La moto è in ripresa nel Regno Unito, ma pesano i timori per la Brexit

La moto è in ripresa nel Regno Unito, ma pesano i timori per la Brexit
Il mercato britannico è il quinto a livello europeo: nel 2018 le immatricolazioni sono state 108.816, solo lo 0,3% in più. Sono andate però meglio le moto: bene Kawasaki e KTM, in calo Honda, Yamaha, BMW e Ducati
30 gennaio 2019

Nazione tradizionalmente motociclistica, il Regno Unito ha confermato anche nel 2018 la preferenza degli appassionati britannici per la moto rispetto allo scooter.

Delle 108.816 nuove immatricolazioni, tolto un 5% di ciclomotori, le moto valgono infatti il 75% delle vendite contro il 25% del comparto scooter. Quello britannico è negli ultimi anni il quinto mercato a livello europeo in termini numerici, ponendosi alle spalle di Italia, Francia, Germania e Spagna.

Le vendite del 2018 hanno confermato quelle dell’anno precedente (in realtà sono aumentate un pochino: +0,3% e di più se consideriamo le sole moto: +2,9%), vendite complessive che nel 2017 avevano accusato un calo del 19% a fronte di una contrazione pari a  -9,5% del mercato continentale.
Il 2016 era stato un anno molto positivo in UK: quasi 129.000 immatricolazioni contro le 95.500 unità di quattro anni prima, quando l'effetto della crisi iniziata nel 2008 era alle spalle.

Nelle vendite di moto e scooter, nel 2018, ha pesato il rallentamento dell’ultimo trimestre, un andamento simile a quello vissuto da molti altri settori merceologici, dall’automobile alle vendite al dettaglio, che hanno vissuto una generale flessione. I timori legati alla hard Brexit hanno certamente influito in tutto ciò, anche se alcuni analisti sostengono che nel futuro prossimo gli ipotizzati diminuzione della pressione fiscale e aumento dei salari spingeranno i consumi privati. Ma in attesa di sapere che cosa accadrà dopo il 29 marzo, gli investimenti sono intanto al ribasso.

Per quanto riguarda le immatricolazioni, a soffrire sono stati particolarmente i ciclomotori (-32% nell’ultimo anno: 5.300 unità circa), e va osservato come dieci marchi detengano il 77% delle vendite totali.

Con una quota del 17,9%, Honda resta la marca leader, ma con 18.386 vendite ha perso l’8,3%.
Non sorride nemmeno Yamaha: 12.153 unità vendute (-8%) e quasi il 12% della quota di mercato. La tedesca BMW è al terzo posto per quota di mercato (8,8%), ma ha patito un calo del 3% scendendo a 9.013 vendite. La marca di casa, Triumph, ha immatricolato 8.280 moto (-8%), mentre sono aumentate Kawasaki (+9,4%) con 7.007 unità, e KTM (+14,8%) a quota 5.781 vendite.
In flessione anche le italiane Piaggio (-22%) e Ducati (-6,3%), ma di queste non sono disponibili i numeri delle unità vendute.

Fonte: MotorCycles Data

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