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ManxGP e Classic TT sono i due eventi che chiudono la stagione delle road race sull'Isola di Man: gare "vere", sentite, appassionate, comabattute e che da quest'anno ripristinano la presenza del Classic TT che dopo il 2020 era stato accantonato in favore di un calendario del ManxGP che includeva le moto storiche anche nell'ottica di maggiore agilità e compressione del periodo di gare.
Forse i risultati in termini di presenza di pubblico e organizzativi non sono stati quelli sperati se però dal 2025 in poi si è deciso di ritornare al format di due settimane di gare con ManxGP e Classic TT che si alternano sullo Snaefell Circuit di 373/4 miglia, lo stesso dove si corre il Tourist Trophy, a partire dal 17 agosto 2025 fino al 29 agosto, giornata epocale non soltanto perché sarà quella conclusiva del Classic TT ma perchè è prevista una specialissima parata capace di smuovere le emozioni di molti appassionati. Ma andiamo per ordine.
Cos'è il ManxGP? Ne abbiamo già parlato diverse volte su Moto.it ma visto che si svolge una sola volta l'anno e che non tutti seguono le road race assiduamente ne tracciamo una brevissima storia: il Manx Amateur Motor Cycle Road Race Championships si tenne per la prima volta nel 1923 come risposta al duplice timore che i piloti non professionisti o privati fossero tenuti fuori dal Tourist Trophy (che è di 16 anni più vecchio) e che il TT venisse spostato in Europa, ovviamente timore quest'ultimo risultato totalmente infondato.
Due le categorie al via nel 1923 e velocità media sulle 50 mph, ma giusto nel 1930 avviene il cambiamento che avvicina il MGP alla forma che conosciamo adesso: il nome diventa Manx Grand Prix e la disputa sulla definizione di "amatore" giunge a un punto di svolta mettendo i puntini sulle "i", peraltro riservando la gara ai soli piloti Britannici. Molte cose cambiano e dalla fine degli anni '70 il Manx GP diventa anche la corsia preferenziale degli esordienti per accedere al Mountain (gente del calibro di Fogarty, Robert Dunlop, Hislop, tanto per fare qualche esempio) e succesivamente l'iniziale divieto di partecipare alla gara degli "amatori" che avevano già esordito al TT viene reso meno stringente e sottoposto ad eccezioni.
Tanto per fare un esempio, e anche per dare l'idea di quanto sia importante e vitale il MGP, nel 2018 "the legend" John McGuinness torna al ManxGP e vince la Senior Classic dopo un periodo molto critico per lui e per la sua carriera che lo portò a restare assente 18 mesi dalle gare a seguito di un incidente alla NW200.
Nel 2013 viene diviso in due parti: MGP e Classic TT che si disputano nello stesso periodo di due settimane e così resta fino al 2019, poi stop a causa della pandemia dopo la quale il Classic TT viene assorbito dal MGP. Da quest'anno, come detto, si torna alla soluzione di due settimane ed eventi separati per permettere ai veterani e ai campioni di correre con le moto storiche e agli esordienti di gareggiare con moto più o meno simili a quelle che potrebbero portare al Tourist Trophy, vero punto di arrivo di ogni pilota che sogna le road race.
Le categorie del Manx GP sono, come normale per il TT e per questo genere di gare, soggette a evoluzione e variano in funzione degli anni e delle prospettive tecniche e regolamentari. Per il 2025 il programma di quattro gare prevede la MGP Junior e la Supertwin MGP (l'anno scorso il nostro Andrea Majola ha vinto la Junior siglando una storica doppietta con Maurizio Bottalico al secondo posto), che si corrono con le stesse bicilindriche ammesse al TT 2025 nella classe Supertwin, e dall'altra parte troviamo MGP Senior e Supersport MGP che vedono affrontarsi le stesse Supersport del TT e del BSB, ma bisogna ricordare che è un regolamento che vede nel bilanciamento delle prestazioni lo spunto per limitare o modificare alcuni aspetti tecnici. Quindi qui troviamo le Ducati Panigale V2, MV Agusta F3, Honda CRB600RR, Kawasaki ZX6-R e ZX636-R, Suzuki GSX-R 600 e 750, Triumph 765 e 675 e Yamaha R6. Per ciascuna di esse è fissato un limite di giri, per intenderci.
Ed è qui che troviamo anche i nostri Tiziano Rosati e Salvo Sallustro, il primo nella Supersport e il secondo nella Supertwin: per Sallustro è il secondo Manx GP dopo l'avventura del 2023 penalizzata da una caduta che ne condizionò il risultato, mentre per il reatino è l'esordio assoluto al Manx GP dopo però aver già affrontato una gara impegnativa come la Northwest 200 2025.
Passiamo al Classic TT: quattro le categorie che vedono sfidarsi campioni e piloti del TT in sella a moto mitiche come la Ducati 916 o le Honda 350 ma, per chi scrive, una delle partecipazioni che farà battere il cuore sarà quella di Michael Dunlop in sella alla Wiz Norton WRS 588 a motore rotativo, per tutta una serie di circostanze che passano dall'epica battaglia vinta da Hislop nel '92 in sella alla Norton ma sopratutto al fatto che con la stessa moto il papà di Michael, Robert Dunlop, ha conquistato degli indimenticabili podi nella 1990 Formula 1 TT del 1990 e nel Senior del 1992.
Vediamo le categorie una per una: la Lightwheight vede partire le 250 cc due tempi e le 400 quattro cilindri quattro tempi, la Formula 1 mette nello stesso emozionante calderone le Superbike pre 1997 (ma debitamente aggiornate) insieme con moto come le Yamaha YZR 500 due tempi, le già citate Norton rotative e la Suzuki XR69 (!); passiamo poi alla Historic Senior che vede le 500 GP fino ai primi anni '70 senza alcun riguardo per architettura o tipologia motoristica. Decisamente la categoria più varia tra le quattro. Arriviamo poi alla Historic Junior nella quale si contendono il primato le GP da 175 fino a 350 cc prodotte fino al 1972.
Decisamente folta e prestigiosa la griglia di partenza del Classic TT: Michael Dunlop - il più grande di sempre al TT co n 33 vittorie - sfiderà Davey Todd che guiderà una Ducati 916, ma troviamo anche nella Historic Senior un 23 volte vittorioso al TT come McGuinness salirà sulla Winfield Paton per confrontarsi con Todd, Jordan, Cummins, Dean Harrinson, solo per citarne alcuni; griglia altrettanto autorevole e in buona parte fotocopia per la Historic Junior dove troviamo anche il nostro Maurizio Bottalico che prenderà il via in sella alla Honda CB350 K4.
Ma il Classic è importantissimo anche sul piano delle celebrazioni: in pirmo luogo sarà portata in pista una fedele replica della Honda RC174 sei cilindri di 291 cc, una moto fantastica con la quale Honda e Mike Hailwood nel 1967 vinsero la Junior alla incredibile media di 107.73 mph partendo da fermi. Certamente sarà impressionante sentire l'ulutato della sei cilindri scuotere Quartebridge o piombare da Bray Hill. Ma per chi scrive, e probabilmente per molti altri appassionati, l'evento collaterale più emozionante del Classic sarà il giro che Michael Dunlop compirà in sella alla replica della Honda RC51 VT-R SP1 di suo zio Joey Dunlop, leggenda immortale delle road race del quale nel 2025 ricorre il 25° anniversario della scomparsa a causa di un incidente in una road race in Estonia. Il 48enne si spense appena dopo avere compiuto un'impresa memorabile e incredbile al TT del 2000, affermando la sua determinazione, la sua classe e il suo coraggio in una tripletta storica.
Michael Dunlop percorrerà i 60 km del tracciato del TT in un tributo che sa anche di passaggio di testimone non soltanto in termini di numero di TT vinti ma anche di mito e profondità di carriera agonistica.
Potete seguire minuto per minuto i due eventi attraverso l'infoline e i siti del Manx GP e del Classic TT, dove trovate anche i programmi aggiornati ora per ora, visto che a seconda delle circostanze lo schedule delel gare e delle qualifiche può cambiare senza tanto preavviso. Il Classic può essere seguito anche attraverso Radio TT o il live blog, ma consigliamo anche una visita al loro canale YouTube!
Foto: Iomttraces e manxgrandprix