Tembaine Desert Rally 2025, gelo e pietraie: il prologo mette subito alla prova i rider

Il rally raid su e-bike in Tunisia è partito con freddo pungente e navigazione a vista tra le pietraie di Tatouine. Primi verdetti nelle categorie Rally e Desert, mentre molti protagonisti hanno fatto i conti con errori di navigazione e meccanica
25 novembre 2025

Benvenuti nel deserto vero! Il Tembaine Desert Rally 2025 non ha concesso sconti già dal prologo disputato il 24 novembre. Il sud-est tunisino ha accolto i partecipanti con condizioni climatiche inaspettate: freddo pungente e vento teso che hanno trasformato il classico percorso ad anello tra le pietraie di Tatouine in una sfida ancora più selettiva del previsto.

Il tracciato, disegnato sul terreno sassoso e tecnico tipico della zona, ha messo subito in evidenza le differenze tra chi ha esperienza di navigazione rally e chi invece si è trovato per la prima volta a interpretare tracce e waypoint senza riferimenti. Un battesimo del fuoco che ha regalato storie, sorprese e qualche inevitabile errore di percorso.

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Categoria Rally: prima tappa a Bernardini, Braidot sul podio al debutto

Nella Categoria Rally – riservata alle e-bike senza limitazioni di velocità, con batterie fino a 1600 Wh e possibilità di cambio batteria o extender – la prima tappa ha visto il successo di Samuele Bernardini (#23), autore di una prova solida e senza sbavature. "Mi è sembrata una buona tappa. Se non ho saltato un waypoint... dovrei essere abbastanza in alto in classifica", ha commentato a fine giornata.

Alle sue spalle Francesco Rento e Daniele Braidot (#87), quest'ultimo al debutto assoluto nella navigazione rally. "All'inizio ho sbagliato ai primi bivi veri. È tutto nuovo per me, ma proprio per questo domani mi impegnerò ancora di più. Sarà tosta!", ha ammesso Braidot, che nonostante l'inesperienza è riuscito a conquistare il terzo gradino del podio.

I primi errori che insegnano

La navigazione "alla cieca" ha fatto vittime eccellenti. Il campione olimpico di mountain bike Miguel Martinez (#17), vincitore a Sydney 2000, ha viaggiato veloce per gran parte della tappa salvo poi perdersi nell'ultimo tratto: "Ho girato a vuoto una quindicina di minuti cercando il traguardo... ma domani si fa meglio, ne sono certo."

Giornata travagliata anche per Marco Melandri (#33), l'ex pilota MotoGP che ha dovuto fare i conti con noie meccaniche, la perdita della webcam e alcuni errori di navigazione. "Mi è successo un po' di tutto. Per fortuna ho ripreso un gruppo e ho recuperato. Alla fine... mi sono divertito un sacco!"

Alessandro Gambino (#8), fedele alla tradizione, ha replicato l'errore dell'anno scorso proprio in apertura: "Ma fa parte del gioco. Vedremo di recuperare tappa dopo tappa."

Categoria Desert: Garibbo domina, De Bertolis sul podio

Nella Categoria Desert – dedicata alle e-bike con limite di velocità a 25 km/h e batterie fino a 1050 Wh – il successo è andato ad Andrea Garibbo (#16), che ha corso una tappa intelligente: "Ho mantenuto Gambino come riferimento da lontano. Quando lui ha sbagliato, ho accelerato per recuperare. Sul finale ho dato tutto."

Secondo posto per Matteo Piacentini, mentre il terzo gradino del podio è andato a Massimo De Bertolis.

Ottimo esordio anche per Jader Giraldi (#100): "Credo di non aver sbagliato nulla in navigazione e ho gestito bene anche i tratti più tecnici. Un bel debutto, davvero."

I volti nuovi e le storie speciali

Tra i debutanti spiccano Fabio Puddu (#49), alla prima esperienza su bici elettrica: "Mi sono divertito tantissimo. Il motore? È come avere un amico che ti dà una spinta quando sei davvero cotto."

Entusiasta anche Emma Castellani (#38), alla sua prima gara in bici in assoluto: "È tutto nuovo per me, ma mi sta piacendo moltissimo. Niente problemi di navigazione perché abbiamo viaggiato dentro un bel gruppo compatto."

Presenza speciale quella di Gioele Meoni (#112), figlio del leggendario Fabrizio Meoni, due volte vincitore della Parigi Dakar. Reduce da un periodo con pochi allenamenti, non si nasconde: "In questo momento sono da considerare nel gruppo degli scarsi! Ma la voglia e la grinta non mi manca: da domani darò tutto quello che ho."

Cosa ci aspetta

La prima tappa ha già definito lo spirito del Tembaine Desert Rally: imprevedibilità, tecnica, fatica e voglia di mettersi alla prova. Domani i rider affronteranno un nuovo scenario e la sabbia potrebbe finalmente entrare in scena, cambiando completamente le carte in tavola.

Il deserto tunisino non regala nulla, ma ripaga con emozioni autentiche. E questa è solo la prima di sei tappe che metteranno alla prova fisico, tecnica di guida e capacità di navigazione dei partecipanti.

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