MotoGP 2025. Chicho Lorenzo su Marc Marquez “È inclassificabile. Un giorno ci mancherà”

MotoGP 2025. Chicho Lorenzo su Marc Marquez “È inclassificabile. Un giorno ci mancherà”
Il preparatore atletico spagnolo, padre di Jorge Lorenzo, analizza la stagione del nove volte campione del mondo e il suo impatto nel paddock e sul pubblico
30 dicembre 2025

Dopo aver collaborato con il figlio Jorge Lorenzo nella preparazione di Maverick Viñales, Chicho Lorenzo ha analizzato la situazione attuale del campionato, soffermandosi in particolare sulla figura di Marc Marquez.

In un’intervista a Mundo Deportivo, il preparatore atletico ha parlato dell’impatto del pilota spagnolo all’interno del paddock: “Mi annoiava il suo dominio in alcune gare, ma mi mancava quando non poteva continuare a correre”, ha confessato.

Secondo Chicho Lorenzo, oggi la presenza di Marc è centrale per l’intero campionato: “L'influenza di Marc Marquez in questo sport, a oggi, è indiscutibile. Tutto ruota attorno a lui. Persino i suoi rivali sono felici che sia tornato a vincere con tale superiorità”.

Un ritorno che, a suo avviso, ha portato benefici non solo in pista, ma anche fuori: “Per l'entusiasmo che ha generato, anche tra chi non segue questo sport, ha reso la MotoGP più importante a livello globale, attirando maggiore attenzione e più sponsor”, un vantaggio che, sottolinea, "va a beneficio di tutti, sia dal punto di vista economico che mediatico”.

Chicho si è concentrato su uno degli aspetti che più contraddistinguono il nove volte campione del mondo, ovvero il suo stile di guida e il suo carattere: “Tecnicamente, Marquez è inclassificabile, perché non è un pilota fluido, ripetitivo e robotico come Dani Pedrosa o Jorge Lorenzo, ma la sua creatività non conosce limiti e riesce sempre a ottenere i tempi sul giro giusti.

Inoltre, gli piace spingersi oltre i limiti, e questo è qualcosa che la maggior parte dei piloti detesta. Se a questo si aggiungono la sua etica del lavoro e la sua intelligenza, il risultato è un pilota che non solo sta definendo un'epoca, ma sta anche fissando l'asticella ai vertici della storia. Spero che i tifosi riescano ad apprezzarlo e a goderselo, perché un giorno ci mancherà”.

Ha chiuso poi con una parentesi sui giovani talenti spagnoli Fermin Aldeguer e Pedro Acosta: “Sono molto diversi, pur condividendo le stesse origini. Entrambi hanno bisogno di scoprire i propri punti deboli e rafforzarli. Chi riuscirà a farlo meglio, arriverà più lontano”.

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