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Dal trial alle corse sul ghiaccio e poi sull’asfalto. Laureato in ingegneria meccanica, capace di lavorare sulle sue moto, era dotato di grandissimo talento. Aveva uno stile di guida particolare e sul bagnato era imbattibile. Insieme a Jarno c’era sempre la giovane moglie Soili che gli faceva da cronometrista e aiuto meccanico. Erano una coppia felice e radiosa.
Campione del mondo della 250 nel 1972, Jarno nella stagione ’73 aveva vinto tutto e stava dominando due classi del mondiale, 250 e 500 con le Yamaha ufficiali. Il suo sogno era diventare progettista di motori. Nel giorno in cui avrebbe compiuto ottant’anni, è bello ricordare lui e Soili. A Turku, ma anche a Petrignano di Assisi, un monumento a lui dedicato.