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Yamaha Ténéré: un nome un mito. La leggenda del deserto e delle ADV viene rinnovata. Yamaha l'ha presentata ad EICMA 2024 e finalmente siamo riusciti a provarla. Siamo volati fino ad Agafay, in Marocco, nel deserto, per metterla sotto stress e per vedere se la nuova Ténéré rimane una vera Ténéré anche con tutta la tecnologia che è stata aggiunta in questo ultimo aggiornamento.
Le nostre aspettative erano grandi, molto grandi anzi grandissime proprio come il successo di Yamaha Ténéré 700: oltre 70000 (si! 70 mila) unità vendute dal 2019 ad oggi ed il 23% di quota di mercato nel suo segmento. La nuova 2025 ci avrà soddisfatto? Via al nostro test.
Per chi si ferma alle linee principali la nuova Ténéré 2025 non sembra così distante dalla versione precedente. Eppure si sa, mai fermarsi alle apparenze. E' vero, volumi e forme caratterizzanti non vengono stravolte (per fortuna, grazie Yamaha) ma in realtà le novità sono molte.
Sotto il punto di vista estetico arriva un nuovo faro che mantiene i quattro punti luce a led, ora però di forma rettangolare e non circolare, il plexiglass viene ridisegnato ed ora è costituito da un solo elemento, non più tre, tutte le carene e le plastiche subiscono un aggiornamento, vengono scelte linee più tese e spigolose, più moderne. Tutta la zona laterale di contatto tra moto e pilota viene riprogettata e offre, ora, molta più superficie di contatto. Nuove anche le forme del serbatoio che nella parte posteriore scende più verticalmente e permette a chi sta in sella di sedersi più avanti. Ciò è reso possibile anche dal nuovo innesto della sella, ora più basso. Due le colorazioni: Icon Blue e Frozen Titanium.
Il famosissimo motore CP2, bicilindrico fronte marcia, da 689cc subisce vari interventi per ottenere l'omologazione Euro 5+.
Arriva un nuovo condotto di aspirazione, più corto, che grazie anche alle nuove mappe motore conferisce alla Ténéré più coppia ai bassi regimi. Vengono effettuati diversi interventi agli ingranaggi del cambio, principalmente ai profili delle ruote dentate, per migliorare la risposta del motore al colpo del gas. La potenza è di 54kW, 74 cavalli circa, a 9000 giri/min e la coppia è di 68 Nm a 6500 giri/min. Ovviamente rimane disponibile anche la versione 35kW per i possessori di patente A2.
Arriva tanta tecnologia a partire dall' YCC-T, il Yamaha Chip Controlled-Throttle, il ride-by-wire. Una necessità per ottenere l'omologazione Euro 5+. L'acceleratore elettronico porta con sè due mappe motore "Sport" ed "Explore" ed il traction control, che può essere disattivato, inoltre (è optional) il quickshifter acquisisce anche la funzione di blipper in scalata. Come sulle generazione precedente l'ABS ha tre modalità, tutto inserito, off solo al posteriore oppure completamente disabilitato. Il tutto è ora comandato da un nuovo joystick a cinque vie che sostituisce la vecchia rotellina che era posizionata sul blocchetto di destra. Il TFT cresce nelle dimensioni passando da 5" a 6.3" e arriva la possibilità di navigare grazie alla funzionalità Turn-by-Turn di Yamaha. Due sono i temi, le interfacce, disponibili: Street e Explorer.
Arrivano un nuovo cavalletto laterale e una nuova protezione proprio del suo sensore di sicurezza. Anche sulla versione standard la sella è ora in un pezzo unico e le sospensioni subiscono un upgrade in quanto la forcella riceve la regolazione del precarico molla mentre il mono può essere settato anche in compressione.
Chi acquista una Ténéré è difficile che la utilizzi solo su asfalto ma negli ultimi anni una buona parte di acquirenti ha optato per lei per godersela quasi esclusivamente su sterrato. Ecco quindi che Yamaha, per questi amanti delle ruote tassellate, ha pensato alla nuovissima Rally.
La colorazione Sky Blue riprende i colori factory della moto che corsa la Dakar nel 1983 e arriva un parafango alto in puro stile offroad.
Le differenze con la standard non sono solo estetiche ma anche e soprattutto tecniche. Le sospensioni vengono riviste a livello di tarature interne. Cresce la corsa, ben 230 mm all'anteriore e 220 mm al posteriore. Il mono ammortizzaotre ha un leveraggio tutto suo, dedicato alla Rally, mentre la forcella vanta un pregiatissimo trattamento "Kashima" per ridurre gli attriti e migliorare la scorrevolezza.
La versione Rally ha un tema tutto suo chiamato Raid che propone al pilota ben due Trip con un "giocare" con la navigazione.
A livello di posizione di guida gode di tutte le migliorie apportate sulla standard inoltre dispone di pedane in titanio, ultraleggere, e di una sella Rally più alta e dal profilo longitudinale più piatto per favorire gli spostamenti in sella. Cambi di posizione che grazie alla particolare forma dello schiumato sono facilitati anche sul piano trasversale. L'altezza sella è pari a 910mm.
La Ténéré rimane la Ténéré. E quando crei un prodotto così valido e così vincente sul mercato non è mai facile ripetersi. Ma Yamaha ci è riuscita.
La triangolazione manubrio sella pedane è favolosa. Non è stata stravolta rispetto a prima e confermiamo tutte le ottime sensazioni che avevamo avuto anche sulla generazione precedente. E' una delle pochissime moto, se non l'unica, che risulta essere comoda tanto da in piedi quanto da seduti; anzi c'è quasi più comfort in posizione eretta. Abbiamo utilizzato la Ténéré per quasi 200 km nel deserto, la maggior parte dei quali in piedi, e non ci siamo affaticati minimamente. Abbiamo preferito la sella Rally che aiuta negli spostamenti a bordo. E' vero è alta, son ben 910 mm da terra, eppure la differenza di altezza percepita rispetto alla standard (875 mm di altezza) sembra essere minore di quella riportata sulla carta.
Le sospensioni hanno un carattere sincero, mai una reazioni strana che ti mette alle corde. Con la standard ci si fa offroad ma è con la Rally, ovviamente, che ci si diverte dove non c'è l'asfalto. Il setting più sostenuto permette di affrontare gli sterratoni a velocità più alte senza rischiare di arrivare "a pacco" con forcella e mono. I settaggi della standard sull'asfalto risultano essere più precisi e azzeccati.
Il TFT da 6.3" si legge bene in ogni condizione e grazie al nuovo joystick spostarsi tra i menù è più facile. Sotto questo punto di vista un upgrade enorme rispetto alla precedente rotellina.
Per quanto riguarda l'elettronica l'ABS funziona bene, così come il traction. Il TC ha due posizioni, acceso o spento, funziona ma non è nulla di estremamente sofisticato. E' ciò di cui la Ténéré aveva bisogno. Le due mappe sono parecchio differenti tra di loro. La "Sport" è pensata per divertirsi e risulta essere quella più idonea anche in fuoristrada. Diversamente la "Explore" è molto più morbida. Elimina completamente l'on-off ma in alcuni frangenti risulta essere davvero troppo smooth all'attacco del gas.
Infine l'YCC-T, il Ride-by-Wire. Funziona bene, su asfalto è preciso ed inoltre con sè porta tutta una serie di aiuti alla guida utili e funzionali. Sullo sterrato invece non ci ha convinto del tutto, attenzione non va male anzi, forse però il vecchio comdando con il cavo andava davvero tanto bene soprattutto se parliamo di feeling e primo tocco del gas.
Tester: Mattia Carpi (180 cm, 90 kg)
Luogo: Agafay, Marocco
Meteo: sole, 25°C
Abbigliamento:
Casco Acerbis T711
Occhiali 100% Armega
Maglia Acerbis X-Flex 2.0 Anaheim
Guanti Acerbis X-Flex 2.0 Anaheim
Pantaloni Acerbis X-Flex 2.0 Anaheim
Stivali Acerbis Whoops
Giacca Acerbis X-Duro
Yamaha
Via Tinelli 67/69
20050 Gerno di Lesmo
(MI) - Italia
848 580 569
https://www.yamaha-motor.eu/it/it/
Yamaha
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