Yamaha Ténéré 700, particolarmente emozionato per l'occasione: "Non mi sono mai trovato di fronte a così tanta gente. Sono anche un po' emozionato, oltre che per stare di fronte a loro, poter rappresentare una casa come Yamaha, perché quest'anno è il 70° anniversario". Un mix di tensione agonistica e orgoglio per rappresentare marchi storici che ha caratterizzato tutta la giornata.
Accanto a lui, Matteo Bottino sulla CFMOTO 800MT-X rappresentava il marchio cinese, mentre Andrea Castellano sulla Triumph scopriva per la prima volta il piacere di guidare una maxi enduro: "Ho poche esperienze su queste moto, però ti trovi subito cucito sulla moto. Molto divertente".
Tra i favoriti della vigilia spiccava Gioele Meoni sulla sua KTM, determinato a imporsi nonostante la concorrenza agguerrita. "La prima sfida è con chi ha vinto ieri, quindi ho detto: la butto sulla sportellata oppure tocca fare la differenza", scherzava il pilota toscano prima della gara.
Particolare curiosità ha suscitato la presenza di Alex Salvini su Fantic Caballero 700: "Non esserci mi scocciava. A questo punto ho detto: allora la facciamo in stile", ha spiegato il pluricampione italiano, che ha affrontato la sfida con un look "café racer urban" in perfetto stile con la moto italiana.
Ma la vera sorpresa della giornata è stata Pedrero sulla Pan America, capace di dominare gli ottavi di finale con una prestazione da autentico fuoriclasse: "È difficile per me perché sto competendo contro trail con una Maxi Enduro standard, completamente differente", ha ammesso lo spagnolo, che al quarto posto della giornata precedente ha dimostrato tutto il suo valore.
Il sabato ha riservato un'altra chicca per gli appassionati: la Legend Race. Jeremy McWilliams, Checa, Troy Bayliss, Marco Melandri, Pourcel, Gramigni, Marco Belli della Di Traverso e molti altri Campioni del passato si sono sfidati su moto preparate in stile flat track.
Presenza d'eccezione quella di appunto quella di Christophe Pourcel, fresco di firma con Ducati e alla sua prima gara "ufficiale" sulla Desmo 450 MX: "È più difficile di ieri, la pista è molto più scivolosa e si fa un pochino più di fatica, c'è poco tempo per respirare, però è empre divertente", ha commentato il francese. Anche Stefan Everts, leggenda motocross, ha preso parte all'evento.