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Al richiamo del deserto non si comanda. E quando le dune del Sahara tunisino incontrano la passione per le due ruote, sappiamo già che il cocktail è più irresistibile di un tea con un Tuareg. Da queste folgorazioni sono nati i grandi raid che hanno segnato la storia del motociclismo e il nostro immaginario. E da queste stesse folgorazioni nascono oggi progetti come il Tembaine Desert Rally, un evento italiano ma di respiro internazionale che si candida a diventare un nuovo punto di riferimento per il mondo e-bike e avventura. Tra quattro giorni, sabato 22 novembre, partirà la prima edizione ufficiale di questo rally dedicato esclusivamente alle mountain bike elettriche, che segue l'eccellente e promettente riuscita dell'edizione zero del 2024.
Forse non è la prima volta che vediamo una sfida a pedali su territorio africano ma per la prima volta siamo al debutto di una gara totalmente in e-bike e pensata specificatamente per le e-bike. Una novità per il settore che potrebbe indicare una tendenza dei prossimi anni: vivere l'esperienza del deserto con un approccio diverso, dove fatica e avventura si mescolano a rischi e impatti ambientali decisamente inferiori rispetto ai rally motoristici tradizionali.
L'idea è di Alessandro Bettini, ex pilota motociclistico di rally-raid oggi imprenditore nel settore ciclistico. Il concept è chiaro: prendere la formula classica dei rally motoristici e trasferirla sulle mountain bike elettriche. Sei tappe da 60-70 km al giorno, navigazione a waypoints tramite GPS, percorsi svelati solo poco prima della partenza. I 100 rider iscritti dovranno gestire non solo le energie fisiche, ma anche quelle delle batterie, trovando la linea migliore tra le dune di luoghi leggendari come Tataouine, Ksar Ghilane, Parc Jebil e Douz, la storica "porta del deserto".
Due le categorie previste: "desert" con e-bike limitate a 25 km/h e "rally" senza limiti di velocità, entrambe con batterie fino a 1060Wh tra principale e range extender.
L'elenco degli iscritti ci aiuta a capire come questo evento sia qualcosa di più di un semplice raid amatoriale. Ci sono Miguel Martinez, oro olimpico a Sydney 2000 nella MTB cross country, e Marco Melandri, che per noi motociclisti non ha bisogno certo di presentazione, che oltre a gareggiare curerà i DJ set serali nel deserto.
Dal mondo off-road arrivano Roberto Fabbri (alla seconda partecipazione), Daniele Braidot, Massimo De Bertolis (campione del mondo marathon), Davide Camedda, Stefano Migliorini (pioniere del BMX e downhill e fondatore di Thok), Mirko Pirazzoli (ex azzurro per dieci anni) e Andrea Garibbo, campione europeo E-MTB Enduro Tour 2025.
Non manca il collegamento con il mondo Dakar: Jader Giraldi, imprenditore e finisher alla Dakar in moto, sarà uno dei volti del "Bar Tembaine", i talk serali che animeranno le serate e ci permetteranno di conoscere meglio i protagonisti e la sfida. Una storia così va raccontata anche per immagini: a scattare le foto sarà un altro nome noto degli appassionati moto, ovvero Gigi Soldano, autore anche degli scatti che vedete in questo articolo.
Tra le storie più particolari spicca quella del rider scozzese James Shirley, che ha deciso di raggiungere il punto di partenza del rally pedalando dall'Italia. Partito da Finale Ligure ai primi di novembre, ha attraversato l'Italia fino a Roma, ha preso il traghetto per la Sardegna (attraversata lungo la costa ovest), poi la Sicilia e infine Tunisi, da dove percorrerà 650 km lungo la costa fino a Tataouine. Al rientro? "Probabilmente sempre in bici" fino a Roma.
L'organizzazione ha puntato su un format esperienziale completo: trasporto e-bike, pratiche doganali, assicurazione, alloggi in hotel di lusso e campi tendati nel deserto, pensione completa con standard italiani, assistenza tecnica dedicata. Il tutto intervallato da visite a villaggi berberi, oasi termali, serate attorno al fuoco sotto cieli stellati, musica dal vivo e momenti di riflessione.
Non manca l'aspetto solidale: nella tappa finale a Douz sono previste donazioni di due defibrillatori agli ospedali locali, macchine da cucire a un'associazione di artigiane e un contributo economico all'Istituto disabili di Jemna, grazie alla collaborazione con la Onlus Bambini nel Deserto.
Sabato 22 novembre i 100 partecipanti partiranno per questa avventura che mischia sport, navigazione e immersione totale nel deserto. Noi di Moto.it seguiremo con molta curiosità tutto il rally e vi riporteremo le notizie durante lo svolgimento della competizione. Siete anche voi curiosi di scoprire se sia questo un futuro possibile e green per i rally africani? Dite la vostra nei commenti, intanto sintonizziamoci con il Tembaine Desert Rally.