Fabrizio Porrozzi, il decano dei fotografi della Superbike

Carlo Baldi
Parlare con Fabrizio è come aprire un libro che contiene 40 anni di corse motociclistiche e tutte le stagioni della Superbike dal 1989. I migliori? Fogarty e Bayliss
28 aprile 2020

Fabrizio Porrozzi è un fotografo sportivo che ha festeggiato da poco 40 anni di carriera. Fotografa i piloti del campionato mondiale Superbike dal 1989, quando si mise in viaggio  alla volta di Donington Park armato di una macchina fotografica, qualche rullino e tanta passione. La sua famiglia è da sempre legata al mondo delle moto, se si pensa che il fratello Claudio, purtroppo scomparso nel 2014, è stato tra l’altro Direttore del mensile La Moto, responsabile per un decennio del settore velocità della FMI ed autore di oltre 40 libri, che parlano ovviamente di moto e di corse. “Fu Claudio ad aprirmi le porte del meraviglioso mondo della moto – afferma Fabrizio – e a darmi così la possibilità di sfogare la mia grande passione per le competizioni”. Una passione che dura tutt’ora e che lo vede sempre presente in pista non solo nelle gare delle derivate, ma anche in quelle del CIV ed in alcune della GP. 

Lavoro gomito a gomito con lui da circa dieci anni, e spesso abbiamo viaggiato assieme per raggiungere gli autodromi della Superbike. Grazie alla sua grande esperienza, Fabrizio ha conosciuto da vicino la maggior parte dei piloti che hanno fatto la storia della classe regina delle derivate, ma come ci confida nella nostra intervista, i due che ricorda ancora oggi sono Carl Fogarty e Troy Bayliss. Due grandi campioni completamente diversi, ma a loro modo entrambi vincenti. Fabrizio ci spiega come fosse complicato e laborioso far avere le foto in tempo a giornali e riviste e quali trucchi utilizzasse per poter fornire ai propri clienti le foto più significative. Come quando nell’ultimo appuntamento di Phillip Island convinse i tre possibili campioni del mondo a festeggiare davanti alla sua macchina fotografica, come se avessero vinto il mondiale. Un escamotage che gli permise di inviare per primo ai propri clienti la foto del campione del mondo (che per la cronaca fu Carl Fogarty). Parlando con lui affiorano mille argomenti, mille storie curiose e a volte divertenti, un interessante spaccato della storia della Superbike.