SBK 2020: gare “closed doors” anche per le derivate?

SBK 2020: gare “closed doors” anche per le derivate?
Carlo Baldi
Così come aveva fatto per la GP, Dorna ha inviato alle squadre dei mondiali delle derivate la richiesta di definire il numero minimo di persone nel paddock, in vista di round a porte chiuse
24 aprile 2020

Come ci era stato preannunciato da Gregorio Lavilla nel corso della nostra recente intervista, Dorna sta pensando di introdurre anche nei mondiali delle derivate dalla serie gli accorgimenti e le possibili soluzioni valutate per la GP. Tra queste anche quella di disputare alcuni eventi a porte chiuse, vale a dire senza pubblico e con il minor numero possibile di persone nel paddock.

E’ di ieri la lettera inviata dal promoter spagnolo a tutti i team manager, con in allegato lo stesso modulo inviato a suo tempo ai team manager ed alle aziende che operano in ambito GP.  Su questo modulo ogni responsabile deve comunicare oltre ai dati anagrafici, anche la nazionalità, il paese di residenza il giorno in cui intende arrivare in autodromo. Tutte informazioni che servono per stabilire un numero minimo di persone che oltre a consentire il regolare svolgimento del round permettano anche di garantire le necessarie misure atte a contenere il virus.

Il modulo inviato da Dorna
Il modulo inviato da Dorna

La speranza e la possibilità di disputare closed doors è il motivo per il quale Dorna non ha ancora posticipato o cancellato il round di Oschersleben (31 luglio – 2 agosto) nonostante il governo tedesco abbia già annunciato la sospensione di tutte le manifestazioni sportive sino al 31 agosto. E’ la conferma di come Dorna stia facendo tutti gli sforzi possibili per proseguire la stagione 2020 iniziata in Australia, compatibilmente con le leggi che saranno in vigore nei prossimi mesi.