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Il mercato delle sportive di media cilindrata sta vivendo una seconda giovinezza. Dopo anni in cui i costruttori sembravano aver abbandonato questo segmento in favore di naked e adventure tutte le principali Case sono tornate a gamba tesa in questa apprezzatissima categoria. Ecco quindi che nel 2025, dalla Cina, arriva una proposta che potrebbe rimescolare un'altra volta le carte: la Zontes 703RR. Con i suoi 7.990 euro di prezzo di listino, questa sportiva si presenta come una vera competitor alle rivali europee e giapponesi, puntando su un rapporto offerta/prezzo difficile da battere.
Zontes, marchio di proprietà del colosso cinese Guangdong Tayo Motorcycle Technology Co., Ltd, fondato nel 2003, ha già dimostrato di saper realizzare motociclette interessanti con i suoi modelli precedenti. La 703RR rappresenta però un salto di qualità importante per il brand, che ha deciso di concentrare in questo modello le migliori tecnologie a disposizione, mantenendo comunque un prezzo accessibile.
La concorrenza in questo segmento è agguerrita: dalla connazionale CFMOTO 675SR-R alla britannica Triumph Daytona 660, passando per la Yamaha R7, Honda CBR650R, Aprilia RS 660, Kawasaki ZX-4R, Suzuki GSX-8R e QJMotor SRK 800 RR. Tutte moto che hanno contribuito a rilanciare un segmento che sembrava poter scomparire, offrendo prestazioni sportive senza le esagerazioni di quella che possiamo chiamare la "old gen".
Il cuore pulsante della 703RR è un motore tre cilindri da 699 cc completamente sviluppato da Zontes. Nonostante le somiglianze estetiche con altri propulsori presenti sul mercato, l'azienda cinese assicura che si tratta di un progetto completamente autonomo, con misure di alesaggio e corsa specifiche: 74 mm per 51 mm.
Le prestazioni parlano chiaro: 95 cv a 11.500 giri e 74 Nm di coppia massima a 8.500 giri. Numeri che posizionano la Zontes nella fascia alta del segmento, con un limitatore fissato a 12.000 giri e una velocità massima dichiarata di 250 km/h. Il motore è anche disponibile in versione depotenziata a 35 kW per i possessori di patente A2.
La distribuzione è bialbero con quattro valvole per cilindro, mentre l'alimentazione è affidata all'iniezione elettronica. Il cambio è a sei rapporti con rapportatura allungata rispetto alla versione adventure della stessa famiglia, ottimizzata per l'utilizzo sportivo.
La base tecnica della 703RR punta decisamente in alto. Il telaio è realizzato interamente in alluminio pressofuso, una soluzione che garantisce il giusto equilibrio tra leggerezza e rigidità strutturale. Il forcellone, anch'esso in alluminio, adotta una configurazione "a banana" con sezione cava per ridurre ulteriormente il peso complessivo.
Le sospensioni sono affidate a Marzocchi, marchio storico nel settore. All'anteriore troviamo una forcella a steli rovesciati da 41 mm completamente regolabile, mentre al posteriore lavora un monoammortizzatore con leveraggio progressivo, anch'esso regolabile in precarico ed estensione.
Le dimensioni sono quelle tipiche di una sportiva moderna: interasse di 1.450 mm, lunghezza totale di 2.065 mm e altezza sella di 820 mm. Il peso in ordine di marcia si ferma a 196 kg.
L'impianto frenante è completamente firmato Brembo, con soluzioni di alto livello sia all'anteriore che al posteriore. Davanti troviamo un doppio disco da 300 mm con pinze radiali a quattro pistoncini, mentre dietro un disco singolo da 240 mm viene fermato da una pinza a doppio pistoncino.
Il sistema ABS a due canali è presente di serie, purtroppo non disinseribile. La leva del freno anteriore è regolabile su diverse posizioni per adattarsi alle preferenze del pilota.
I cerchi sono a razze da 17 pollici su entrambi gli assali, calzati con pneumatici Michelin Power GP2: 120/70-17 all'anteriore e 180/55-17 al posteriore, una scelta che privilegia il compromesso tra prestazioni sportive e durata.
Il pacchetto elettronico della 703RR comprende controllo di trazione disinseribile, due mappature (Eco e Sport), manopole riscaldabili e ABS. La strumentazione è affidata a un display TFT LCD a colori con quattro interfacce grafiche e luminosità adattiva.
Tra le funzioni più interessanti troviamo la connettività per smartphone, il monitoraggio della pressione pneumatici, la condivisione dello schermo di navigazione e la funzione di mirroring. È presente anche la risposta alle chiamate tramite Bluetooth, previo download di un'app dedicata.
Il sistema di accensione keyless completa la dotazione tecnologica: la moto si attiva automaticamente quando il pilota si trova nel raggio di 1,5 metri con la chiave in tasca.
Il momento della verità arriva quando si sale in sella e il tre cilindri Zontes si risveglia con il suo caratteristico ringhio. Il sound è immediatamente coinvolgente, quella tipica trama sonora che solo un tricilindrico sa regalare, diversa dal rombo gutturale di un bicilindrico e ma più cupo rispetto alla melodia del quattro cilindri. Le prime curve rivelano subito il carattere di questa sportiva cinese: coinvolgente è l'aggettivo che meglio la descrive. La 703RR comunica fin da subito un'intenzione chiara - vuole divertire senza intimidire.
Sul passo della Raticosa, uno dei paradisi dei motociclisti del centro Italia, la Zontes svela la sua vera natura. Il tre cilindri si lascia apprezzare soprattutto dai 6.000 giri in poi, quando tira fuori sul serio il suo carattere, stampando quel sorriso sotto il casco che ogni motociclista conosce bene e ricerca. Ai bassi regimi manca qualcosa in termini di prontezza - ogni tanto ci si trova a scalare una marcia in più del dovuto - ma questa caratteristica rientra nei limiti accettabili per un motore di questa cilindrata.
La ciclistica si rivela ben equilibrata, con le sospensioni Marzocchi che lavorano in sintonia con il telaio in alluminio. Non si è mai eccessivamente caricati sull'anteriore, merito di una posizione di guida studiata per non affaticare troppo polsi e braccia. È una sportiva che sa essere tale quando serve, ma che non disdegna l'uso quotidiano, trovando il giusto compromesso tra sportività e praticità.
Il terreno di caccia ideale della 703RR è sicuramente il misto più aperto, dove può esprimere la sua stabilità anche alle velocità più sostenute. Merito anche degli pneumatici Michelin Power GP2 di primo equipaggiamento, che garantiscono il giusto feeling con l'asfalto. Nei tratti più stretti si difende comunque bene, anche se emerge quello che rappresenta il principale tallone d'Achille di questa moto: l'acceleratore a cavo che su questa versione porta con sé l'effetto on-off.
Questo difetto si manifesta soprattutto quando si affrontano i tornanti a velocità più contenute, magari arrivando in prima marcia. La moto diventa un po' scorbutica e se si riprende il gas in modo non perfettamente lineare, può portare leggermente ad allargare la traiettoria, costringendo ad aiutarsi con il freno posteriore. In modalità Sport questo comportamento viene amplificato, rendendo la guida meno fluida di quanto si vorrebbe.
È un peccato, perché rappresenta l'unico neo significativo in un pacchetto ben riuscito. Come se uno chef avesse preparato una ricetta perfetta ma avesse aggiunto quell'ingrediente di troppo che stona con il resto. Il limite è intrinseco nell'acceleratore a cavo e si comprende come sviluppare un sistema ride-by-wire richiederebbe investimenti e tempi maggiori. Magari in futuro.
L'impianto frenante Brembo fa il suo dovere, anche se inizialmente si vorrebbe un po' più di mordente. Quando si stringe con più decisione la leva, però, la potenza c'è tutta e difficilmente si riesce a metterlo in crisi su strada. Il freno posteriore è particolarmente apprezzabile, con un'azione precisa che aiuta molto nel controllo della traiettoria, specialmente in inserimento di curva.
Una delle sorprese riguarda il comfort di marcia. Parlare di comodità su una sportiva può sembrare un controsenso, ma la Zontes 703RR riesce nell'intento di non essere punitiva. La triangolazione manubrio-sella-pedane è studiata bene: le braccia cadono naturalmente sui semimanubri, che pur non essendo rialzati non risultano troppo bassi, evitando di caricare eccessivamente l'anteriore.
Questo si traduce in un maggior comfort soprattutto nei trasferimenti autostradali o nei tratti a velocità costante, dove polsi e braccia non vengono sottoposti a stress eccessivo. Anche le gambe beneficiano di un'angolazione non esasperata, con le pedane posizionate a un'altezza che consente di macinare chilometri senza avvertire fastidiosi formicolii.
La sella, posizionata a 820 mm da terra, offre una buona imbottitura che garantisce un buon comfort anche sui tragitti più lunghi. La protezione aerodinamica è efficace, con il cupolino che devia correttamente i flussi d'aria, anche se bisogna fare i conti con il calore generato dal tre cilindri, che nei tragitti nel traffico cittadino o nelle situazioni di stop-and-go può diventare fastidioso.
Al termine del test emerge un quadro chiaro: i costruttori cinesi sanno fare i tre cilindri. La Zontes 703RR rappresenta una proposta convincente, capace di regalare emozioni autentiche pur mantenendo quel carattere formativo che aiuta il pilota a crescere tecnicamente. Non è ancora una sportiva di razza - quello richiederà tempo e ulteriori sviluppi - ma è una moto che sa coinvolgere ed emozionare.
Certo, manca quel DNA leggendario delle corse che caratterizza i marchi storici: non ci sono antenate mitiche da celebrare o vittorie in pista da rivendicare. Ma forse è proprio questa libertà dai vincoli del passato che permette a Zontes di guardare al futuro con maggiore spregiudicatezza, puntando tutto sulla sostanza piuttosto che sul blasone.
La 703RR rappresenta una moto formativa nel senso più nobile del termine: ti insegna a guidare, ti fa divertire e, cosa non meno importante, potrebbe avvicinare tanti giovani al mondo delle sportive, grazie a un prezzo che non spaventa e a un carattere che non intimidisce. In un'epoca in cui le supersportive sembravano destinate a diventare sempre più elitarie ed estreme, proposte come questa rimettono al centro l'accessibilità.
Certo, ci sono diversi aspetti da migliorare, ma il punto di partenza è molto buono.
Zontes
Pian dell’Isola, 72
50067 Rignano sull’Arno
(FI) - Italia
https://www.zontes.eu
Zontes
Pian dell’Isola, 72
50067 Rignano sull’Arno
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