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La notizia che Kawasaki sia tornata a produrre uno scooter potrebbe sorprendere chi ricorda il tentativo fatto anni fa con il J300, scooter gt nato dalla collaborazione con Kymco che non ha mai davvero sfondato nel mercato europeo. Eppure eccoci qui a rimettere vicino le parole Kawasaki e scooter. La Casa di Akashi ha presentato il Brusky 125, uno scooter economico destinato al mercato filippino. Prima che qualcuno si entusiasmi: no, non arriverà in Italia. E a dire il vero, visto il posizionamento e le caratteristiche, è piuttosto normale che nessuno da noi ne abbia mai sentito parlare.
A dire il vero il Kawasaki Brusky 125 non nasce da un progetto inedito sviluppato nei laboratori della Casa giapponese, ma è sostanzialmente una versione rebrandizzata del Modenas Karisma 125S malese. Una scelta pragmatica: Kawasaki detiene una partecipazione in Modenas e questa collaborazione permette di entrare nel segmento degli scooter urbani economici senza investimenti esageratamente impegnativi. Nei mercati emergenti del Sud-Est asiatico, dove le due ruote sono mezzo di trasporto quotidiano e non leisure vehicle (come dicono quelli esperti) questa strategia ha perfettamente senso.
Il nome Brusky – che francamente non vincerà premi per la memorabilità o la grinta, ma forse per la simpatia – viene applicato a uno scooter che cerca di richiamare vagamente il DNA sportivo Kawasaki attraverso qualche grafica verde e linee che, con molta fantasia, potrebbero ricordare le Ninja. Ma sotto la quel vestito da supersportiva verdona c'è pura sostanza entry-level.
E allora vediamola questa sostanza. Il cuore del Brusky è un motore monocilindrico 4 tempi SOHC da 125 cc raffreddato ad aria, che eroga 9,52 CV a 7.500 giri/min e una coppia di 10 Nm a 6.000 giri/min. Numeri onesti per l'utilizzo cittadino, gestiti da una trasmissione CVT automatica che garantisce la massima facilità d'uso nel traffico urbano.
Sul fronte del comparto ciclistico troviamo:
Il quadro strumenti analogico con scala che arriva ottimisticamente a 160 km/h tradisce le reali ambizioni del mezzo, che difficilmente supererà i 90-100 km/h. Ma non è questo il punto: il Brusky nasce per muoversi agilmente nel traffico congestionato di Manila, non per le autostrade.
Qui arriva il dato interessante: nelle Filippine il Brusky viene proposto a 77.000 pesos, circa 1.300 dollari o 1.100 euro al cambio attuale. Un posizionamento aggressivo che lo rende accessibile a un pubblico potenzialmente molto vasto. È proprio questo prezzo che spiega la strategia Kawasaki: non si tratta di conquistare appassionati o palati fini, ma di offrire un'alternativa affidabile e accessibile per la mobilità quotidiana in mercati dove il rapporto qualità-prezzo è il fattore determinante nella scelta ed offrire così agli amanti del brand un prodotto facilmente raggiungibile.
Se vi state chiedendo quando il Brusky arriverà nei concessionari italiani, la risposta è molto probabilmente mai. E i motivi sono diversi:
Personalmente chi scrive è convinto che una possibilità di rivedere il marchio Kawasaki su uno scooter per il mercato europeo potrebbe esserci, ma non di uno scooter di questo tipo. Kawasaki per noi è sinonimo di prestazioni oltre che di affidabilità: perché non ritrovarle magari con una delle propulsioni alternative alle quali il costruttore sta lavorando? In fondo una tecnologia come quella vista e provata sulla Ninja 7 Hybrid potrebbe non essere così fuori luogo su di un veicolo per il commuting entro-fuori città.