Il radar che controlla l'angolo cieco. Un sistema che diventerà obbligatorio

Il radar che controlla l'angolo cieco. Un sistema che diventerà obbligatorio
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
In dotazione su molte auto, e su alcune moto, il radar controlla l'angolo cieco che i retrovisori non vedono. Sarà obbligatorio sui veicoli pesanti e furgoni, a tutela degli utenti deboli della strada come i motociclisti. Questo è il RightViu
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
11 aprile 2022

Ducati, KTM e BMW sono state le prime Case motociclistiche a montare dispositivi radar dotati di blind spot detection.
Il controllo dell'angolo cieco non coperto dai retrovisori, che informa della presenza di un veicolo non visto a lato del proprio, è un aiuto alla guida che punta a ridurre il numero degli incidenti.

Su molte nuove automobili e già previsto di serie, e lo è anche sui alcuni mezzi pesanti, assieme al controllo di corsia e alla frenata automatica di emergenza.

Ciclisti, motociclisti e pedoni, proprio per la loro minore visibilità e la possibilità di occupare spazi che gli altri veicoli non sempre considerano, sono particolarmente esposti al pericolo di finire nell'angolo cieco e quindi di venire travolti durante una svolta.

In Francia dal primo gennaio del 2021 sui mezzi superiori ai 35 quintali è obbligatoria la segnaletica che indica gli angoli ciechi; l'esempio sarà seguito da Germania, Austria e Regno Unito, mentre altri Paesi vogliono far propria questa iniziativa.

Il blind spot detection in azione sulla Ducati Multistrada
Il blind spot detection in azione sulla Ducati Multistrada

Una novità importante che riguarda i mezzi pesanti e commerciali è stata introdotta dal Regolamento dell'Unione Europea 2018/858: prevede che i sistemi di monitoraggio dell'angolo cieco a protezione degli utenti deboli diventino obbligatori dal luglio 2022 su tutti i mezzi con massa superiore a 3,5 tonnellate di nuova omologazione.
Dal 2024 è prevista l'obbligatorietà anche per i mezzi di quella categoria omologati prima del 2022, ragion per cui esistono già alcuni dispositivi retro fit che si possono montare in un secondo tempo senza intervenire in maniera importante sulla costruzione del veicolo o sull'impianto elettrico.

Fra questi rientra anche il RightViu messo a punto da Continental. Il radar (qui sopra il video) si monta all'esterno del veicolo (ad esempio sotto al retrovisore destro), un sensore misura l'angolo di sterzata e in cabina ci sono un avvisatore acustico e una spia luminosa di allarme che si attivano quando il radar rileva la presenza di un altro veicolo o di un ciclista: il dispositivo manda il segnale di avviso quando il conducente agisce sul volante o inserisce l'indicatore di direzione.
L'area di copertura è di quattro metri sul lato e di 14 sulla lunghezza, quindi sufficientemente ampia.

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