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Quando abbiamo ritirato la CFMOTO 675NK per il primo test su strada, tra le curve della Toscana, l'impressione è stata chiara: c'è del potenziale inespresso. La naked tre cilindri cinese da 675cc, forte dei suoi 95 cavalli, mostrava una ciclistica interessante e un carattere coinvolgente, ma qualcosa frenava le sue prestazioni. Da qui è nato un progetto ambizioso: verificare quanto due upgrade mirati e accessibili potessero liberare il DNA sportivo di questa moto dal prezzo aggressivo.
Il piano era semplice ma chirurgico. Dopo aver analizzato a fondo il comportamento della 675NK nella configurazione di serie, abbiamo identificato i due punti critici: pneumatici e impianto frenante. Non a caso, proprio i due componenti che più influenzano sicurezza e feeling di guida. La domanda era una sola: questi investimenti sono davvero consigliati su una naked da 7.000 euro?
Dopo aver montato i componenti sulla 675NK è finalmente giunto il momento di testarla nella sua nuova configurazione.
La prima modifica ha riguardato il treno gomme, passando agli pneumatici Dunlop SportSmart MK4. La scelta non è stata casuale: serve un compromesso intelligente per una moto dal taglio stradale-sportivo ma votata all'uso quotidiano. Le SportSmart MK4 sono ipersport bimescola che bilanciano prestazioni elevate e durata accettabile, ideali per chi vuole divertirsi senza sostituire le gomme ogni 3.000 chilometri.
Sul fronte frenante, abbiamo installato pastiglie Brembo SR di Motorquality, sinterizzate ad alte prestazioni. Queste pastiglie, consigliate anche per uso pistaiolo non professionistico, offrono mordente superiore e resistenza al fading, pur mantenendo una buona durata su strada. Un dettaglio non trascurabile: non fischiano in città, preservando il comfort uditivo.
Stesso asfalto, stesse condizioni, moto completamente trasformata. Le differenze emergono sin dalla prima staccata e dal primo inserimento in curva. La 675NK guadagna immediatamente in termini di scorrevolezza, fluidità e soprattutto sicurezza. Non è questione di velocità pura, ma di feeling: quello che la moto comunica al pilota attraverso sospensioni, telaio e, ora, pneumatici adeguati.
L'anteriore acquisisce quella presenza e stabilità che mancavano. La geometria della 675NK non è particolarmente esasperata, le sospensioni tendono al morbido: con le gomme di primo equipaggiamento, questo si traduceva in una certa insicurezza all'inserimento e nella tendenza ad allargare leggermente la traiettoria quando si riapre il gas. Con le Dunlop, la solfa cambia radicalmente: la moto scende in piega più velocemente, mantiene la traiettoria anche in accelerazione e comunica chiaramente cosa succede sotto le ruote.
Il miglioramento non si limita all'anteriore. Al posteriore, i 95 cavalli si scaricano con maggiore efficacia e il traction control interviene sensibilmente meno, anche quando si alza il ritmo. La ciclistica della 675NK può finalmente esprimersi: in frenata la moto non tende a rialzarsi ma continua a stringere la traiettoria, segno di una gommatura finalmente adeguata al progetto.
Le Sport Smart MK4 entrano velocemente in temperatura e mantengono un buon grip anche in condizioni di scarsa aderenza. Dureranno meno delle gomme di primo equipaggiamento, certo, ma il divertimento ripaga ampiamente il compromesso. Il comfort di guida non peggiora, anzi: maggiore sicurezza significa maggiore rilassatezza alla guida.
Se le gomme hanno rivoluzionato l'handling, le pastiglie Brembo SR hanno trasformato l'impianto frenante. Il sistema J.Juan montato di serie ora "morde sul serio": c'è più potenza e soprattutto più mordente iniziale. Si può frenare efficacemente usando solo l'indice, mantenendo pieno controllo della situazione. La leva non si "stanca" nemmeno dopo frenate ripetute ad alta intensità, quando la temperatura sale.
Le pastiglie sinterizzate SR mostrano il loro carattere: entrano rapidamente in temperatura e mantengono prestazioni costanti anche sotto stress. Non c'è più quell'allungamento della frenata che caratterizzava la configurazione di serie quando si insiste sul ritmo. La moto si arresta in pochi metri, trasmettendo sicurezza e permettendo di posticipare il punto di staccata.
La taratura dell'ABS convince ancora poco: troppo invasivo per la guida sportiva.
Dopo chilometri di test approfonditi sulle strade toscane, il verdetto è chiaro: promossa a pieni voti. Con poche centinaia di euro di investimenti calibrati, la 675NK diventa una moto molto competitiva rispetto ai competitor di classe. Non è esagerato dire che questi step tecnici possono farli "intimorire".
La CFMOTO 675NK mantiene alcuni difetti, come un'erogazione che potrebbe essere più precisa appena si prende in mano il gas (forse un ride-by-wire futuro risolverà) e un cambio elettronico che potrebbe guadagnare in rapidità e precisione. Ma considerando il prezzo nell'orbita dei 7.000 euro per una moto nuova, il rapporto qualità-contenuto-prestazioni diventa difficilmente battibile.
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