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A Pechino è in arrivo una vera e propria rivoluzione della sicurezza stradale: dal 1° maggio 2026 scatta l’obbligo di indossare il casco per tutti i conducenti e passeggeri di motorini elettrici, categoria finora esentata e diffusissima nella capitale. Chi non rispetterà la nuova norma rischierà una multa compresa tra 10 e 50 yuan, pari a circa 1,20-6 euro...
La misura rientra in un pacchetto di modifiche alle “norme sui veicoli non a motore” presentate dalle autorità cittadine, che puntano a ridurre l’alta incidentalità che coinvolge gli scooter elettrici. Oltre al casco obbligatorio, saranno introdotti anche:
- il divieto di utilizzare il telefono durante la guida,
- l’obbligo di scendere dal mezzo sulle strisce pedonali,
- sanzioni per manomissioni del limitatore di velocità,
- multe per modifiche illegali alle batterie.
A differenza di motociclette e scooter tradizionali, la maggior parte dei motorini elettrici in Cina è classificata come “e-bike”: richiede solo la registrazione presso la polizia, ma non la patente. Per legge devono avere i pedali, pesare al massimo 63 kg e non superare i 25 km/h, limiti che però vengono spesso aggirati con modifiche semplici e tollerate, portandoli facilmente a 50 km/h.
Il provvedimento arriva in risposta a dati preoccupanti: secondo statistiche del 2023 diffuse dai media statali, il 29% degli incidenti mortali nelle grandi città coinvolge proprio scooter elettrici. Le cause più frequenti sono passaggi col rosso, mancata precedenza, guida contromano e invasione delle corsie destinate alle auto.
La capitale è oggi dominata da mezzi elettrici a due ruote, anche perché dalla fine degli anni 2000 molte città cinesi – inclusa Pechino – hanno vietato totalmente o parzialmente le moto e gli scooter a benzina nelle aree centrali. Su scala nazionale si stima che circolino 380 milioni di scooter elettrici, di cui 5 milioni solo a Pechino.
L’obbligo del casco rappresenta quindi non solo una misura di sicurezza, ma anche una "svolta culturale" in un Paese dove milioni di utenti si muovono ogni giorno su veicoli veloci, leggeri, modificabili e finora quasi privi di regole stringenti.