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Dal 26 maggio al 7 giugno, non prendete impegni – metaforicamente – se siete degli amanti delle road race: è quello il periodo in cui va in scena il Tourist Trophy 2025, la mitica gara su strada che si corre da più di un secolo. Noi di Moto.it vi abbiamo portato con noi diverse volte – anche in moto – sulle meravigliose strade dell'Isola di Man e sulle insidiose curve del tracciato stradale di 60,7 chilometri teatro della gara su strada più famosa e prestigiosa del mondo: anche quest'anno abbiamo pronte alcune emozionanti iniziative ma ne parleremo in un prossimo articolo, per adesso concentriamoci sul Tourist Trophy che sta per iniziare tra meno di 20 giorni: le qualifiche (ma sarebbe meglio dire prove) iniziano il 26 maggio e le gare il 31, nel classico programma lungo due settimane, con due giorni di pausa nella settimana di gare (in caso di imprevisti o maltempo sono generalemente usati per recuperare le gare).
Tanto per iniziare ricordiamo cosa è il TT e come si corre: attraverso una rigorosa selezione, i piloti accreditati disputano a seconda della categoria di gara da 3 a 6 giri del Mountain Snaefell Circuit lungo 37,7 miglia con partenza da Glencrutcherry road, proprio di fronte al mitico Grandstand. La partenza non avviene in linea insieme agli altri piloti, come per esempio al Macau GP o alla North West 200 che si sta correndo mentre queste note vengono pubblicate, ma ogni pilota prende il via singolarmente, distanziato di 10 secondi dal precedente e immesso sul rettilineo che porta a Bray Hill con la rituale “shoulder tap” da parte dello “start line official”, un gesto carico di significati e simbolo di un'imponente eredità agonistica.
Al Tourist Trophy corrono diverse categorie: Supertwin, Supersport, Superstock, Superbike e Sidecar, da un paio d'anni con una coppia di gare anche per le categorie “minori” il che rende più sensato l'impegno del team e del pilota che in caso di imprevisti ha almeno un'altra gara per non vanificare il suo sforzo al TT. La gara più importante di tutte è per il Senior TT, che si corre con le Superbike (ma non è vietato correrla con le Superstock) e che conclude le due intense ed emozionanti settimane del Tourist Trophy.
Il circuito – praticamente immutato a parte pochi ritocchi da oltre 100 anni – è velocissimo e in alcuni punti si toccano e superano i 300 km/h: l'uomo più veloce al TT è Peter Hickman che ha fatto suo il record assoluto con una media stratosferica di 136.358 mph (219.447 km/h, peraltro ottenuta con una Superstock!) nel 2023, anno in cui il meteo favorevole ha regalato prestazioni e gare straordinarie. Ma il Re del Mountain è invece Michael Dunlop, che l'anno scorso ha battuto il record di vittorie del compianto Joey Dunlop, zio di Michael, arrivando a 29 vittorie ma se la sfortuna non ci avesse messo lo zampino i trionfi sarebbero già 30. Quest'anno il 36enne nordirlandese potrebbe spostare talmente in alto l'asticella del record da rendere quasi impensabile che un pilota di queste attuali generazioni possa superarlo. Staremo a vedere.
Quest'anno sarà speciale per noi italiani perché avremo ben quattro piloti a difendere i nostri colori: il veterano attualmente l'italiano più veloce di sempre al TT Stefano Bonetti, il vincitore del Manx GP (trionfatore nella Junion con la Paton S1-R del Team VAS) Andrea Majola, Stefano Curinga (vincitore dello Junior Manx Grand Prix 2022 e anche lui assidua presenza al TT) e Maurizio Bottalico, secondo lo scorso anno al ManxGP, plurititolato nelle gare stradali e non soltanto in quelle. Tutti piloti con grandi motivazioni e, sopratutto, passione per le road race.
Tra i top rider quest'anno troveremo qualche novità, sopratutto in tema di team e di moto.
Michael Dunlop ha appena svelato la sua scelta per le classi Superbike e Supersport. Nella prima due correrà con la BMW M1000RR del Team Hawk Racing: un ritorno al passato, visto che con una S1000RR Tyco aveva già corso e vinto nel 2019, ma sappiamo quanto sia pragmatico il pilota di Ballymoney. Piuttosto è da considerare un segnale che l'anno scorso molti piloti (tra cui lo stesso Dunlop) si affidassero alle Honda Fireblade, mentre quest'anno c'è più bilanciamento con la M1000RR nella scelta dei top rider visto che anche Jamie Coward, Conor Cummins, Mike Browne and Ian Hutchinson correranno con una moto bavarese. Oltre, naturalmente ai due da tenere d'occhio: Peter Hickman e Davey Todd che quest'anno promettono veramente scintille. Entrambi l'anno scorso hanno vinto in sella alla M1000RR (Peter la Superbike, Davey ha trionfato nel Senior e in Superstock) e quest'anno fanno parte dello stesso team 8Ten Racing Team del quale sono comproprietari, fondato dopo che il Team FHO Racing ha ridotto consistentemente il proprio impegno agonistico.
Tornando a Dunlop, l'altra grande novità è che per la Supersport ha scelto una Ducati V2 Panigale, come del resto un po' ci aspettavamo dopo averlo visto provare a Jerez e gareggiare a Daytona sempre con la bicilindrica bolognese che, per inciso, l'anno scorso ha regalato a Todd due podi nella categoria. Dopo aver fatto una doppietta nel 2025 con la Yamaha R6, la scelta della Panigale V2 per il 2025 potrebbe essere figlia dei tempi: forse le 600 cc stanno perdendo competitività contro le varie Triumph 765 e Suzuki 750 che hanno un vantaggio di cubatura non da poco e in un circuito dove si sta a gas spalancato per una percentuale molto significativa del tempo sul giro la potenza pura potrebbe fare la differenza. Triumph peraltro sarà la scelta anche di Hickman e di Coward, quest'ultimo supportato direttamente dalla Casa di Hinckey. Quasi controcorrente Davey Todd che parteciperà alla Supersport con una Honda CBR600RR del Team Milenco by Padgett’s Motorcycles, squadra con la quale ha già raggiunto brillanti prestazioni in passato e chissà se la scelta della CBR non sia anche figlia di tornare a correre per una compagine con la quale si trova parecchio bene.
Honda Racing UK è più che un team, al TT. E' un'istituzione: quest'anno abbandona la formazione a tre punte per confermare “National Treasure” John McGuinness (23 TT vinti per lui e oltre 110 “shoulder tap” ma sopratutto ha appena compiuto 53 anni e l'anno scorso ha fatto quinto al Senior...) e Dean Harrison. “Mc Pint” gareggerà soltanto nelle 1000 cc, mentre Dean (3 vittorie al TT tra cui un Senior nel 2019) farà anche la Supersport con la CBR600RR. Nathan Harrison perde quindi lo status di ufficiale Honda UK ma parteciperà comunque per la terza volta al TT con Honda, questa volta nel team H&H Motorcycles con la Honda CBR1000RR-R Fireblade SP e con la CBR600RR.
Prima si chiamava Lightweight, da qualche anno – anche per ragioni coerenza con il regolamento del BSB e con la produzione di moto sportive moderne – è diventata Supertwin, ma il disco suona sempre la stessa musica: quella degli scarichi urlanti della Paton S1-R che è nelle mani dei top rider come Michael Dunlop e Davey Todd ma anche dei nostri Bonetti, Majola e Bottalico, mentre Curinga sarà su una Yamaha R7. Per dare un'idea, l'attuale record di categoria è nel polso destro di Michael Dunlop, su Paton S1-R: 122.750mph. Ma sopratutto la voce lancinante, impazzita e prepotente della bicilindrica lanciata giù per Bray Hill è assolutamente irripetibile e affascinante. Un'altra cosa da non perdere del TT, per chi potrà esserci.
Se non avete mai visto i sidecar tuffarsi in picchiata a oltre 200 km/h dal Kate's Cottage verso il “Creg” vi siete persi parte della metafisica della moto. Ok, hanno tre ruote ma vi assicuriamo che vederli in azione sulle strade del TT è un'esperienza che lascia il segno. La loro miglior media si aggira intorno ai 197 km/h, per essere chiari. Questo è il secondo anno Ben Birchall corre senza il fratello Tom, il quale ha fine 2023 ha deciso di ritirarsi dalle gare dopo 14 TT vinti in duo con Ben che però l'anno scorso non ha fatto meglio del secondo posto insieme a Rousseau, mentre i fratelli mannesi Ryan e Callum Crowe hanno segnato una doppietta storica. Ben Birchall non si da per vinto e per il 2025 fa coppia con Patrick Rosney, esperto passeggero che prende il posto di Rousseau anche per il fatto che potrà seguire Birchall durante tutta la stagione e non solo per il TT.
Per il resto, Cummins su BMW (1000 cc) e Ducati (Supersport) dopo il brusco divorzio 2024 da Padggets e James Hillier che a poche settimane dall'avvio resta senza team (il WTF Team ha dichiarato di trovarsi in situazioni economiche poco belle e fuori dal suo controllo) ma che grazie anche a Bournemouth Kawasaki sarà comunque al via: noi di Moto.it saremo sull'Isola di Man a raccontarvi cronache e storie della gara su strada più affascinante del mondo. Stay tuned!
Immagini: TT, Honda Racing UK