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In quella categorche è quasi monomarca - vista la preponderanza di Honda 350 - la spunta Paul Jordan: la Historic Junior è sua ed è anche la prima volta che il pilota nordirlandese vince sui 60 km dello Snaefell Mountain Circuit.
Gara annunciata in partenza in tutta fretta per le 14:00, dribblando il maltempo e ridotta a un solo giro: tutto o niente. Da questa gara ricaviamo una serie di buone notizie, però. La prima è il ritorno di Jamie Coward che con questo terzo posto riscatta la caduta alla NW200 e il conseguente forfait per il TT 2025 che avrebbe dovuto disputare su una una Triumph supportata in modo ufficiale: bello rivederlo sul Mountain e sul gradino più basso del podio ottenuto a circa 30 secondi da Jordan.
La seconda più che una buona notizia è una conferma dell'onda lunga dello stato di forma straordinario di Dean Harrison che dopo le eccellenti prestazioni al TT 2025 con questo secondo posto (e il terzo nella Historic Senior) si prende ulteriori soddisfazioni e getta le migliori basi per la stagione 2026: poco meno di dieci secondi il suo distacco dal vincitore.
L'ulteriore buona notizia è per noi italiani, con un Maurizio Bottalico che agguanta il nono posto in una gara dove ha girato - con partenza da fermo - a oltre 98 mph di media, arrivando staccato di circa 6 secondi da Davey Todd (settimo) e sopravanzando John McGuinness che, con la stessa moto di Todd, non è riuscito ad andare oltre il tredicesimo posto. Indicativo, per il "Morecambe Missile" che la sua velocità massima a Sulby fosse mediocre, anche se al momento non abbiamo notizie ulteriori da darvi riguardo questa prestazione sottotono di McPint, che partiva con il numero 1 sul cupolino: decisamente un Classic TT sfortunato per McGuinness dopo il suo ritiro nella Senior, mentre Joe Yeardsley e Dan Sayle completano le prime cinque posizioni.
Per Bottalico questa prima esperienza nelle storiche sul tracciato dell'Isola di Man gli ha dato "la possibilità di capire le differenze tra una moto moderna e una classica con la quale bisogna adattarsi, farla scorrere, essere molto dolce" e non nasconde di essersi divertito parecchio, peraltro contento di avere fatto il Classic TT con il Team Faraldo (la Honda di Bottalico ha fatto ben 9 giri senza problemi, in una categoria dove le rotture meccaniche sono molto frequenti).
Gli chiediamo se le minori prestazioni di queste Junior rispetto alle 1000 cc e alle Supertwin non inducano cali di concentrazione su un tracciato così critico ma la risposta è perentoria "sai sempre dove ti trovi" e poi "nel misto stretto non sono male ma parti senza termocoperte, le sospensioni sono quelle che sono" e in definitiva, le condizioni non sono da sottovalutare.
Putroppo la Historic Junior è stata l'ultima gara - e anche l'ultimo evento - del Classic TT 2025: le condizioni meteo hanno imposto di cancellare il Senior Classic TT dove avremmo voluto vedere grandi battaglie sulle Superbike degli anni '90.
Peccato, ma le decisioni del Clerk of the Course sono sempre prese con in mente la sicurezza dei piloti, del pubblico e dei marshal; non deve essere stato facile per Gary Thompson prendere questa decisione dopo che a giugno era stato costretto a cancellare il Senior TT: "Questa settimana è stato fatto ogni sforzo per massimizzare le limitate finestre di opportunità all'interno dei periodi di chiusura delle strade disponibili. La priorità fin dall'inizio è sempre stata quella di dare la possibilità a ogni classe di gareggiare. Anche se non siamo stati in grado di raggiungere questo obiettivo completamente, abbiamo lavorato per fare massimo possibile. I giri di parata sono stati inclusi in fasce orarie troppo brevi per una gara a causa delle procedure e dei preparativi, garantendo agli spettatori di avere ancora l'intrattenimento del percorso, anche se non a velocità di gara". Inoltre, ha aggiunto il Clerk of The Course, "Da martedì abbiamo dovuto affrontare continui disagi dovuti alle condizioni meteorologiche, aggravate da sfide operative. Come evento dipendiamo fortemente dai volontari, in particolare durante i periodi di emergenza. Sebbene nel programma esistano giorni di emergenza (contingecy days n.d.r.), oltre alle previsioni meteorologiche instabili, quest'anno non è stato possibile utilizzarli poiché non siamo stati in grado di garantire i volontari necessari per chiudere le strade con sicurezza". Ricordiamo che sono necessari circa 550 marshal lungo i 60 km del tracciato, posti in modo da garantire una continuità visiva tra una postazione e la successiva: l'impegno è gravoso e il ritorno del Classic TT dopo anni di assenza ha anche il progetto di rendere sempre più attrattivo l'evento in modo anche da stimolare il supporto da parte dei volontari.
Alla fine del suo comunicato Gary Thompson coglie l'occasione per "ringraziare tutti, in particolare i marshal, i medici, gli ufficiali, i volontari e i concorrenti per la loro pazienza e collaborazione durante quelli che sono stati alcuni giorni difficili".
Dispiace anche moltissimo che sia stato cancellato il giro di Michael Dunlop in sella alla Honda VTR SP-1 replica di quella portata in gara dallo zio Joey nel 2000, una commemorazione che avrebbe messo i brividi. Non resta che dare a tutti appuntamento al Classic TT 2026 dove - notizia degli ultimi minuti - saranno celebrati i 30 anni di carriera di John McGuinness, ma di questo parleremo certamente in un prossimo articolo.
Foto: iomttraces