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Mentre tutto il mondo, curioso, attende il debutto in MotoGP di Toprak Razgatlioglu, tre volte campione del mondo Superbike, l’interesse e l’attenzione attorno al pilota turco continuano a crescere.
Sul suo conto si è espresso Alberto Vergani. Il manager meneghino, in un’intervista a GPone, ha descritto Razgatlioglu come “un campione e un talento enorme”. Un giudizio sul quale non c’è alcun dubbio, ma occorrono conferme in questo cambio di categoria.
Vergani ha tracciato un parallelo riguardo la mentalità di Razgatlioglu che, a suo avviso ricorda quella di Casey Stoner. Un confronto nato durante i test di Valencia, dove Toprak ha debuttato con la Yamaha del Team Pramac.
Parlando proprio con Toprak a Valencia, Vergani ha spiegato di aver ritrovato in lui lo stesso approccio che caratterizzava l’australiano: “Casey mi ha detto: devi concentrarti sulla moto che hai. Devi capire come guidarla al meglio. Nel momento in cui inizi a guardare le altre moto, perdi slancio. Hai già perso prima ancora di iniziare”.
Razgatlioglu dimostra di condividere questo sentimento. Il pilota turco ha riconosciuto di essersi lamentato dei problemi avuti all'inizio della stagione in SBK, ma di essere poi riuscito a ritrovare competitività nel momento in cui ha deciso di concentrarsi completamente sulla sua BMW. “Quando me l'ha detto, mi ha ricordato molto Casey. Per me, Razgatlioglu è un secondo Stoner”, ha detto Vergani.
Nonostante le aspettative, la strada verso la competitività in MotoGP è ancora lunga e saranno necessarie diverse gare prima che il pilota turco possa adattarsi completamente alla nuova categoria. A questo proposito Vergani ha sottolineato come Toprak sia perfettamente consapevole della sfida che lo attende: “È consapevole di ciò che lo aspetta. Conosce le difficoltà che dovrà affrontare e sa come affrontarle”.
Un altro aspetto importante sarà il confronto con gli altri piloti Yamaha, ovvero Quartararo, Rins e Miller. Secondo Vergani, Razgatlioglu potrebbe rivelarsi una presenza ingombrante: “Potrebbe diventare un vero grattacapo per gli altri piloti Yamaha”.
Guardando al futuro, Vergani vede il 2026 di Razgatlioglu come un anno di apprendimento prima dell'inizio della nuova era regolamentare nel 2027. "Credo nel suo talento e sono convinto che mostrerà a tutti di cosa è capace, anche se la Yamaha non ha ancora raggiunto il livello della concorrenza", ha concluso.
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