Zontes 703 F Adventure: la prova su strada, pro e contro [VIDEO]

L'evoluzione di Zontes

Zontes rappresenta il fiore all'occhiello della Guangdong Tayo Motorcycle Technology Co., realtà industriale fondata nel 2003 che oggi si estende su oltre 400.000 metri quadrati e impiega quasi 3.000 dipendenti. A differenza di molti produttori che assemblano componenti provenienti da fornitori esterni, Zontes ha fatto della verticalizzazione produttiva il proprio marchio di fabbrica: ogni moto e scooter viene progettato, sviluppato e prodotto internamente, con un dipartimento R&D che assorbe il 60% dell'intera forza lavoro aziendale.

Il percorso di Zontes nel nostro mercato racconta una storia di crescita ponderata e strategica: i primi passi con monocilindriche di piccola cilindrata (125cc e 310cc), l'espansione nel 2022 verso i 350cc e nel segmento scooter, fino al salto quantico del 2023 con lo sviluppo di modelli completamente inediti. EICMA 2024 ha segnato il momento della consacrazione con l'ufficializzazione della gamma tre cilindri 699cc, una scelta tecnica ambiziosa che pone il marchio cinese in diretta competizione con i costruttori più blasonati.

Il cuore pulsante della Zontes 703 F: un tre cilindri da 700 cc

Se c'è una configurazione motoristica che negli ultimi anni ha conquistato gli appassionati per il perfetto equilibrio tra prestazioni, fluidità e carattere, questa è proprio il tre cilindri. Zontes ha colto nel segno sviluppando internamente un propulsore che rappresenta l'essenza stessa di questo layout: 699cc capaci di erogare 95 CV di potenza e 75 Nm di coppia, numeri che collocano la 703-F nel cuore della categoria delle adventure di media cilindrata.

Non stiamo parlando di una moto estrema, ma di un mezzo pensato per offrire il giusto compromesso tra prestazioni entusiasmanti e sfruttabilità quotidiana. Le geometrie e l'impostazione ciclistica, sulla carta, sono sufficienti per affrontare anche tratti in fuoristrada leggero, grazie anche al cerchio anteriore da 21 pollici che caratterizza le vere adventure.

Un arsenale tecnologico inaspettato

È nella dotazione tecnologica che la Zontes 703-F sorprende maggiormente, offrendo soluzioni che solitamente troviamo su modelli dal prezzo decisamente superiore. Il telaio in alluminio e il forcellone in alluminio si abbinano a sospensioni Marzocchi completamente regolabili. I cerchi a raggi tubeless completano una ciclistica pensata per non tirarsi indietro di fronte a nessuna avventura.

Ma è nell'elettronica che la 703-F mostra ambizioni da prima della classe: telecamera anteriore, telecamera posteriore, quickshifter monodirezionale, manopole riscaldabili e traction control (tutti disponibili di serie) sono caratteristiche che raramente si trovano su moto di questa fascia di prezzo. Una suite di dispositivi che non solo aumenta il comfort e la sicurezza nei lunghi viaggi, ma testimonia anche la visione moderna di Zontes nel concepire la motocicletta come un mezzo tecnologicamente avanzato e non solo come un semplice aggregato meccanico.

Colorazioni e prezzo

La piattaforma tecnica sviluppata da Zontes attorno al nuovo propulsore tre cilindri non si limita alla sola versione adventure. La Casa cinese ha già pronte le varianti Touring ZT703-T, Naked ZT703-R e Supersportiva ZT703-RR, che per il momento non verranno importate sul mercato italiano. Una strategia prudente, che punta a valutare prima l'accoglienza del mercato verso questo primo modello adventure, cavalcando l'onda del segmento che negli ultimi anni ha mostrato i maggiori tassi di crescita.

Disponibile nelle colorazioni White Red e Black, la Zontes 703-F si presenta al pubblico italiano con un prezzo di 8.690€, una cifra che la rende accessibile a una platea molto più ampia rispetto alle concorrenti europee e giapponesi. Una moto che rappresenta non solo un'opportunità per chi si avvicina per la prima volta al mondo adventure, ma anche un'alternativa concreta per motociclisti esperti che cercano sostanza e versatilità senza essere costretti a svuotare il conto in banca.

Il sogno di possedere una maxi enduro completa, tecnologica e accattivante non è mai stato così a portata di mano. La vera domanda ora è: sarà in grado di competere anche nell'esperienza di guida con le blasonate rivali?

Come va su strada

Caricare le valigie, fare il pieno e partire alla scoperta di nuovi orizzonti: il sogno adventure nella sua essenza più pura, reso ancora più interessante quando si condivide l'esperienza con un passeggero. La nostra prova "a pieno carico" della Zontes 703-F ha rivelato sorprese che vanno ben oltre le aspettative, soprattutto considerando il cartellino del prezzo.

Nei due giorni di test intensivo la 703-F ci ha accompagnato dal traffico cittadino di Firenze fino alle curve tortuose del Passo del Pradarena, rivelando una spiccata attitudine al turismo in coppia. Quello che colpisce immediatamente è come l'interasse generoso si traduca in una guida progressiva e fluida, permettendo di raccordare le curve con naturalezza anche con il peso aggiuntivo. Un aspetto che poteva destare preoccupazioni - il peso di 241 kg in ordine di marcia, ulteriormente incrementato dal tris di valigie e dal passeggero - non impensierisce una volta in movimento con una presenza rassicurante all'anteriore.

Nei tornanti, dove le maxi enduro solitamente mostrano il loro lato più ostico in configurazione biposto, la Zontes si difende bene, soprattutto se si adotta l'accorgimento di usare il freno posteriore per tenere stretta la traiettoria e si gioca un po' con la frizione, peraltro sorprendentemente morbida. Il setting delle sospensioni, che guidando da soli potrebbe apparire un po' sostenuto, raggiunge il suo equilibrio ottimale proprio con il carico della coppia, senza necessità di interventi sulla regolazione.

Anche l'impianto frenante, pur non essendo aggressivo nel mordente, si rivela ben modulabile nelle situazioni che contano, consentendo di gestire il peso della moto anche nelle discese più impegnative. Del resto questa non è una moto da guidare "all'attacco", soprattutto in doppio: predilige una guida fluida, dove l'armonia nel raccordare le curve prende il posto delle staccate più aggressive.

Ottima la protezione aerodinamica: il parabrezza - regolabile elettronicamente - protegge bene il guidatore (175 cm nel nostro caso) e anche il passeggero. Non si avvertono particolari turbolenze, anche con caschi da adventure.

Come sta il passeggero

La sella posteriore della Zontes 703 F è spaziosa e sostenuta, permette di affrontare lunghe ore di viaggio senza accusare fastidi, un aspetto non scontato. Le vibrazioni, spesso problematiche nei lunghi tragitti, sono risultate contenute grazie alla configurazione a tre cilindri del motore, contribuendo significativamente al comfort complessivo.

La protezione aerodinamica offerta dal parabrezza regolabile elettricamente si è dimostrata efficace anche nei tratti autostradali percorsi a velocità sostenute di 120-130 km/h, schermando adeguatamente sia dal vento che dalle turbolenze. Questa combinazione di elementi ha reso il nostro test di quasi 1000 km piacevole e rilassante.

Nella guida in doppio bisogna essere però molto precisi con l'acceleratore. Il comando a cavo potrebbe essere più accurato aumentando così il piacere di guida.

Che carattere!

In configurazione "solo pilota", la Zontes 703-F Adventure rivela un carattere più vivace, pur mantenendo la sua innata propensione al turismo. Le sospensioni, che inizialmente possono apparire leggermente sostenute se si adotta un ritmo rilassato, esprimono il loro meglio quando si alza leggermente il ritmo.

L'adozione del cerchio anteriore da 21 pollici, tipico delle vere adventure, è stata la scelta giusta: sembra quasi di guidare una crossover con cerchio anteriore da 19 pollici, offrendo un ottimo sostegno e tanta confidenza nei curvoni più veloci. Un plauso va sicuramente agli pneumatici Michelin Anakee Adventure di primo equipaggiamento, la ciliegina sulla torta del pacchetto offerto.

Dal punto di vista ergonomico, la triangolazione manubrio-sella-pedane si dimostra ben studiata. Il manubrio, particolarmente largo, garantisce un buon controllo della moto, mentre le pedane, posizionate in modo da creare un certo angolo tra ginocchio e caviglia, favoriscono una posizione attiva. La sella, ben sostenuta e con un buon incavo, permette di affrontare lunghi trasferimenti senza affaticamento.

Il primo tre cilindri di Zontes, promosso?

Il vero protagonista della Zontes 703-F è indubbiamente il suo motore tre cilindri da 699cc, una configurazione rara nel panorama delle adventure di questa fascia. Contrariamente alle aspettative di chi potrebbe immaginare un propulsore da spingere in alto di giri, questo tre cilindri si rivela sorprendentemente versatile: ha una tendenza a essere un motore quadro: quindi non apettatevi tanto a lungo in alto, ma anzi una bella castagna in basso.

La sua rapportatura consente di utilizzare rapporti lunghi anche a bassi regimi, i tornanti in quarta a 2000 giri, anche a pieno carico, non le fanno paura. Il cambio a sei marce, equipaggiato con quickshifter monodirezionale (solo in salita), svolge il suo compito e nulla di più, potrebbe essere migliorato dato che risulta contrastato e un po' brusco alle basse andature. Se da una parte la rapportatura corta ci aiuta nella guida in montagna nei trasferimenti autostradali porta la 703 F Adventure a consumare, non poco: circa 7 litri per 100 km. La situazione migliora nei percorsi extraurbani: se guidate tra le stradine di montagna o di campagna, pennellando bene le curve, ha dei consumi abbastanza contenuti e si scende ai 4,5/5 l per 100 km.

La frizione, con uno stacco preciso ma sorprendentemente leggera (la potete gestire con un dito), si rivela un alleato prezioso nelle manovre a bassa velocità e nelle situazioni più tecniche, compreso il fuoristrada leggero che questa moto, con il suo spirito molto avventuriero, invita ad affrontare.

E l'elettronica?

Sul fronte dell'elettronica, la Zontes 703-F non lesina in dotazioni: il controllo di trazione è ben tarato e non eccessivamente invasivo, così come l'ABS che interviene solo quando davvero necessario. La dashcam anteriore e posteriore, la strumentazione chiara e intuitiva e le manopole riscaldate a tre livelli completano un pacchetto tecnologico di tutto rispetto, che funziona e soprattutto risulta semplice.

Clicca qui per l'itinerario del nostro test

Moto.it con Zontes

Abbiamo utilizzato

• Caschi HJC i80
• Giubbotto HIMALAYA HYDROSCUD® LADY
• Giubbotto HIMALAYA HYDROSCUD®
• Pantalone LAPLAND PANT HYDROSCUD® LADY
• Pantalone LAPLAND PANT HYDROSCUD®
• Guanti G-ONE HYDROSCUD® LADY
• Guanti G-ADV HYDROSCUD®
• Stivali Tonale WP
• Stivali Proton WP
• Interfoni Interphone