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Bridgestone ha lanciato due prodotti super sportivi, il primo è il suo nuovo pneumatico sportivo premium, il BATTLAX RACING STREET RS12, che incarna il concetto “From Circuit to Street”, dalla pista alla strada, il secondo è il RACING V03 slick, dedicato a chi in pista ci corre.
Partiamo dal RS12, a differenza di quanto avvenuto con il precedente RS11, che portava le conoscenze sui pneumatici stadali in un prodotto che si adattasse anche alla pista, il nuovo nato inverte il concetto. Le esperienze in pista hanno portato alla definizione del nuovo pneumatico.
L'obiettivo è ambizioso: offrire il massimo delle prestazioni su asciutto all'interno della gamma omologata BATTLAX, grazie dall'integrazione di tecnologie derivate direttamente dal mondo racing, in particolare dalle gare di endurance, dove Bridgestone è protagonista (vincitrice di 15 campionati mondiali e delle ultime diciotto 8 ORE di Suzuka). In queste competizioni è importante la prestazione assoluta in termini di tempo sul giro, ma soprattutto la costanza di rendimento. Da questo punto di vista il costruttore giapponese è un punto di riferimento.
Questo risultato non è casuale, ma è frutto dell'integrazione diretta di tecnologie derivate dai pneumatici racing. La mescola, cuore della prestazione, proviene direttamente dalle esperienze in gara, garantendo grip e costanza di rendimento.
La bimescola adottata per entrambi i pneumatici, anteriore e posteriore, prevede una spalla con mescola racing, e una striscia centrale ad altissime prestazioni. L'uniformità di cosnsumo nella zona di contatto delle due mescole è stato uno dei punti su cui i tecnici hanno lavorato in maniera specifica.
Sul fronte della struttura, l'RS12 adotta soluzioni da competizione: in particolare sul pneumatico anteriore, è stata introdotta per la prima volta su un modello commerciale la tecnologia “HE-MS BELT”, collaudata nei circuiti internazionali. Questa cintura flessibile, con un avvolgimento della spirale metallica specifica, lavora per uniformare la pressione di contatto, migliorando ulteriormente l'aderenza in condizioni estreme.
Il battistrada stesso è stato riprogettato per contribuire attivamente alle prestazioni: le scanalature ottimizzate aumentano la rigidità e massimizzano l'area di contatto in curva, abbassando al limite legale del 4%, il rapporto vuoti-pieno sulla superficie del pneumatico. Tutto ciò si traduce, secondo Bridgestone, in una notevole riduzione del tempo sul giro rispetto al modello precedente RS11 (circa il 10%), e nella capacità di mantenere prestazioni elevate anche dopo sessioni prolungate in pista.
L'RS12 promette così di offrire a tutti i motociclisti sicurezza, fiducia e puro divertimento, sia che si tratti di affrontare i passi di montagna che di spingere al limite in circuito. Il debutto sul mercato europeo è previsto per gennaio 2026.
Il secondo protagonista della presentazione sul Chang International Circuit è il RACING BATTLAX V03, il nuovo pneumatico premium destinato esclusivamente alla pista. Previsto per il 2026 sul mercato europeo, il V03 è l'ultima evoluzione dello slick di punta, progettato per offrire il massimo livello di prestazioni a piloti professionisti e amatoriali.
Frutto degli anni di successi nel motorsport, inclusi cinque titoli consecutivi nel FIM Endurance World Championship, il V03 è il culmine della tecnologia sviluppata da Bridgestone in pista.
Il nuovo pneumatico vanta mescole di nuova concezione e un profilo completamente ridisegnato sia per l'anteriore che per il posteriore, il che si traduce in un significativo aumento dell'area di contatto. Grazie a queste innovazioni, il V03 riduce i tempi sul giro dell'1,3% rispetto al suo predecessore (RACING BATTLAX V02), mantenendo al contempo la tipica costanza di grip anche dopo molti giri.
La novità più rilevante è l'introduzione della specifica mescola “SPRINT”, il primo pneumatico Bridgestone dedicato a massimizzare le prestazioni nelle gare brevi. Concentrandosi sul peak grip, il V03 SPRINT raggiunge una riduzione ancora maggiore, pari all'1,9% dei tempi sul giro rispetto al V02 SOFT. Questa variante è ottimale per i piloti che cercano la massima prestazione assoluta su brevi distanze.
Ci aspettavamo un caldo esagerato, condito da una sana dose di umidità, invece la Thailandia e il Chang International Circuit di Burinam ci accolgono con un vento teso e 20° di temperatura massima. Meglio così, ci viene da dire, e meglio anche per le Bridgestone che ci apprestiamo a provare.
Si inizia per gradi, e quindi davanti ai box troviamo una schiera di bombardoni gommati RS12, più una wild card degna rappresentante delle supersportive "medie", ovvero una fiammante Ducati Panigale V2.
BMW S1000RR, Yamaha R1 GYTR, Honda CBR 1000RR, Ducati Panigale V4S, sono il giusto banco di prova per un pneumatico omologato stradale, ma con velleità pistaiole.
Niente termocoperte, e temperature non prorpio elevate, mettono subito in luce un tempo di warm up contenuto, mezzo giro e ci si può iniziare a divertire.
In sella alla BMW S1000RR, moto molto agile e con un avantreno già "svelto" di suo, emerge un'altra caratteristica di questi pneumatici, e cioè la rapidità dell'anteriore a prendere la corda. Non bastasse l'agilità della tedesca, le RS 12 calano l'asso, si cade letteralmente in curva, con una sensazione di appoggio che cresce giro dopo giro man mano che entriamo in confidenza con le gomme giapponesi. Questo ci porta ad apprezzare questa caratteristica, che emerge anche guidando le altre moto a disposizione. Ottimo appoggio in inserimento e a centro curva, rigorose in frenata, e con un profilo che si sposa perfettamente con quello del posteriore.
6 / 8 turni ed ecco arrivare un altro giudizio entusiastico, che riguarda una caratteristica delle Bridgestone, e cioè la costanza di rendimento unita ad una durata apprezzabile per quanto riguarda il consumo del battistrada.
Consumo che ha permesso di constatare la mancanza di qualsivoglia scalino tra le due mescole del posteriore. Si vedono chiaramente, ma la superficie è omogenea.
Sotto la spinta degli oltre duecento cavalli delle protagoniste, il posteriore nei giri finali dell'ultimo turno, telegrafava una certo affaticamento, scivolando progressivamente quando si andava a riprendere in mano il gas, ma rimanendo nei limiti del "tutto sotto controllo".
Il discorso cambia diamentralmente quando siamo entrati in pista con le V03, che si sono dimostrate sin da subito decisamente più specialistiche e performanti. Per l'occasione Bridgestone ci ha messo a disposizione anche delle moto all'altezza, come le Yamaha R1 Yart, con quote ciclistiche e sospensioni più allineate a quelle che sono le caratteristiche di queste slick.
Via le termo e rientriamo in pista. Qui dare un giudizio diventa più difficile, e cerchiamo di focalizzarci su gli aspetti che i tecnici hanno migliorato rispetto ai precedenti V02. I nuovi profili e il "gommone" posteriore garantiscono un migliore appoggio e grazie anche alle nuove mescole, una distribuzione del calore più omogenea.
Un particolare che colpisce e che il V03 condivide con l'RS12 è la costanza di rendimento. I ritmi e di conseguenza i tempi sul giro si mantengono costanti, niente picchi di prestazione, ma una continuità che mette a proprio agio chiunque.
La nuova mescola denominata "Sprint", fa compiere un ulteriore salto in avanti alle prestazioni, permettendo di poter frenare ancora più forte e soprattutto fin dentro la curva, con una sensazione di appoggio davvero elevata. Questa gomma ha una vita utile di circa 10/20 giri a seconda della pista, ma come per le mescole meno estreme, anche questa conferma l'uniformità di consumo e la costanza delle prestazioni.